Ecco che la Bioenergetica è divenuta dunque una tecnica psicocorporea, che agisce tramite su un lavoro di integrazione della mente con il corpo. Le tecniche messe inpratica sono determinanti perché rappresentano il tentativo di recuperare l’essenza della persona e sono utili nel ridurre la curva dello stress e aiutare a gestirlo in modo da non arrivare a esaurirci.
Si basa su tecniche respiratorie, esercizi fisici, posizioni e contatti corporei, associati al carattere di una persona. I disagi e i problemi psicologici, infatti, possono manifestarsi fisicamente parlando, nella postura e negli atteggiamenti. Grazie agli esercizi di questo tipo di terapia si lavora non solo in senso fisico-meccanico, ma si tenta di risvegliare l’energia profonda del corpo.
La Bioenergetica si basa sul grounding, strettamente collegato alla respirazione. Significa letteralmente “ristabilire il contatto dei piedi con il terreno”. Spieghiamoci meglio: significa spostare il centro di gravità a livello dell’addome, imparare a sentire e liberare la carica energetica delle gambe e dei piedi. In questo modo il paziente si sente più centrato e radicato, entra in contatto con la realtà ed è più integrato e responsabile. Il contatto con il terreno determina il proprio senso di sicurezza interiore. Non si tratta della forza delle gambe, ma della loro sensibilità. Secondo la visione di Lowen, fondatore della Bioenergetica, avere grounding significa essere pienamente in contatto con il proprio se’, mente e corpo, nella realtà in cui si vive, qui e ora.
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