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giovedì 2 giugno 2016

Paolo di trentotto, pappa col pomodoro

Paolo di trentotto, pappa col pomodoro, pappadimaghero, pappa maritata, oggi a tutta gastronomia e non aggiungo altro

PAOLO DI TRENTOTTO: si dice metaforicamente di una persona di poco valore o che non ispira fiducia. Il paolo era una moneta d'argento toscana e valeva 40 quattrini; ma siccome circolava anche un paolo romano che ne valeva 38, era bene distingure. Secondo altre versioni il paolo romano non c'entrerebbe: era lo stesso paolo toscano che poteva valere 38 quattrini quando era consumato dall'uso. La metafora, comunque, non cambia


PAPPA COL POMODORO: una delle genuine e tradizionali delizie della cucina toscana (pane di campagna, olio, pomodoro, aglio) e cavallo di battaglia di Gian Burrasca. A Firenze ci sono trattorie diventate famose per la loro pappa e ne fanno  a bidoni per servirla bollente, tiepida o fredda. Guai a grattarci sopra il formaggio

PAPPADIMAGHERO: epiteto offensivo, ma di bassa gradazione, del genere di "grullaccio", adatto a una persona di poco valore. Alla lettera significherebbe "minestra" di magro", cioè senza sostanza: da qui la metafora

PAPPA MARITATA: a Siena si chiama così ua specie di minestra fatta di pane cotto  nell'acqua con erbe aromatiche, cipolle soffritte e pomodoro

Eritemi solari: un infuso per prevenirli

Eritemi solari: un infuso per prevenirli. Ormai la stagione estiva è praticamente iniziata e i week end al mare si susseguono veloci. Ma proprio in questi primi tempi di esposizione, cerchiamo di evitare gli eritemi.


L'estate si sta avvicinando e sono in molti a pensare che con le belle giornate in arrivo, prima del vero e proprio solleone, sia opportuno cominciare ad esporsi ai raggi solari per cominciare ad abbronzarsi. Una graduale esposizione favorisce appunto l'abbronzatura, cioè il colorito più o meno scuro della pelle dovuto alla produzione di melanina, un pigmento appunto, che viene stimolata dalla luce del sole. Ora non vorrei ripetermi sulle buone pratiche che si devono prendere per esporsi in maniera adeguata al sole, ed evitare poi l'insorgere di danni anche piuttosto gravi che una errata esposizione può procurare. Vorrei piuttosto darvi un buon consiglio, cioè come evitare gli eritemi solari grazie ad un infuso.


Ciò ovviamente non significa che grazie all'infuso possiate fare a meno di una buona protezione in considerazione del vostro fototipo, nè che possiate selvaggiamente esporvi nelle ore più calde della giornata. Tutto va fatto con la dovuta moderazione e un po' di buon senso: le conseguenze delle inopportune esagerazioni, si pagano sempre. Ma veniamo all'infuso.
   
Per evitare gli eritemi fatevi questo utile infuso da bere, due tazze al giorno a partire almeno da due mesi prima e poi per tutto il periodo in cui si prende il sole. Vi occorrereanno: Biancospino fiori mondi g. 40, Ribes nero foglie  g. 30, Tarassaco radice g. 30
      
Per concludere vorrei darvi anche qualche consiglio relativo all'alimentazione: lo saprete già, la     
vitamina A favorisce la produzione di melanina e difende l'organismo dai raggi solari, quindi mangiate in abbondanza carote, radicchio, albicocche, cicoria, lattuga, sedano, meloni gialli, peperoni, pomodori, pesche gialle e cocomeri a partire da un mese prima di esporsi ai raggi del sole. Tutti i vegetali a foglia verde scuro contengono acido folico, utile per proteggere il colore dei capelli.

Zanzare: lotta naturale

Zanzare: lotta naturale. Non è necessario utilizzare insetticidi velenosi da spruzzare in casa, con l'obbligo di porre attenzione ad areare le stanze. La lotta alle zanzare si può fare anche in maniera naturale. Scopriamo come.


Ci siamo quasi, stiamo entrando nella stagione in cui le zanzare cominceranno ad attaccarci su più fronti. Quelle maledette ed irritanti punture che provocano la formazione di ponfi  pruriginosi. Le zanzare in realtà cercano una proteina del nostro sangue che serve loro per lo sviluppo delle uova e prediligono il gruppo sanguigno "0". Ma i rimedi per evitarle ci sono, quelli naturali ovviamente, che le tengono lontane e ci evitano di cadere in loro potere. Vediamo quali.


Cerotto antizanzare: si chiama  Kite Patch, è un cerotto antizanzare atossico progettato per proteggere le popolazioni in via di sviluppo dalle malattie trasmesse dalle zanzare, come la malaria e la febbre Dengue. Protegge  per 48 ore.

Oli essenziali: grazie all'aromaterapia, gli oli essenziali, in un diffusore apposito, diffondendo il loro aroma nelle stanze contribuisce a tenere lontane le zanzare. Gli oli essenziali come sapete, se opportunamente diluiti posso essere applicati con successo sulla pelle e metterci al riparo. Fra i più efficaci troviamo: lavanda, eucalipto, geranio e citronella.

Nuova molecola: frutto di uno studio condotto di recente dall'Usda, è stata individuata una nuova molecola, che si chiama 1-methylpiperazine e che agisce impedendo alle zanzare di riconoscere l'odore dell'uomo, che le guida verso la nostra pelle. E' una sostanza in grado di inibire parzialmente l'olfatto delle zanzare, agendo in maniera selettiva.

Acqua floreale di geranio: sia i fiori di geranio che l'olio essenziale di geranio sono noti rimedi adatti ad allontanare le zanzare. Il geranio è tra le piante antizanzare da coltivare in balcone e sul davanzale per allontanarle. Un rimedio naturale da applicare sulla pelle o da vaporizzare nell'ambiente è l'acqua floreale di geranio, nota anche come idrolato di geranio

Ledum Palustre:  rimedio omeopatico contro le zanzare acquistabile in erboristeria. Va assunto per tutto il periodo in cui si desidera proteggersi dalle zanzare, iniziando anche in anticipo. I granuli di Ledum Palustre vanno sciolti sotto la lingua. Questo rimedio rende l'odore del sudore sgradevole alle zanzare che dunque si allontanano.

Olio per il corpo antizanzare:  si può preparare un olio per il corpo antizanzare con l'olio di Neem, a cui aggiungere alcune gocce dei seguenti oli essenziali: Tea Tree Oil, lavanda,  citronella, geranio ed  eucalipto. Miscelare gli ingredienti e applicare il preparato in piccole quantità sulla pelle.

Limitare il consumo di birra: sembra che le zanzare siano più attratte da coloro che hanno appena bevuto una birra. E' possibile che, dopo aver bevuto la birra, la loro pelle sia più calda e dunque, anche per questioni olfattive oltre che di temperatura, tenda ad attirare di più le zanzare.

Vestire abiti di colore chiaro: attenzione agli abiti con colori sgargianti,  dalle ultime ricerche sembra  che le zanzare ne siano particolarmente attratte. Anche le donne in gravidanza e chi si trova in sovrappeso risulterebbero tra i bersagli prediletti per le zanzare. Sperimentare non costa nulla: nelle sere d'estate provate ad indossare abiti chiari per valutare eventuali benefici.

Zanzariera portatile: potrete sedervi tranquilli sulle panchine del parco a leggere un libro nelle sere d'estate, o semplicemente in giardino. Se la presenza di zanzare è davvero fastidiosa e insistente, forse una zanzariera portatile potrebbe fare al caso nostro.

Capillari fragili: rimedi naturali

Capillari fragili: rimedi naturali. Con qualche accorgimento alimentare e l'aiuto di alcuni infusi specifici, possiamo arginare e prevenire la fragilità capillare.


Nelle donne è piuttosto comune la fragilità capillare che si manifesta con strie irregolari o tortuose sulla pelle, una rete sottile di color rosso o violaceo, che, se premuta con le dita, scompare per ricomparire quando la pressione cessa. E' in effetti motivo di cattivo umore e considerato antiestetico da vedere, ma ciò che a noi interessa è cercare di arginare questo disturbo circolatorio.  La natura ci viene sempre in aiuto, vediamo come.


Intanto possiamo aiutarci con l'alimentazione, privilegiando aglio, cipolla e pesce, ricco di acidi grassi che fluidificano il sangue; il vino rosso, che è antiossidante (naturalmente con moderazione); i mirtilli (frutti e succo), che migliorano la circolazione venosa; gli alimenti ricchi di vitamina C, che protegge le pareti delle vene (agrumi e kiwi, ma anche spinaci, broccoli e cavolfiori cotti a vapore). Due mele al giorno, lavate e frullate assieme alla buccia, riducono la fragilità vasale. Cercate di limitare dolci, cibi grassi, sale, salumi e alcolici. Detto questo possiano anche ricorrere a degli ottimi infusi, qui ne proponiamo due, da alteranre a cicli di venti giorni ciascuno e poi un bagno terapeutico. Ecco cosa vi serve.

Primo Infuso:  da bere una tazza al mattino e una tazza alla sera, Mirtillo foglie gr 40, Ribes Nero foglie gr 40, Lampone foglie gr 20
Secondo Infuso: da bere una tazza al mattino e una tazza alla sera, Crisantemo Americano pianta gr 40, Ribes Nero foglie gr 30, Mirtillo foglie gr 30. Questa tisana ha un'azione più marcata perché contiene Crisantemo Americano che è un protettore vasale.
Bagno terapeutico: estratto glicolico di Rusco gr 60, estratto glicolico di Ginkgo Biloba gr 40. Metterne un cucchiaio nell'acqua del bagno. Per spugnature sulla parte, un cucchiaio in due litri di acqua.


mercoledì 1 giugno 2016

Panzanella

Panzanella, uno dei più famosi piatti poveri della cucina toscana, quasi dimenticato ed ora riscoperto da chef pluristellati


PANZANELLA:è una specie di minestra a freddo, una minestra insalata molto estiva, fatta con pane di campagna raffermo e rinvenuto nell'acqua, quindi condito con sale, pepe, olio, aceto, con aggiunta di cipolla a fettine, basilico, pomodoro a tocchetti quasi maturo, cetriolo a chi piace. Questi, naturalmente gli ingredienti base: c'è chi mette anche foglie d'erba porcellana, sedano e magari qualche altra cosa.


Una volta la panzanella era la cena estiva frugalissima dei contadini; veniva mangiata nel campo, all'imbrunire, prima del ritorno a casa per le ultime faccende della stalla. Poi è stata scoperta, quasi reinventata, dai cosiddetti gastronomi ed è diventata un piatto falso-rustico da mangiarsi con forchette d'argento, magari in abito da sera. E pensare che era già una ghiottoneria ai tempi del Bronzino il quale, nella sua ode alla cipolla, cantò i pregi straordinari della panzanella dicendo che "vince ogn'altro piacer di questa vita".

In Versilia, come in qualche zona del Pisano, col nome di panzanella s'intende la pasta lievitata da pane, salata, tagliata a strisce e fritta in olio d'oliva: questo, almeno, nella gastronomia locale classica. L'equivalente della panzanella fiorentino- senese di cui abbiamo ricordato gli ingredienti, nella campagna di Bagni di Casciana si chiama "Pan de' luci", cioè pane da tacchini, e senza ironie.

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