La Grotta di Anubi si trova in Oklahoma, nei pressi di Tulsa, ed è costituita da cinque grotte. E' il contenuto di queste grotte che ha fatto rimanere di stucco i ricercatori. Al loro interno, infatti, si trovano delle insolite sculture che raffigurano il dio egizio Anubi, nel suo tipico aspetto di sciacallo e un’enigmatica scultura di un grande toro.
Ad infittire la trama di questo mistero, si è aggiunta un'ulteriore scoperta, pochè nel 2010 è stata trovata, a poca distanza dalla grotta, una roccia arenaria lungo il fiume Arkansas, che raffigura una grande scultura di un toro, sullo stile delle immagini geroglifiche del bue Api, considerato divino dagli antichi egizi, molto simile a quello raffigurato nella Grotta di Anubi.
Come è possibile dunque che in Nord America in epoca precolombiana, si trovino icone dell’antica cultura egizia? In verità, l’iconografia presentata all’interno della grotta è ben più complessa, poichè all’interno di essa sono stati trovati esempi di ‘Ogham‘, un’antica lingua celtica usata in Irlanda e Scozia intorno al 350 d.C.
La scoperta di questa grotta risale al 1968, quando un giornale locale dell’Oklahoma riportò la notizia di una misteriosa grotta ricoperta di figure e segni. Dieci anni dopo, un gruppo di ricerca, si recò in loco, trovando quelle che si rivelarono essere cinque grotte. La prima grotta aveva tre pareti completamente ricoperte di scritte e petroglifi. La figura più rilevante era l’immagine canina con le orecchie a punta, con una corona sul capo e con una specie di frusta sulla schiena, molto simile al flagello regale dell’antico Egitto. Inoltre, fu rilevata la presenza di scritte in caratteri Ogham e scritte in numidico.
Il gruppo di studiosi identificò la figura dello sciacallo con il flagello sulla schiena con Anubi, termine greco che indica il dio egizio Anpu. Anubi era ritenuto abitatore del mondo sotterraneo, e quindi dio dei morti ai quali assicurava vitto e buona sepoltura. Nella grotta dell’Oklahoma la raffigurazione di Anubi è molto simile ad un’immagine dipinta su un papiro del Nuovo Regno, databile al periodo 1580-1090 a.C., ed oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. Phil Leonard, esperto della Grotta di Anubi, in un’intervista rilasciata ad History Channel ha spiegato che le incisioni trovate nella grotta potrebbero essere state eseguite da antichi adoratori di Mitra e che la grotta sia stata progettata come un indicatore per gli equinozi.
In effetti queste particolari grotte rappresentano le testimonianze meglio conservate dell’antico culto di Mitra, che ha attraversato tempo e distanze, dall’Impero Persiano fino a quello Romano. Il dio Sole Mitra era venerato in India prima del 2000 a.C. Mitra sarebbe la potenza celeste capace di causare il fenomeno. In ogni tempio romano dedicato a Mitra il posto d’onore era dedicato alla rappresentazione di Mitra nell’atto di sgozzare un toro sacro. Mitra è rappresentato come un giovane energico, indossante un cappello frigio, una corta tunica che s’allarga sull’orlo, brache e mantello che gli sventola alle spalle. Certamente rimangono molte domande senza risposta.
Ammesso che i popoli celtici si siano spinti fino in Nord America, perchè costoro hanno ritenuto necessario raffigurare il dio Anubi assieme al dio Mitra? Sembra la raffigurazione di una sorta di passaggio di consegne tra divinità. Inoltre, come esattamente l’antico popolo celtico ha raggiunto l’Oklahoma? Certamente, questa scoperta rafforza l’idea che i vichinghi, abili navigatori, abbiano raggiunto l’America del Nord secoli prima di Colombo.
La scoperta di questa grotta risale al 1968, quando un giornale locale dell’Oklahoma riportò la notizia di una misteriosa grotta ricoperta di figure e segni. Dieci anni dopo, un gruppo di ricerca, si recò in loco, trovando quelle che si rivelarono essere cinque grotte. La prima grotta aveva tre pareti completamente ricoperte di scritte e petroglifi. La figura più rilevante era l’immagine canina con le orecchie a punta, con una corona sul capo e con una specie di frusta sulla schiena, molto simile al flagello regale dell’antico Egitto. Inoltre, fu rilevata la presenza di scritte in caratteri Ogham e scritte in numidico.
Il gruppo di studiosi identificò la figura dello sciacallo con il flagello sulla schiena con Anubi, termine greco che indica il dio egizio Anpu. Anubi era ritenuto abitatore del mondo sotterraneo, e quindi dio dei morti ai quali assicurava vitto e buona sepoltura. Nella grotta dell’Oklahoma la raffigurazione di Anubi è molto simile ad un’immagine dipinta su un papiro del Nuovo Regno, databile al periodo 1580-1090 a.C., ed oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. Phil Leonard, esperto della Grotta di Anubi, in un’intervista rilasciata ad History Channel ha spiegato che le incisioni trovate nella grotta potrebbero essere state eseguite da antichi adoratori di Mitra e che la grotta sia stata progettata come un indicatore per gli equinozi.
In effetti queste particolari grotte rappresentano le testimonianze meglio conservate dell’antico culto di Mitra, che ha attraversato tempo e distanze, dall’Impero Persiano fino a quello Romano. Il dio Sole Mitra era venerato in India prima del 2000 a.C. Mitra sarebbe la potenza celeste capace di causare il fenomeno. In ogni tempio romano dedicato a Mitra il posto d’onore era dedicato alla rappresentazione di Mitra nell’atto di sgozzare un toro sacro. Mitra è rappresentato come un giovane energico, indossante un cappello frigio, una corta tunica che s’allarga sull’orlo, brache e mantello che gli sventola alle spalle. Certamente rimangono molte domande senza risposta.
Ammesso che i popoli celtici si siano spinti fino in Nord America, perchè costoro hanno ritenuto necessario raffigurare il dio Anubi assieme al dio Mitra? Sembra la raffigurazione di una sorta di passaggio di consegne tra divinità. Inoltre, come esattamente l’antico popolo celtico ha raggiunto l’Oklahoma? Certamente, questa scoperta rafforza l’idea che i vichinghi, abili navigatori, abbiano raggiunto l’America del Nord secoli prima di Colombo.