La Mummia delle San Pedro Mountains è ancora oggi un vero e proprio mistero archeologico e antropologico. Fino al suo ritrovamento era solo una leggenda dei nativi americani ed invece...
Risale ai primi anni dello scorso secolo una sorprendente scoperta fatta da due avventurosi cercatori d'oro, Cecil Mayne e Frank Carr, sulle montagne di San Pedro, presso Carbon County. Essi infatti, dopo aver fatto saltare con la dinamite una parete spessa di roccia, si trovarono di fronte un varco che dava in un piccolo antro scavato nella montagna, e qui i due cercatori trovarono i resti mummificati del più piccolo essere umano mai scoperto, le cui origini erano un autentico mistero.
I nativi americani nelle loro leggende hanno tramandato storie in cui si parla di “uomini piccoli”, o “spiriti piccoli”, detti anche Nimeriga. Da questi racconti, si evince che questi piccoli esseri erano in possesso di poteri magici o di guarigione. Ma vi sono anche altre storie in cui invece si dice che costoro fossero una progenie feroce che attaccava i nativi americani con frecce avvelenate. E' certo, come potete immaginare, che la scoperta fece una grande eco e cui seguirono anche alcune polemiche. Vi furono alcuni scienziati, che misero in dubbio la veridicità della scoperta, etichettando la mummia come un falso, considerando che non sapevano come classificarla in base alle assodate teorie dell'evoluzione umana.
La mummia fu soprannominata “Pedro”. Dato che Pedro aveva un'altezza di 36 cm, era palese che non fosse un ritrovamento ordinario, e i cercatori d'oro che l'avevano trovata la misero a disposizione degli scienziati. Pedro era in posizione seduta, a gambe incrociate, su una piccola sporgenza all’interno di quella che sembrava una cavità artificiale. Occhi sporgenti e cranio appiattito, Pedro era in uno stato di conservazione estremamente buono, tanto che si vedevano le unghie.
Sulla testa di Pedro c'era una sostanza gelatinosa, cosa che fece capire come Pedro fosse stato conservato utilizzando liquidi appositamente realizzati. Il naso risultava schiacciato, la serie di denti era completa e la sua pelle marrone e rugosa gli conferiva l’aspetto di un anziano. Pedro fu sottoposto ai raggi X e altre tecniche di scansione interna. Alcuni antropologi ipotizzarono che Pedro potesse essere la mummia di un bambino affetto da anencefalia.
Ma anche questa teoria venne incrinata, poichè un altro gruppo di scienziati, ritenne che quelli di Pedro fossero i resti di un uomo adulto, di età compresa tra i 16 e i 65 anni. L’esame ai raggi X, infatti, rivelò la presenza di denti aguzzi e di cibo nello stomaco che sembrava essere carne cruda. Dalla scansione inoltre, si capì che Pedro aveva subito una morte violenta, mostrando ossa rotte e danni al cranio. Ma, cosa ancora più strana, però, intorno agli anni ’50, Pedro è scomparso dalla circolazione e non si sa dove sia. Pare che i resti furono messi in mostra nel 1940 durante una fiera e che furono poi acquistati da un uomo di nome Ivan Goodman. Alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1950, il reperto passò nelle mani di un uomo di nome Leonard Waller (talvolta riportato come Walder). Da allora, non se ne è saputo più niente.
Perciò il mistero sembra destinato a rimanere irrisolto. Tutto quello che sembra assodato fino alla scomparsa di Pedro è che gli scienziati sembravano concordare sul fatto che Pedro fosse la mummia di un umano adulto di sesso maschile. E' certo che al giorno d'oggi e con le tecniche odierne sarebbe possibile rispondere a molte domande ancora senza risposta: la sua provenienza, se fosse affetto da una malattia, la natura della sostanza gelatinosa trovata sul capo, e come era stato possibile sigillare i suoi resti all’interno di uno spesso strato di roccia. Purtroppo se Pedro non sarà ritrovato tali domande no navranno risposta alcuna, e Pedro rimarrà un mistero.
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