Molto probabilmente la noce di cola, conosciuta anche come cola, vi porterà alla mente l'arcinota e più famosa al mondo, bibita gassata, la più bevuta e la più comprata e di cui non voglio citare il nome per non fare ulteriore pubblicità, anche perchè in questa sede si parla appunto della noce di cola, nota come potente stimolante, usata per combattere stanchezza fisica e mentale, e proprio perchè potente, va usata con cautela. Andiamo subito a vedere quali sono le sue proprietà.
Uso interno: come stimolante perchè la caffeina, che è il componente principale della cola, aumenta il livello di attenzione e consente di contrastare la sonnolenza, stimolando il sistema nervoso centrale. La noce di cola può anche agire a livello cognitivo migliorando le prestazioni, che si tratti dell'attenzione, della memorizzazione o dell'apprendimento. Come astringente: può attenuare i mal di testa causati da cattiva circolazione del sangue. E' anche cardiotonica, coadiuvante nello sforzo muscolare intenso, aumentando la pressione arteriosa. Inoltre favorisce una migliore eliminazione dell'acqua e dei nutrienti non essenziali, facilitando quindi la perdita di peso.
Secoli orsono per combattere la stanchezza, se ne masticavano i semi, infatti gli alberi di cola venivano piantati in prossimità dei villaggi. Nel Medioevo, i carovanieri che attraversavano il Sahara conoscevano le proprietà della noce di cola, tanto la scambiarla in cambio di polvere d'oro. La diffusione in occidente è avvenuta grazie alla bibita di cui sopra, di cui la noce e la foglia di cola costituivano gli ingredienti principali. Oggi, la noce di cola rientra nella composizione di diversi farmaci: di questi, alcuni sono impiegati per combattere l'asma o le malattie polmonari croniche.
La noce di cola è il seme della cola, una pianta che può raggiungere i 20 metri di altezza, originaria dell'Africa occidentale. I semi di questo albero, dalle foglie di color verde scuro e dai fiori bianchi tendenti al giallo, vengono raccolti una volta raggiunta la maturazione e poi essiccati al sole. Ogni baccello di cola è composto da quattro o cinque semi.In fitoterapia della cola si utilizza il seme, privato dell'involucro esterno. Essiccato al sole, il seme viene successivamente ridotto in polvere.Oltre alla caffeina, contiene, colatina, tannini, flobafeni, teobromina.
Dosaggio
- In infusione, è possibile aggiungere in una tazza di acqua bollente 1 o 2 g di polvere di noce di cola per una decina di minuti. La posologia abituale è di 3 tazze al giorno.
- Si può aggiungere 1 cucchiaino da caffè di polvere di noce di cola alla propria bevanda preferita. La posologia giornaliera massima per la polvere è di 1 o 2 g. È anche possibile consumare la noce di cola sotto forma di estratto liquido, in quantità da 0,6 a 1,2 ml, da assumere da una a tre volte al giorno.
- Per la tintura madre di cola, la posologia è da 1 a 4 ml al giorno.
- È possibile produrre del vino tonificante lasciando macerare per una decina di giorni 50 g di noce di cola in 1 litro di vino. Si raccomanda sempre la moderazione
ATTENZIONE: La noce di cola può essere interessante per gli sportivi e per le persone che cercano di perdere peso. Ma se assunta in dosi elevate, la caffeina può causare lesioni muscolari irreversibili attraverso una rottura delle cellule del muscolo scheletrico (rabdomiolisi). La masticazione della noce di cola è peraltro fortemente sconsigliata, perché può causare tumori alla bocca.
Controindicazioni: è controindicata nei soggetti affetti da ulcere gastriche, come quelle duodenali, da malattie cardiache, insonnia, disturbi di ansia o di ipertensione arteriosa. A scopo preventivo, non va assunta in gravidanza e durante l'allattamento, e non va somministrata ai bambini.
Effetti indesiderati: agitazione, nervosismo, insonnia, irritazione gastrica. A dosi elevate, questa sostanza può anche provocare mal di testa, aritmia, palpitazioni cardiache, nausea e vomito, nonché ipertensione arteriosa. Infine, l'assunzione di caffeina protratta nel tempo causa dipendenza.
Interazioni con piante medicinali o integratori alimentari: non va utilizzata in concomitanza con un altro stimolante, l'efedrina, che raddoppia pericolosamente gli effetti della caffeina. In caso di abuso, questa associazione può provocare svenimenti e persino arresto cardiaco.
Interazioni con i farmaci: dipende dal tipo di farmaco, per cui alcuni effetti verranno moltiplicati, ad esempio nel caso degli analgesici o, al contrario, ridotti, come nel caso di sedativi, calmanti e così via. Può aumentare gli effetti collaterali dei broncodilatatori e degli stimolanti del sistema nervoso centrale. Non va in alcun modo associata agli antiacidi, ai farmaci per la prevenzione dell'osteoporosi, agli anticoagulanti e agli antipiastrinici, poiché comportano un aumento del rischio di emorragia.
Uso interno: come stimolante perchè la caffeina, che è il componente principale della cola, aumenta il livello di attenzione e consente di contrastare la sonnolenza, stimolando il sistema nervoso centrale. La noce di cola può anche agire a livello cognitivo migliorando le prestazioni, che si tratti dell'attenzione, della memorizzazione o dell'apprendimento. Come astringente: può attenuare i mal di testa causati da cattiva circolazione del sangue. E' anche cardiotonica, coadiuvante nello sforzo muscolare intenso, aumentando la pressione arteriosa. Inoltre favorisce una migliore eliminazione dell'acqua e dei nutrienti non essenziali, facilitando quindi la perdita di peso.
Secoli orsono per combattere la stanchezza, se ne masticavano i semi, infatti gli alberi di cola venivano piantati in prossimità dei villaggi. Nel Medioevo, i carovanieri che attraversavano il Sahara conoscevano le proprietà della noce di cola, tanto la scambiarla in cambio di polvere d'oro. La diffusione in occidente è avvenuta grazie alla bibita di cui sopra, di cui la noce e la foglia di cola costituivano gli ingredienti principali. Oggi, la noce di cola rientra nella composizione di diversi farmaci: di questi, alcuni sono impiegati per combattere l'asma o le malattie polmonari croniche.
La noce di cola è il seme della cola, una pianta che può raggiungere i 20 metri di altezza, originaria dell'Africa occidentale. I semi di questo albero, dalle foglie di color verde scuro e dai fiori bianchi tendenti al giallo, vengono raccolti una volta raggiunta la maturazione e poi essiccati al sole. Ogni baccello di cola è composto da quattro o cinque semi.In fitoterapia della cola si utilizza il seme, privato dell'involucro esterno. Essiccato al sole, il seme viene successivamente ridotto in polvere.Oltre alla caffeina, contiene, colatina, tannini, flobafeni, teobromina.
Dosaggio
- In infusione, è possibile aggiungere in una tazza di acqua bollente 1 o 2 g di polvere di noce di cola per una decina di minuti. La posologia abituale è di 3 tazze al giorno.
- Si può aggiungere 1 cucchiaino da caffè di polvere di noce di cola alla propria bevanda preferita. La posologia giornaliera massima per la polvere è di 1 o 2 g. È anche possibile consumare la noce di cola sotto forma di estratto liquido, in quantità da 0,6 a 1,2 ml, da assumere da una a tre volte al giorno.
- Per la tintura madre di cola, la posologia è da 1 a 4 ml al giorno.
- È possibile produrre del vino tonificante lasciando macerare per una decina di giorni 50 g di noce di cola in 1 litro di vino. Si raccomanda sempre la moderazione
ATTENZIONE: La noce di cola può essere interessante per gli sportivi e per le persone che cercano di perdere peso. Ma se assunta in dosi elevate, la caffeina può causare lesioni muscolari irreversibili attraverso una rottura delle cellule del muscolo scheletrico (rabdomiolisi). La masticazione della noce di cola è peraltro fortemente sconsigliata, perché può causare tumori alla bocca.
Controindicazioni: è controindicata nei soggetti affetti da ulcere gastriche, come quelle duodenali, da malattie cardiache, insonnia, disturbi di ansia o di ipertensione arteriosa. A scopo preventivo, non va assunta in gravidanza e durante l'allattamento, e non va somministrata ai bambini.
Effetti indesiderati: agitazione, nervosismo, insonnia, irritazione gastrica. A dosi elevate, questa sostanza può anche provocare mal di testa, aritmia, palpitazioni cardiache, nausea e vomito, nonché ipertensione arteriosa. Infine, l'assunzione di caffeina protratta nel tempo causa dipendenza.
Interazioni con piante medicinali o integratori alimentari: non va utilizzata in concomitanza con un altro stimolante, l'efedrina, che raddoppia pericolosamente gli effetti della caffeina. In caso di abuso, questa associazione può provocare svenimenti e persino arresto cardiaco.
Interazioni con i farmaci: dipende dal tipo di farmaco, per cui alcuni effetti verranno moltiplicati, ad esempio nel caso degli analgesici o, al contrario, ridotti, come nel caso di sedativi, calmanti e così via. Può aumentare gli effetti collaterali dei broncodilatatori e degli stimolanti del sistema nervoso centrale. Non va in alcun modo associata agli antiacidi, ai farmaci per la prevenzione dell'osteoporosi, agli anticoagulanti e agli antipiastrinici, poiché comportano un aumento del rischio di emorragia.