A volte si ha bisogno di qualcosa di tangibile. E vi sono luoghi atti a questo, luoghi in cui ci sentiamo liberi di essere ciò che siamo, luoghi che sentiamo nostri, nei quali la posizione, il paesaggio, la terra, gli alberi o le case rappresentano il nostro io.
Io l'ho trovato questo luogo, quasi per caso, un luogo un po' distratto come me, forse fuori moda, non saprei dire, in un angolo verde, dove c'è una casa dai muri color crema e il tetto scuro. Tutto è verde intorno, un fazzoletto di terra ricco d'anime d'alberi, dove spuntano delle margheritine, e gli unici rumori che si sentono sono i suoni della natura.
Qui posso toccare la terra e sentirla viva dentro di me, mentre la mente svuota se stessa dei materiali pensieri secolari. La luce dell'alba mi raggiunge dalle persiane e il letto non necessita di grande cura quando mi alzo. Posso usare gli zoccoli di gomma per uscir fuori e andare nell'orto a strappare le erbacce, nessuno ci fa caso, legare i capelli nel modo più strambo, buttar via il make up perchè qui nessuno guarda queste cose. Si vede oltre il visibile.
E' questo il luogo dove rigenero le mie forze, dove i miei canali si riempiono, perchè traggo nutrimento dalle armoniche energie che ivi si trovano abbondanti, come la forza dell'acqua di una cascata. Posso dedicarmi ad una cosa per volta con il tempo che voglio, se voglio mangiare mangio, se mi va di camminare cammino e quando ho sonno dormo.
Non c'è a necessità di parlare, di sviscerare argomenti, le parole sono un inutile zavorra, suoni che confondono la purezza della mente e che mettono a dura prova lo spirito. Alla mia introversione basta questa silenziosa solitudine.
Bel post,Silvia. Pensa che avevo scritto qualcosa sui "luoghi" tempo fa ma l'ho lasciato a metà.Debbo trovare questo foglio sparso.. Ciao e buona domenica!
RispondiEliminaCiao Ubaldo, dai finisci di scrivere e poi mandami il ink che voglio leggere dei tuoi luoghi
Elimina