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sabato 7 maggio 2016

Viva i broccoli

Viva i broccoli, è proprio il caso di scriverlo, che fanno parte dell'allegra famiglia dei cavoli, i quali, oltre ad essere molto gustosi e facili da cucinare nelle più svariate maniere, sono un materasso di virtù. Essi infatti sono ottimi alleati dell'apparato respiratorio, del sistema immunitario, dell'apparato circolatorio, dell'intestino, della circolazione linfatica, occhi, ossa.


I broccoli son ortaggi ricchi di sali minerali come calcio, ferro, fosforo, e potassio. Contengono anche vitamina C (indispensabile per prevenire tutta una serie di patologie che vanno, dalle malattie cardiache all'osteoporosi), vitamina B1 e B2, fibra alimentare (per questo sono indicati in caso di stitichezza) e sulforafano, una sostanza che previene la crescita di cellule cancerogene, impedisce anche il processo di divisione cellulare con conseguente apoptosi (morte della cellula) ed esplica un'azione protettiva contro i tumori intestinali, polmonari e del seno.

 I broccoli combattono la ritenzione idrica aiutando l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare le scorie. Si tratta di alimenti preziosi, dalle virtù curative straordinarie, compresa quella di ridurre il rischio di cataratta e proteggere dall’ictus.

Alcuni ricercatori dell’Università della California, hanno eseguito uno studio su volontari sani. Ad alcuni di essi hanno somministrato estratti di broccoli, ad altri solo placebo. Dalle osservazioni cliniche che ne sono scaturite, è emerso che gli attivi presenti in questi ortaggi hanno inoltre capacità di mitigare le infiammazioni delle vie aeree superiori (faringe, laringe, trachea e parte alta dei bronchi). Ed è tutto merito del sulforafano.

martedì 23 febbraio 2016

Drosera, la pianta carnivora che cura asma e tosse

Anche le piante carnivore sono utili alla salute, anche se può sembrarci strano. La Drosera, nome botanico Drosera rotundifolia, è, infatti una pianta insettivora che cattura piccoli insetti grazie alle sue vischiose secrezioni prodotte da lunghi tentacoli dotati di peli color porpora. Questa singolare pianticella contiene alcuni importanti e preziosi principi attivi che la rendono una pianta dalle caratteristiche bechiche, antispasmodiche, sedative dei bronchi, antisettiche, decongestionanti.


Essa contiene oltre agli oli essenziali, glucosidi, naftochioni, antociani, flavonoidi, tannini, minerali, resine e acidi organici che insieme, ne fanno una pianta utile al trattamento dell'apparato respiratorio. In fitoterapia si utilizzano le foglie che contengono una particolare sostanza, il droserone, simile per la sua composizione alla plumbagina che risulta essere efficace come calmante su diversi tipi di tosse, in particolare quella stizzosa caratterizzata dal broncospasmo e da asma.

La fitoterapia la usa sia fresca che essiccata e con essa è possibile fare un infuso. Per farlo procedere in questo modo: versare 1/4 di litro di acqua bollente su un cucchiaino di pianta, lasciare riposare 10 minuti e poi filtrare. Bere 3-4 tazze al giorno. Informatevi sempre presso il vostro medico o presso un erborista di fiducia che può consigliarvi anche preparati di drosera associati ad altre piante con le stesse proprietà.

Quali controindicazioni? La drosera deve essere prescritta da un medico in quanto per assumerla è necessario rispettare le dosi. La Drosera nona assunta in concomitanza con farmaci per la cura della pressione arteriosa e con farmaci per le malattie infettive. Assolutamente vietato il sovradosaggio poichè può provocare sintomi dolorosi nel tratto urinario.


lunedì 22 febbraio 2016

Affezioni respiratoriee asma allergica: il potente aiuto dell'Adhatoda vasica

L'asma è spesso la manifestazione di problematiche allergiche che comportano la forte infiammazione dell vie respiratorie. come sostengo ormai da tempo, possiamo aiutarci con la fitoterapia per la prevenzione delle fasi acute e per alleviare i sintomi fin dalle prime avvisaglie. La fitoterapia ci propone diversi e preziosi estratti vegetali a cui possiamo ricorrere per una forte prevenzione e, in particolare oggi, vorrei darvi delucidazioni in merito ad una pianta molto efficace contro l'asma allergia: l'Adhatoda Vasica.

Si tratta di una pianta originaria dell'Asia, suo habitat naturale, in particolare la si trova in Nepal, India e Pakistan. Si tratta di un sempreverde che rallegra i nostri occhi con degli splendidi fiori bianco rosati.

In fitoterapia sono le foglie ad essere oggetto di interesse, poichè contengono diversi tipi di alcaloidi fra cui spiccano la vasicina e la bromexina. La vasicina è un potente stimolante del sistema respiratorio, ma in particolare esplica la sua efficacia nei casi di asma bronchiale; mentre la bromexina è un forte mucolitico.

Dai vari studi effettuati sulle proprietà terapeutiche di questa pianta è emerso che essa ha proprietà antinfiammtorie, analgesiche, espettoranti, diuretiche, anti asmatiche, sedative, antispasmodiche.

Le sue straordinarie proprietà erano conosciute anche nell'antichità, infatti veniva usata per il trattamento della tubercolosi e per migliorare la broncodilatazione.  E' efficace anche contro la febbre da fieno e altre affezioni allergiche, ma non solo risulta ottima contro le emorragie nasali, la febbre, e sembra anche contro il glaucoma.

Recenti studi hanno accertato che i suoi due principali principi attivi (vasicina e bromexina) inibiscono la crescita dello stafilococco, dello streptococco, del bacillo responsabile della difterite e della tubercolosi. Date le sue proprietà anti emorragiche questa pianta ben si adatta al trattamento anche di ulcere peptiche e di gengive sanguinanti.

Concludendo e per riassumere agisce su: bronchi, bronchioli, cavo orale, mucose del naso, vie aeree, gola, polmoni, sistema immunitario e sistema nervoso. Agisce come fluidificante, broncodilatatore, spasmolitico, allergie respiratorie,

Nella fitoterapia si usa l'estratto secco. Solitamente non ha controindicazioni, ma non deve essere usata dalle donne in gravidanza poichè provoca la dilatazione dell'utero, e, naturalmente nei casi in cui il soggetto risulta essere ipersensibile ai principi della pianta.


mercoledì 9 dicembre 2015

Pino silvestre, olio essenziale

Nome botanico: Pinus sylvestris
Famiglia: Conifere
Provenienza: Eurasia
Estrazione: dagli aghi
Profumo: forte, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Saturno, Marte
Proprietà: antisettico, stimolante, balsamico, espettorante, antinevralgico, antireumatico, riscaldante, insetticida
Principali indicazioni: reumatismi, dolorimuscolari, bronchite, tosse, sinusite, influenza, raffreddore, infezioni urinarie, ipersudorazione, stress, affaticamento, esaurimento nervoso, impotenza


I miti legati la pino, grande albero molto caro agli antichi, sono legati a grandi eventi luttuosi dell'universo maschile: è sotto un pino che il giovane, bellissimo Attis si sacrificò, evirandosi e morendo dissanguato, in nome della grande madre Cibele e venne trasformato da Zeus in pino; il più grande tra i Paladini di francia, Orlando, nella battaglia di Roncisvalle perì, con la spada in pugno, ai piedi di un pino. Nella costruzioni delle navi, impresa maschile per eccellenza, era impiegato legno di pino. Il pino, come il cipresso, è albero funerario e fallico, legato ai temi della virilità e della fertilità spirituale, della morte ma anche della resurrezione: la pigna simboleggia il membro virile ma i pinoli in essa contenuti sono il frutto di Cibele, la Grande Madre.

Dal sangue di Attis caduto sul terreno spuntano violette; l'esperienza della morte, in cui la terra si riprende coloro che ha generato, è necessaria perchè possa avvenire una nuova fecondazione e ripetersi un nuovo ciclo di generazione. Il pino è anche caro al Dio Dioniso, colui che fa crescere i frutti e per gli Assiri esso è il guardiano della vita. Camminare in un bosco di pini aiuta a riconnettere con i propri cicli vitali e a riarmonizzarsi con gli eventi naturali: con la sua mutilazione Attis, l'iniziato, si ricongiuge agli dei e pone fine alla sua corsa verso l'indefinito materiale, sacrifica il suo corpo per risorgere come Albero della Vita. riposarsi o addormentarsi sotto un pino, pianta simbolica, fa rinvigorire la gioia di vivere, ritrovando le giuste proporzioni tra la componente materiale e quella spirituale.

 Albero simbolo di immortalità, con la sua energia arborea esso restituisce la speranza a chi ha smarrito le motivazioni e la gioia di vivere. Il mito del giovane Attis che si evira può essere anche letto, in chiave più limitata, come la rappresentazione del figlio schiavo della grande Madre, alla quale sacrifica la sua mascolinità, cioè del maschile che non riesce a distaccarsi dall'immagine materna e ne viene in un certo qual modo risucchiato, limitando la sua maturazione affettiva e sessuale (nel mito la tragedia avviene proprio il giorno delle nozze di Attis con una fanciulla, interrotte dall'arrivo della dea che scatena una follia collettiva).

Jean Valnet, un'autorità in campo aromaterapeutico, inserisce tra le indicazioni dell'essenza di pino anche la voce impotenza. Secondo la legge dell'analogia, che accomuna eventi dello stesso senso, e poichè "il simile si cura con il simile", è possibile che l'essenza di pino, così legata per simbologie e miti al mondo maschile, possa agire stimolando la libido negli "Attis"del mondo moderno che soffrono di un complesso materno, per cui, trattenuti virtualmente sotto l'ala della loro "Grande Madre", hanno difficoltà a esprimere la propria virilità.

Non è un caso che la pubblicità di un noto bagnoschiuma al pino silvestre abbia per anni mostrato l'immagine di un cavallo selvaggio sprizzante di energia, che galoppa senza freno. L'essenza di pino ha un effetto stimolante e dinamizzante di energia sulla corteccia surrenale, la ghiandola endocrina deputata alla reazione dell'organismo allo stress: quindi è indicata anche in caso di affaticamento, stanchezza, convalescenza, caduta della libido per surmenage. In questi casi, un buon bagno stimolante al mattino con qualche goccia di pino dà una sferzata di energia e aiuta ad affrontare le incombenze della giornata.

A livello dell'apparato respiratorio il pino, come tutte le Conifere, svolge un'azione balsamica, antisettica e emolliente (i sanatori per la cura della tubercolosi venivano infatti costruiti in mezzo ai boschi di pini). Per vaporizzazioni, inalazioni, frizioni sul petto, trova impiego in caso di bronchiti, tosse, raffreddori, tracheiti. Bagni, pediluvi o maniluvi sono indicati per l'eccesso disudorazione, per reumatismi e gotta. E' indicato anche in caso di disturbi epatici e calcolosi alla cistifellea e per le affezioni urinarie (cistiti, prostatiti), frizionato a livello del quadrante addominale inferiore.

lunedì 23 novembre 2015

Apparato respiratorio: prevenzione, cura e depurazione

Aver cura del proprio apparato respiratorio è il modo migliore per evitare di ammalarsi nei periodi dell'anno in cui siamo esposti al freddo e ai virus dell'influenza. Come ben sappiamo l'apparato respiratorio ci permette di far uso dell'ossigeno affinchè possano svolgersi in maniera corretta le varie funzioni fisiologiche del nostro organismo.


Se l'apparato respiratorio si infiamma a causa di agenti come inquinamento, batteri, freddo, tossine, si avranno vari tipi di sintomatologie come mal di gola, raucedine, tosse, catarro, mal di testa, starnuti, abbassamento di voce che inevitabilmente di portano uno stato di malessere generale e di malattia. Ecco perchè è particolarmente importante depurare l'apparato respiratorio: in questo modo si riduce di molto il rischio di ammalarsi.

In nostro aiuto vengono a tal proposito alcuni efficaci rimedi naturali che aiutano a depurare i polmoni. Vediamo quali.

Eucalipto: di cui ho descritto le proprietà nel mio post relativo all'olio essenziale.   Esso infatti è particolarmente efficace nel trattamento di affezioni bronchiali e polmonari per la sua azione antisettica e contemporaneamente balsamica che facilitano la fuoriuscita di muco e sedano la tosse e l'asma.

Lavanda:  come descritto nel post relativo all'olio essenziale, è efficace  nel liberare polmoni e bronchi dalle tossine e utile a prevenire le secrezioni di catarro. Inoltre per le sue proprietà sedative e calmanti è utile contro lo stress.

Menta:  assolve a diverse funzioni come descritto nel mio post, la menta contiene alcuni principi che la rendono ottima per disinfiammare le vie respiratorie, è utile anche per lenire la cefalea e come digestivo.

Timo:  come descritto nelle proprietà dell'olio essenziale, il timo è un forte antisettico, paritcolarmente utile in caso di laringiti, faringiti, tosse e catarro. Ottimo antibatterico e sedativo della tosse.


lunedì 28 settembre 2015

Issopo, olio essenziale

Nome botanico: Hyssopus officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dalle sommità fiorite
Profumo: dolce, speziato, erbaceo
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Giove
Proprietà: espettorante, antisettico, tonico del cuore e del respiro, sudorifero, febbrifugo, cicatrizzante, digestivo, antireumatico
Principali indicazioni: bronchite, tosse, asma, influenza, reumatismi, scottature, eritemi, contusioni, traumi, affaticamento, convalescenza
Precauzioni: non usare in gravidanza e in soggetti epilettici

L'issopo è menzionato frequentemente nella Bibbia come una pianta purificatrice: "Aspergimi, Signore, con l'issopo e sarò purificato"; per gli Ebrei era una pianta sacra. La tintura di issopo, per la sua azione depurativa, è consigliata a primavera come cura disintossicante. Come le piante sotto il dominio di Giove, è antispasmodica, balsamica, emolliente, espansiva e confortativa, restitutiva di energia. Per gli antichi "scioglie la flemma nel petto e nel polmone e fortifica". Stimola infatti il riassorbimento degli umori corporei, quali linfa, plasma, mucosità in genere, quando diventano eccessivi e vischiosi.

L'essenza trova quindi indicazione nelle affezioni dell'apparato respiratorio, dove ha un'azione tonica e stimolante sul respiro e fluidificante delle secrezioni sotto forma di inalazioni o per frizioni sul petto. Agisce sulla mente con un effetto tonico, rendendola più chiara e lucida, con un'azione simile all'essenza di basilico ma meno incisiva e penetrante. Molti popoli antichi profumavano il pane con issopo per assicurarsi longevità, perchè esso purifica il sangue e la mente.

E' tonica anche sul circolo, dove tende ad innalzare la pressione arteriosa; per questo è indicata nelle astenie postinfluenzali, nelle anemie, nei soggetti linfatici, mentre è sconsigliata in caso di ipertensione arteriosa. Sulla pelle, per compresse fredde, aiuta il riassorbimento di ematomi e accelera la guarigione di ferite. L'acqua di issopo, derivata dal processo di distillazione dell'olio essenziale, è di carattere prettamente maschile e rappresenta un ottimo tonico dopobarba per la toelette dell'uomo.


mercoledì 1 aprile 2015

Vie Aeree e Polmoni: le PIante che curano - parte seconda


Le piante benefiche e curative per il benessere del nostr odelicato apparato respiratorio non sono ancora finite, come anticipato ieri ecco altre cinque importanti piante utili.

5. Piantaggine: si usano le foglie per alleviare la tosse e lenire le mucose irritate. Sono moltissimi i benefici contro la tosse, il raffreddore e i polmoni irritati,  per le proprietà anti-infiammatorie e immunitarie. Inoltre può aiutare ad alleviare la tosse secca che causa poi la produzione di muco nei polmoni.

6. Inula: già nell'antichità veniva usata come ottimo supporto respiratorio e, dal 1800 sono state prodotte dalla radice dell’Inula gocce per la tosse. Essa  ha un effetto rilassante sui muscoli tracheali lisci. Possiede due potenti principi attivi la Inulina, che lenisce il passaggio bronchiale e l’Alantolactone, un espettorante con azione anti-tosse.

7. Lobelia:  la Lobelia sia uno dei più preziosi rimedi a base di erbe. Contiene un alcaloide noto come Lobelina, che assottiglia il muco e ferma la congestione. Stimola le ghiandole surrenali a rilasciare epinefrina e questo permette di rilassare le vie respiratorie e favorire una respirazione più facile. Poiché la Lobelia aiuta a rilassare i muscoli lisci, è inclusa in molti rimedi di tosse e raffreddore.

8. Chaparral: contiene potenti antiossidanti che resistono all’irritazione e l’NDGA, antiossidante noto per la lotta contro la risposta di istamina. Combatte gli organismi nocivi. I benefici del Chaparral sono più efficaci in un’estrazione di tintura e il tè di Chaparral è in grado di supportare i problemi respiratori favorendo un’azione espettorante per eliminare il muco dalle vie aeree.

9. Menta Piperita: il Mentolo, è lenitivo e rilassa la muscolatura liscia delle vie respiratorie inducendo una respirazione libera. La Menta Piperita ha anche un effetto antistaminico. Molte persone applicano balsami terapeutici nel petto e altre sostanze inalanti che contengono Mentolo per aiutare a rompere la congestione. Inoltre, la Menta Piperita è un antiossidante e combatte gli organismi nocivi.

martedì 31 marzo 2015

Polmoni e Apparato respiratorio: le Piante che curano - parte prima

I polmoni  ci aiutano respirare circa 20.000 volte al giorno,  attraverso di essi l’ossigeno entra  nel nostro corpo. Ciò che noi inaliamo però può essere inquinante, irritante, nocivo come tabacco, polveri, muffe, funghi, altre tossine. Con il tempo tutte queste sostanze dannegiano le cellule polmonari e a compromettendone la funzione, provocando malattie respiratorie tra cui: irritazioni alla gola, bronchite, asma e persino il cancro ai polmoni.


Per aver cura dei polmoni e proteggere le loro prestazioni, madre natura ci ha fornito una serie di erbe e piante utili al sistema respiratorio, grazie alle quali possiamo ottenere diversi e salutari benefici.

Espettoranti, per rompere ed espellere la congestione del torace.
Lenitivi, per le vie nasali e respiratorie irritate.
Rilassanti, per i muscoli vicino all’apparato respiratorio superiore che sedano la tosse.
Calmanti, nel momento del rilascio di istamine.
Protettivi, per la lotta contro gli organismi nocivi che possono produrre problemi respiratori superiori.
Fonti di antiossidanti, che riducono l’arrossamento e il danno ossidativo. Ora vediamo quali sono queste utili piante

1. Osha: conioselinum scopulorum, le radici di questa pianta contengono la Canfora e altri composti che ne fanno una delle migliori erbe a supporto dei polmoni.Aumenta la circolazione all’interno dei polmoni, facilita la respirazione e aiuta a calmare le irritazioni respiratorie.

2. Eucalipto:  ingrediente comune di sciroppi e pastiglie per la tosse, e la sua efficacia è dovuta a un composto chiamato Cineolo. Il Cineolo è un espettorante, lenisce la tosse e i passaggi del seno irritato, e combatte la congestione. Inoltre supporta il sistema immunitario durante una malattia.

3. Polmonaria: promuove la salute dei polmoni e delle vie respiratorie ed elimina la congestione. La Polmonaria contiene anche altri composti che sono potentemente efficaci contro gli organismi nocivi che influiscono sulla salute respiratoria.

4. Origano: contiene Carvacrolo e Acido Rosmarinico. Sono naturali decongestionanti e riduttori di istamina che creano benefici diretti e positivi sul flusso d’aria nel passaggio nasale e nelle vie respiratorie.



venerdì 26 dicembre 2014

Intolleranze: sintomi tipici nei bambini

Come già evidenziato, i sintomi con cui si manifestano le intolleranze alimentari nei bambini possono essere tra i più vari. Oltre ad una maggiore tendenza ad ammalarsi, i sintomi possono coinvolgere l'intestino (pancia gonfia, diarrea e stitichezza), ma anche l'apparato respiratorio (bronchiti, otiti, tonsilliti ricorrenti...), la cute (dermatiti, eczemi), persino il sistema nervoso (irritabilità, disturbi del sonno, scarsa attenzione a scuola..).

Ciò che si evidenzia è che, se nella primissima infanzia i bambini con intolleranze tendono a manifestare un sintomo prevalente (alcuni bambini soffrono più di didisturbi intestinali, altri respiratori, altri cutanei..), crescendo le problematiche possono diventare più complese, evidenziando l'aggravarsi della situazione.


Le intolleranze alimentari rappresentano quindi una sorta di "campanello d'allarme"; se la problematica non viene risolta, le conseguenze tenderanno ad essere necessariamente più serie. Possiamo scoprire con un test quale probabilità nostro figlio/figlia ha di soffrire di intolleranze alimentari. Con il test che segue potete determinare il punteggio sommando le cifre a destra di ogni risposta.
Probabilità BASSA ( meno di 10 punti)
Probabilità MEDIA (fra 11 e 20 punti)
Probabilità ALTA (fra 21 e 40 punti)
Probabilità MOLTO ALTA (oltre 41 punti)

1) Tipologia di parto
-naturale 0
-cesareo 4
2) Allattamento al seno
-breve (meno di due mesi) 2
-da 2 a 4 mesi 0
-oltre 6 mesi -3
-no 5
3) Assunzione di latte vaccino e derivati (formaggi, yogurt ecc., anche tramite latti ricostituiti per infanzia)
-prima dei 6 mesi 10
-prima dell'anno 8
-dopo l'anno 5
-non ne assume -5
4) Assunzione di carne (rossa o bianca), prosciutto ecc.
-2 volte al giorno 10
-1 volta al giorno 8
-2-3 volte a settimana 6
-meno di una volta a settimana 4
-no 0
5) Terapie antibiotiche ripetute
-sì più di 2 all'anno 5
-sì più di 4 all'anno 0
6) Terapie cortisoniche prolungate
-sì 5
-no 0
7) Episodi di gastroenterite infantile
-sì 4
-no 0
8) Problemi intestinali
-stitichezza 4
-frequenti episodi di diarrea 6
-meteorismo 4
-vermi intestinali 10
9) Infiammazioni o infezioni ricorrenti
-dermatiti 10
-otiti, tonsilliti, bronchiti ricorrenti 10
-pruriti frequenti& 10
-febbricola persistente 10
-nessuno 0
10) Altri sintomi
iper-attività 5
dsturbi del sonno 5
scarsa attenzione 5
11) Altre abitudini alimentari 
-dieta varia (frutta, verdura, cereali integrali) -10
-dieta ripetitiva 5
-irregolarità negli orari dei pasti 5
-alimentazione ricca di prodotti confezionati 15
-dieta con assunzione quotidiana di farine bianche e derivati 10



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