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martedì 8 marzo 2016

Frazio, freghe, fregna, frescume

FRAZIO: il Fanfani lo registra come termine pistoiese: è propriamente l'odore acuto e sgradevole della cane o del pesce che cominciano ad andare a male; ma è usato anche per qualsiasi cattivo odore

FREGHE: massaggi, frizioni. "Non gli fanno nemmeno le freghe" si dice di un'azione priva di efficacia; cioè non gli fa neppure vento. Le FREGHE, nel pisano, sono anche i segni lasciati dallefrustate sulle gambe; siignificato, speriamo, in disuso

FREGNA: contrariamente al significato osceno che ha in dialetto romanesco, in Toscana vuol dire cosa di poco conto, inezia, sciocchezza (a meno che il vernacolo, anche qui, non si serva della solita ironia per definire superflua una cosa indispensabile)

FRESCUME: in Versilia è quel cattivo odore che le uova e il pesce laasciano sui piatti

lunedì 11 gennaio 2016

Frescume, fritta è buona anche una ciabatta, frusone, fuffigno, fufi, fumino

FRESCUME: in versilia è quel cattivo odore che le uova e il pesce lasciano sui piatti

FRITTA E' BUONA ANCHE UNA CIABATTA: forse il più popolare e sperticato elogio del fritto considerato sempre un piatto da signori non tanto per una sua particolare nobiltà quanto per il costo dell'olio


FRUSONE: in vernacolo fiorentino è il giovanotto che la corte alle ragazze. "L'ha un monte difrusoni". In lungua è un uccellino dal piumagio graziosamente variegto: l'accostamento poteva andar bene quando i damerini erano tutti azzimati; oggi un po' meno

FUFFIGNO: sottterfugio, specialmente in Lucchesia

FUFI: rabbia, bile. A Pisa "Avè e fufi" vuol dire essere imbelvito

FUMINO: persona permalosa o che si arrabia con facilità e per  poco

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