Non avete mai notato la somiglianza che vi è tra romanzo
poliziesco e il mistero della vita? Questa idea ci invita
ad una interessante digressione.
Una storia poliziesca ha inizio nella calma relativa. Vi
sono caratteri diversi che si muovono nell'ombra del protagonista,
con ruoli più o meno importanti. Vi sono personaggi
buoni e cattivi; vi sono caratteri amabili e altri meno.
Il dramma ha inizio.
Qualcuno riceve una lettera anonima. Una donna è assalita
in una strada solitaria. Si odono rumori strani nella
mansarda. Si nota un'ombra in giardino. Si sente un grido
lancinante. Nell'ombra si nasconde il criminale furbo e
scaltro. Il suo scopo è distruggere. Agisce con coraggio e
temerarietà. Per un istante l'eroe è confuso ma non scoraggiato.
Stanco di questa situazione, decide di passare all'azione
e dirige tutta la sua energia contro il criminale
che si nasconde. Gli indizi sono labili, ma egli insiste.
Scopre delle tracce, cerca nuove strade da' percorrere.
Gli indizi si fanno chiari. Si scopre una camera segreta.
Finalmente l'eroe vince'. Il criminale è smacherato. Il romanzoha una lieta fine. [Immagine mentale 11]
Nella vita l'eroe è il vero Io. Il falso Io è il criminale distruttore.
Nel romanzo l'eroe vince sempre. Nella vita il vero Io può sempre vincere se persevera. Un uomo desideroso
di chiarire i misteri interiori deve indagare sugli indizi in suo
possesso. All'inizio di un romanzo non vi chiedete quale sarà
lo svolgimento. Allo stesso modo, nella vita, non avete
bisogno di chiedervi se esiste una soluzione felice ai vostri
problemi. Voi la troverete e vi lancerete eroicamente sulle sue
tracce.
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