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sabato 20 febbraio 2016

Prunella Vulgaris: usi e proprietà

Durante la dinastia Han al fine di alleviare i disturbi epatici veniva usata la Prunella vulgaris o anche Brunella vulgaris,  grazie alla attività dell'acido rosmarinico, che compone il 25% della pianta. Quindi la Prunella vulgaris può essere impiegata in caso sulla riduzione del rilascio dei radicali liberi a livello della biomembrana della cellula epatica, preservandone cosi l'integrità strutturale e funzionale.

Fra i costituenti principali troviamo infatti: acido rosmarinico, acido oleanolico, acido betulinico, acido ursolico, triterpenoidi, flavonoidi, tannini, e polisaccaridi solforati. Questo insieme di sostanze ne fa una pianta molto utile in caso moltissimi disturbi infatti fra le principali proprietà si annoverano quella:  antibatterica, antispasmodica, antipiretica, ipotensiva, antisettica, astringente, febbrifuga, vermifuga, diuretica, stomachica, antiossidante, antinfiammatoria, cicatrizzante, effetto antivirale effetto immunomodulante. In fitoterpaia la Prunella è conosciuta  per una sua specifica azione astringente cutanea che in passato ne ha determinato l'impiego per favorire la cicatrizzazione di ferite e ulcere cutanee; oggi è utilizzata soprattutto per detergere piccoli tagli ed escoriazioni in caso di mancanza temporanea di adatti disinfettanti, rallentando lo sviluppo di piccole emorragie.


Una specifica attività della Prunella consiste nel favorire la regressione delle infiammazioni e delle piccole ulcerazioni delle mucose buccali legate a disordini alimentari. Infatti l'infuso di questa pianta è utile per lenire lievi irritazioni genitali e tale attività antinfiammatoria di inibizione locale della sintesi di prostaglandine da ricondursi sempre alla presenza all'acido rosmarinico.

La Prunella si impiega per uso esterno per favorire la cicatrizzazione di piccole lesioni, piaghe, scottature, per ridurre arrossamenti locali a livello delle mucose della bocca, della cute e delle parti intime e per la prevenzione e il trattamento dell'herpes simplex. Ad uso uso interno, specie in America dalla tradizione Indiana e in Asia, come infuso febbrifugo, antidiarroico, antinfiammatorio, rinforzante del sistema immunitario. Se le infiorescenze sono un tradizionale rimedio antipiretico in Cina, le foglie sono commestibili e vengono consumate crude in insalata oppure cotte nelle zuppe di verdure.

Recenti studi evidenziano inoltre la presenza tra i polisaccaridi di una particolare frazione capace di competere con il recettore cellulare delle particelle virali, determinando cosi una specifica attività dell'estratto contro l'infezione da herpes simplex di tipo 1 e 2. Ultime pubblicazioni riferiscono oltretutto un'attività immunomodulante della Prunella con stimolazione della proliferazione linfocitaria (linfociti B e T) e regolazione della risposta immunitaria da parte dei monociti-macrofagi.

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