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mercoledì 5 agosto 2015

Salix vitellino o Willow, il fiore di Bach per chi è vittima di se stesso

Il Salix Vitelllino o Willow è il salice giallo e il suo nome deriva dal fatto che d’inverno i suoi rami si colorano di un giallo-oro acceso. Cresce lungo i corsi d'acqua e nei luoghi umidi. L’albero possiede sia fiori gialli che sono maschi che fiori verdi che sono femmina, i quali si confondono tra i rami.

 Bach lo dava : “… a coloro che hanno sofferto a causa delle avversità o della sfortuna e trovano difficile accettarlo, senza lamentarsene e senza provare risentimento, poiché giudicano la vita in base al successo. Sentono di non aver meritato una prova così grande, lo trovano ingiusto e ne sono amareggiati. Spesso accade loro di provare un interesse minore verso quelle cose della vita che prima facevano loro piacere…”.

La parola chiave che definisce questi caratteri  è vittima di se stessi, cioè coloro che affermano di avere tutto il mondo contro di sé. Questo tipo di carattere si autocommisera, c’è  una sensazione di amarezza di fondo, è convinto di dover soffrire ingiustamente, a causa del destino, delle condizioni sfavorevoli e degli altri, sono personalità sempre malintenzionate, sia sul lavoro che nella vita privata. Queste tipologie continuano a  ripetersi “che nessuno lo capisce…” , ma in realtà ha preso poco in mano il “timone” della propria esistenza, non comprende proprio. Il rimedio dà positività ed una grande capacità di comprendere e perdonare il mondo attorno a sé e i torti provocati da questo, quindi si ritrova il senso della vita ed il controllo armonico della propria vita.

 In conclusione, il fiore autoresponsabilizza la persona, insegnando che la vita è un processo evolutivo e che ogni esperienza ha un senso e un contenuto.
• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Cosa ho fatto per meritarmi questo? Personalità triste, pessimista e debole, senso di amarezza e risentimento con qualcuno o qualcosa.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Comprensione, l’equilibrio ed il perdono.

Adatto a coloro che giudicano la vita in base al successo, per coloro che si scoraggiano di fronte ad alcuni episodi “spiacevoli” e non ritengono di avere meritato una prova così grande, lo trovano semplicemente ingiusto e ne sono amareggiati. Il rimedio è indicato per coloro che soffrono di dipendenza affettiva che porta all’invidia nei riguardi dei ricchi per esempio, disturbi dell’umore con tendenza a depressione e tristezza, che hanno conseguenze come la perdita di capelli, psoriasi, rughe in giovane età, disturbi dell’appetito, nevralgie e mal di testa cronici.

 Si somministra ai bambini scontrosi, con il muso ed il broncio oppure alla nuora che prova rancore per la suocera. E' un rimedio prezioso per coloro che sono rancorosi, che si sentono sfortunati nella vita, vittime di un destino crudele e che non ammettono i propri errori e vivono di pregiudizi pensando a come sarebbe andata a finire.

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