Simply

domenica 8 maggio 2016

Dieci strane curiosità sugli animali

Dieci strane curiosità sugli animali che forse ancora non conoscete, ma che sono davvero sorprendenti. Del resto madre natura ha una fantasia e una creatività non comuni.


Se lo squalo bianco è sempre stato simbolo di pericolo sia nell'immaginario che nella realtà,c'è da dire però che i pericoli provenienti dagli squali sono sopravvalutati: questi animali uccidono, infatti, solo dieci persone ogni anno. È invece dieci volte statisticamente più probabile morire sotto le pesanti e goffe zampe di comuni mucche che calpestano mortalmente circa cento persone all’anno.

 E che dire degli scarafaggi? Essi sono un incubo ovunque vadano ad annidarsi. E quanto sono resistenti! Facile sorprenderli in fuga accendendo d’improvviso un interruttore a tarda notte, e che propensione all’accoppiamento. Eppure continua a essere sorprendente fino a che punto essi siano dediti alla riproduzione e al senso di conservazione. Gli scarafaggi sono in grado di vivere fino a nove giorni senza testa perché il loro cervello è localizzato nelle profondità delle cavità del loro corpo. Durante questo ultimo lembo della loro vita non si privano della possibilità di accoppiarsi con altri scarafaggi fertili fino a che non soccombono alla fame.

Se un leone è in preda ai bollenti spiriti non c’è nulla che possa farlo desistere. Durante la stagione degli amori il leone si accoppia con una femmina ogni quindici minuti per una settimana di fila, ciò significa che arriva ad avere circa 672 accoppiamenti. Non è forse un’impresa da Guinnes dei primati? Ma bisogna d’altro canto considerare che il re della foresta si prende una pausa di due anni tra una stagione degli amori e quella successiva.

Alle rane manca invece lo stimolo del vomito che è stato trovato in quasi tutti gli animali, ma fortunatamente quando questi animali sentono il bisogno di svuotare lo stomaco hanno una soluzione. Invece di vomitare ciò che si trova nello stomaco, la rana sputa fuori lo stomaco intero, dopodiché lo ingoia immediatamente facendolo ritornare al suo posto.

Incredibile apprendere che i cervi uccidono all’anno più persone rispetto a quanto facciano ragni, serpenti, orsi e lupi assieme. Spesso, infatti, i cervi si trovano a scontrarsi con delle auto per strada e questa è la ragione per cui uccidono più persone annualmente di qualsiasi altro animale.

Tutti sanno che i lupi cacciano in branco e che la comunicazione a lunga distanza è fondamentale per la buona riuscita della caccia. Dato che questi animali cacciano perlopiù in zone di montagna dove gli ululati sarebbero vulnerabili alle distorsioni dell’eco, essi ululano a una frequenza che non ha eco. I lupi riescono così a localizzare esattamente i loro compagni di caccia e a stanare le prede colte di sorpresa.

Chi non ha mai sognato una volta di saltare di liana in liana come faceva Tarzan e come fanno gli oranghi? Sappiate però che quasi tutti subiscono serie cadute durante la loro vita. Il risultato è che il 50% degli oranghi adulti ha delle ossa fratturate in qualche parte del corpo.

I molluschi invece quando vengono al mondo sono di sesso maschile. Per combattere questa condizione sessualmente improduttiva hanno sviluppato l’abilità di cambiare il loro genere, da maschile a femminile. Una volta intrapreso il cambiamento, esso è irreversibile.

Il picchio colpisce il legno con la testa alla velocità di 20 beccate al secondo; viene, dunque, naturale pensare che avrebbero bisogno di teste fatte d’acciaio per sopravvivere. E invece la verità è che le teste dei picchi sono relativamente morbide. Questi uccelli nascono con una massa soffice e simile a una spugna dietro al becco che ha la funzione di assorbire lo shock creato dal continuo beccare.

E' logico pensare che gli elefanti producano molti escrementi, ma l‘effettiva quantità di sterco giornaliero di un elefante adulto è davvero impressionante. Un elefante di media grandezza espelle circa un centinaio di chili di letame ogni giorno, quasi lo stesso peso di un elefante appena nato che, in genere, oscilla tra i 77 e i 113 chili.


Liquirizia, proprietà digestive

La Liquirizia ha, fra le tante, anche interessanti proprietà digestive. Oggi cercheremo di descrivere quanto può essere benefica per l'apparato digerente.


Le persone anziane dalle mie parti la chiamano "regolizio", e fin dall'antichità  la liquirizia è conosciuta non solo per il suo buon sapore, ma per le sue proprietà benefiche: usata per la tosse, per i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. Ippocrate, già nel IV secolo a.C. la consigliava per le affezioni respiratorie. Come sapete della liquirizia si usale radici e i fusti sotterranei. In primavera però l'uso della liquirizia è tutto a favore dell'apparato gastro-intestinale.


Ha infatti un’azione curativa nei confronti delle gastriti e dell’ulcera gastro-duodenale.  Il suo potere curativo è legato alla glicirrizina, che riduce l’inattivazione degli antinfiammatori naturali endogeni dell’organismo (cortisolo) ed inoltre, aumenta la concentrazione di importanti sostanze coinvolte nella protezione della mucosa gastrica con un effetto cicatrizzante davvero stupefacente.

Utile per lo stomaco in presenza di digestione difficile, bruciori e ulcera, va associata ad erbe rinfrescanti, digestive e calmanti: con Menta foglie e Camomilla. Si può far preparare dal proprio erborista di fiducia una miscela e usatela per preparare una tisana, da bere dopo i pasti principali.

La presenza di flavonoidi, la rende antispasmodica e se abbinata a piante ricche di principi antrachinonici (come la senna) è lassativa. Inoltre la Liquirizia è apprezzata anche per l'uso locale: il suo infuso, applicato come impacco due volte al giorno, ha proprietà antinfiammatorie nei confronti dell’artrite, della psoriasi e delle infiammazioni al cavo orale. Recentemente nuovi studi scientifici hanno messo in evidenza anche proprietà protettive del fegato, sgonfianti, e calmanti della dismenorrea.




sabato 7 maggio 2016

Levarsi la sete col prosciutto, buo alla rovescia, bua dell'orate, libecciata

Levarsi la sete col prosciutto, levassi 'or buo alla rovescia, bua dell'orate...sono tutti modi di dire particolarmente coloriti e di effetto per descrivere altrettanti stati d'animo

LEVARSI LA SETE COL PROSCIUTTO: per cocciutaggine, fare qualcosa che torna a proprio danno; soffrire senza motivo. Peggio che togliersi una voglia a caro prezzo, perchè è assurdo pensare che il prosciutto possa calmare la sete.

LEVASSI 'OR BUO ALLA ROVESCIA: alzarsi dal letto di malumore: è in dialetto pisano, ma l'espresione è comunissima in tutta la Toscana


LEVATO E POSTO: completamente a spese altrui

L'HAI TROVATA LA BUA DELL'ORATE: lo dicono a Livorno a chi ha un posto ben retribuito e senza bisogno di affaticarsi tanto. Cioè l'hai trovata la miniera d'oro

LIBECCIATA: severa ramanzina e, anche, scarica di botte. "Gli ho dato una libecciata che se la rammenta per un pezzo", "la Libecciata" è un noto complesso musicale folcloristico di Viareggio

LILCA, PELCA, MOLCA; PIGLIA LA PELCA E METTILA IN TALCA: filastrocca impietosa per prendere in giro chi è affetto dalla "lisca", la pronuncia difettosa, cioè, della lettera "S"

Viva i broccoli

Viva i broccoli, è proprio il caso di scriverlo, che fanno parte dell'allegra famiglia dei cavoli, i quali, oltre ad essere molto gustosi e facili da cucinare nelle più svariate maniere, sono un materasso di virtù. Essi infatti sono ottimi alleati dell'apparato respiratorio, del sistema immunitario, dell'apparato circolatorio, dell'intestino, della circolazione linfatica, occhi, ossa.


I broccoli son ortaggi ricchi di sali minerali come calcio, ferro, fosforo, e potassio. Contengono anche vitamina C (indispensabile per prevenire tutta una serie di patologie che vanno, dalle malattie cardiache all'osteoporosi), vitamina B1 e B2, fibra alimentare (per questo sono indicati in caso di stitichezza) e sulforafano, una sostanza che previene la crescita di cellule cancerogene, impedisce anche il processo di divisione cellulare con conseguente apoptosi (morte della cellula) ed esplica un'azione protettiva contro i tumori intestinali, polmonari e del seno.

 I broccoli combattono la ritenzione idrica aiutando l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare le scorie. Si tratta di alimenti preziosi, dalle virtù curative straordinarie, compresa quella di ridurre il rischio di cataratta e proteggere dall’ictus.

Alcuni ricercatori dell’Università della California, hanno eseguito uno studio su volontari sani. Ad alcuni di essi hanno somministrato estratti di broccoli, ad altri solo placebo. Dalle osservazioni cliniche che ne sono scaturite, è emerso che gli attivi presenti in questi ortaggi hanno inoltre capacità di mitigare le infiammazioni delle vie aeree superiori (faringe, laringe, trachea e parte alta dei bronchi). Ed è tutto merito del sulforafano.

La Lucuma, oro degli Inca

La Lucuma, oro degli Inca, antico popolo precolombiano, è un frutto davvero speciale, dalle straordinarie proprietà salutari e benefiche, vediamo le sue principali caratteristiche nutrizionali.


Molti di voi avranno già sentito parlare della pouteria lucuma o lucuma, un bel frutto dal color giallo arancio originario del Perù. E' oblungo e il suo sapore sembra un misto di sciroppo d'acero e patata dolce, e la sua consistenza dipende dal grado di maturazione. 

Dall'essiccazione del frutto si ricava una polvere che, per le sue benefiche proprietà è stata, e non a caso, definita come “oro degli Inca”. Solitamente si usa in cucina come dolcificante. La polvere di lucuma è priva di glutine e dunque ottima anche per coloro che soffrono di celiachia. Ha un indice glicemico basso e quindi va bene per i diabetici. La ricchezza di fibre e carboidrati la rende ottima per il benessere di tutto l’apparato gastrointestinale.


In più contiene sostanze benefiche come betacarotene, vitamine B1, B2, B3 e B5, sali minerali (in particolare potassio, ferro, calcio e fosforo). Il principio attivo principale è la niacina, che ha un ruolo importante nel tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi nel sangue. Alcuni studi condotti dall’Università del New Jersey, hanno evidenziato nell’estratto di lucuma un potente effetto antiossidante e antinfiammatorio in grado di intervenire nella guarigione delle ferite e nell’invecchiamento cutaneo in generale.

Per l’estrema dolcezza, simile a quella dell’acero, è ottima in tutte le preparazioni di pasticceria in sostituzione dello zucchero raffinato: creme, torte, gelati, frullati, budini ma anche in tutti quei piatti che necessitano consistenze cremose. L’alto contenuto di amido infatti fa si che possa essere impiegata anche come farina. Provatela allora anche nelle bevande calde o nello yogurt, a tutto vantaggio di gusto e salute vi ringrazieranno.

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.