Il carbone vegetale è uno dei più attivi disintossicanti naturali conosciuti, in particolare quello originato dalla combustione dei gusci delle noci di cocco. E' utile a curare diversi problemi di salute, fra cui, i più noti, disturbi digestivi e intestinali.Vediamo dunque nel dettaglio le sue proprietà.
Effetto depurativo: purifica l'organismo.
Effetto disintossicante: in caso di sovradosaggio da farmaci, intossicazione lieve da metalli pesanti, avvelenamento.
Disturbi intestinali: primo fra tutti regolarizza il transito, calma la diarrea, la gastroenterite e la costipazione causata dalla fermentazione intestinale.
Disturbi digestivi: bruciori di stomaco, reflusso gastrico, aerofagia, flatulenze, gonfiori, eruttazioni, colon irritabile, crampi conseguenti a un consumo eccessivo di lipidi e zuccheri.
Altri importanti: abbassa il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Elimina il problema dell'alito cattivo (alitosi). Riequilibra l'insufficienza renale.
Gli usi del carbone vegetale sono molto antichi: ne abbiamo testimonianza grazie a Ippocrate e Plinio (400 anni prima di Cristo). Ma sembra che già intorno al 1550 a.C. gli egizi lo utilizzassero per purificare l’acqua. Più recentemente è stato utilizzato per purificare e decolorare alcuni prodotti, come lo zucchero bianco. Oggi il carbone vegetale o carbone attivo è uno dei prodotti naturali più impiegati come rimedio per le intossicazioni e gli avvelenamenti (assunzione di droga, sovradosaggio da farmaci, avvelenamenti alimentari o ingestione di prodotti domestici). Si rivela inoltre utile in nefrologia, gastroenterologia, pediatria, cardiologia ed è tra i farmaci comunemente usati dai veterinari.
Per ottenere il carbone vegetale è necessaria la carbonizzazione del legno di frassino o di pioppo (Populus nigra, Populus pyramidalis) oppure dei gusci delle noci di cocco, che avviene a temperature elevate (600-900°C) e in totale assenza di aria. In seguito avviene una fase di attivazione in cui si riscalda di nuovo il carbone alle stesse temperature ma con l’aggiunta di aria, vapore acqueo e gas ossidanti: è grazie a questo procedimento che si conferisce al prodotto la sua caratteristica porosità, che gli permette di assorbire una quantità di gas pari a cento volte il suo volume.
Ma quali sono le sostanze che contiene e i suoi principi attivi? Si tratta semplicemente di Carbone allo stato puro. Ed ora vediamo come usarlo in maniera efficace ai nostri scopi.
Dosaggio: per il mantenimento si raccomanda un grammo al giorno, anche se si possono assumere fino a 100 grammi senza alcun rischio per la salute. In caso di gravi problemi di salute, come il colesterolo alto o l’insufficienza renale, è possibile che il medico prescriva una dose da 20 g. L'assunzione può avvenire in forma di capsule, compresse o granuli è più semplice rispetto alla polvere, ed è data ai pazienti con problemi circolatori e debolezza (4 o 5 diluizioni centesimali o CH) o secondo la prescrizione dell’omeopata.
Per la gastroenterite: 4-8 capsule al giorno fino alla completa scomparsa dei disturbi intestinali. Per i bambini con più di 6 anni: 1 capsula due volte al giorno. Accompagnare sempre l’assunzione del carbone vegetale con un bicchiere grande d’acqua.
Vediamo anche quali precauzioni prevede l'uso del carbone. Dato che il suo potere assorbente è molto elevato, il carbone vegetale può ridurre l’efficacia dei farmaci, compresi i tranquillanti, la pillola anticoncezionale e gli antibiotici, se essi sono assorbiti nello stesso momento. Perciò è preferibile assumere dei farmaci in altri momenti della giornata o due ore prima o dopo l’assunzione del carbone vegetale. Attenzione però assumere troppo carbone attivo può inoltre causare costipazione.
E' sconsigliato passumere il carbone vegetale in caso di gravidanza e allattamento, vietato ai neonati e ai bambini di età inferiore ai 6 anni.Tra gli effetti collaterali il carbone vegetale rende le feci di colore nero. Il carbone vegetale in capsule si può assumere in combinazione con piante o oli essenziali, come l’anice, l’aneto, il cardamomo e il finocchio. Se si vuole aumentarne l'efficacia, in caso di problemi digestivi, è possibile associare il carbone vegetale al timo o all’angelica, nonché il lievito Saccharomyces boulardii, mentre per i problemi intestinali è possibile associarlo all’argilla verde.
La ricerca scientifica ha dimostrato proprietà davvero straordinarie del carbone vegatale, infatti nel 1813 una dimostrazione presso l'Académie française de médecine, diretta da Pierre-Fleurus Touéry, ha dimostrato che una dose letale di stricnina può essere neutralizzata se rivestita da carbone vegetale. Inoltre grazie ad uno studio recente è stato evidenziato che il carbone vegetale è in grado di assorbire alcuni virus, come il vaiolo bovino, il rotavirus e la febbre aftosa.
Effetto depurativo: purifica l'organismo.
Effetto disintossicante: in caso di sovradosaggio da farmaci, intossicazione lieve da metalli pesanti, avvelenamento.
Disturbi intestinali: primo fra tutti regolarizza il transito, calma la diarrea, la gastroenterite e la costipazione causata dalla fermentazione intestinale.
Disturbi digestivi: bruciori di stomaco, reflusso gastrico, aerofagia, flatulenze, gonfiori, eruttazioni, colon irritabile, crampi conseguenti a un consumo eccessivo di lipidi e zuccheri.
Altri importanti: abbassa il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Elimina il problema dell'alito cattivo (alitosi). Riequilibra l'insufficienza renale.
Gli usi del carbone vegetale sono molto antichi: ne abbiamo testimonianza grazie a Ippocrate e Plinio (400 anni prima di Cristo). Ma sembra che già intorno al 1550 a.C. gli egizi lo utilizzassero per purificare l’acqua. Più recentemente è stato utilizzato per purificare e decolorare alcuni prodotti, come lo zucchero bianco. Oggi il carbone vegetale o carbone attivo è uno dei prodotti naturali più impiegati come rimedio per le intossicazioni e gli avvelenamenti (assunzione di droga, sovradosaggio da farmaci, avvelenamenti alimentari o ingestione di prodotti domestici). Si rivela inoltre utile in nefrologia, gastroenterologia, pediatria, cardiologia ed è tra i farmaci comunemente usati dai veterinari.
Per ottenere il carbone vegetale è necessaria la carbonizzazione del legno di frassino o di pioppo (Populus nigra, Populus pyramidalis) oppure dei gusci delle noci di cocco, che avviene a temperature elevate (600-900°C) e in totale assenza di aria. In seguito avviene una fase di attivazione in cui si riscalda di nuovo il carbone alle stesse temperature ma con l’aggiunta di aria, vapore acqueo e gas ossidanti: è grazie a questo procedimento che si conferisce al prodotto la sua caratteristica porosità, che gli permette di assorbire una quantità di gas pari a cento volte il suo volume.
Ma quali sono le sostanze che contiene e i suoi principi attivi? Si tratta semplicemente di Carbone allo stato puro. Ed ora vediamo come usarlo in maniera efficace ai nostri scopi.
Dosaggio: per il mantenimento si raccomanda un grammo al giorno, anche se si possono assumere fino a 100 grammi senza alcun rischio per la salute. In caso di gravi problemi di salute, come il colesterolo alto o l’insufficienza renale, è possibile che il medico prescriva una dose da 20 g. L'assunzione può avvenire in forma di capsule, compresse o granuli è più semplice rispetto alla polvere, ed è data ai pazienti con problemi circolatori e debolezza (4 o 5 diluizioni centesimali o CH) o secondo la prescrizione dell’omeopata.
Per la gastroenterite: 4-8 capsule al giorno fino alla completa scomparsa dei disturbi intestinali. Per i bambini con più di 6 anni: 1 capsula due volte al giorno. Accompagnare sempre l’assunzione del carbone vegetale con un bicchiere grande d’acqua.
Vediamo anche quali precauzioni prevede l'uso del carbone. Dato che il suo potere assorbente è molto elevato, il carbone vegetale può ridurre l’efficacia dei farmaci, compresi i tranquillanti, la pillola anticoncezionale e gli antibiotici, se essi sono assorbiti nello stesso momento. Perciò è preferibile assumere dei farmaci in altri momenti della giornata o due ore prima o dopo l’assunzione del carbone vegetale. Attenzione però assumere troppo carbone attivo può inoltre causare costipazione.
E' sconsigliato passumere il carbone vegetale in caso di gravidanza e allattamento, vietato ai neonati e ai bambini di età inferiore ai 6 anni.Tra gli effetti collaterali il carbone vegetale rende le feci di colore nero. Il carbone vegetale in capsule si può assumere in combinazione con piante o oli essenziali, come l’anice, l’aneto, il cardamomo e il finocchio. Se si vuole aumentarne l'efficacia, in caso di problemi digestivi, è possibile associare il carbone vegetale al timo o all’angelica, nonché il lievito Saccharomyces boulardii, mentre per i problemi intestinali è possibile associarlo all’argilla verde.
La ricerca scientifica ha dimostrato proprietà davvero straordinarie del carbone vegatale, infatti nel 1813 una dimostrazione presso l'Académie française de médecine, diretta da Pierre-Fleurus Touéry, ha dimostrato che una dose letale di stricnina può essere neutralizzata se rivestita da carbone vegetale. Inoltre grazie ad uno studio recente è stato evidenziato che il carbone vegetale è in grado di assorbire alcuni virus, come il vaiolo bovino, il rotavirus e la febbre aftosa.