La quercia è un albero cosmico, legato al culto della Grande Madre, cresce nei boschi e nei campi e come rimedio di Bach, la troviamo con il suo nome inglese: Oak (Quercus Robur).
Le foglie sono caduche e con difficoltà si staccano dal ramo e cadono giù, quindi restano secche attaccate all’albero.
La quercia è “la forza”, propria di quegli individui fedeli al senso del dovere e dell’obbligo, i quali vanno avanti a tutti i costi, affrontando il “vento in faccia”, gli ostacoli quotidiani e non rallentando mai sulle insidie.Si tratta di personalità nelle quali la tenacia e senso dell’impegno è preponderante. Se si trovano sotto stress confondono il dovere con il piacere, pur essendo spesso persone che hanno lavorato tanto sul loro “io” e fungono da punto cardine nelle loro famiglie o lavori, quindi estremizzano le loro forze e di conseguenza cadono giù.
Bach cos' li descrive “… Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una cosa dopo l'altra, anche se il loro caso può sembrare senza speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i loro doveri e con l'aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere la speranza o diminuire l'impegno… ”.
Grazie a questo rimedio si recupera il senso dei proprio limiti, la flessibilità sul lavoro, il ripristino delle forze in generale. Inoltre, Oak tira fuori quella consapevolezza delle proprie esigenze e bisogni, al fine di trovare degli spazi per il piacere, nonostante si riesca a mantenere gli appuntamenti e le scadenze prese.
• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Tenacia estrema, fatica instancabile tendente a un atteggiamento rigido (da non confondere con Rock Water e Vervain).
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Flessibilità, recupero delle energie, proporzione tra dovere e piacere.
E' indicato per coloro che vanno avanti nonostante le difficoltà, generando in loro uno stato di affaticamento cronico, come appunto la quercia che è forte ma non si spezza mai. Va bene anche per coloro che sono sempre impegnati a fare di più… , perdendo così la loro spontaneità nell’intenzione e nelle relazioni di scambio. La malattia è vista da questi caratteri come un fallimento e gli sforzi per la loro guarigione sono generalmente fatti superficialmente.
Spesso si è riscontrato in questi individui la manifestazione di patologie di tipo autoimmune con caratteristiche che portano alla cronicizzazione della malattia stessa, come crisi d’asma, nei casi in cui si è costretti ad abbandonare gli obblighi intrapresi, l’artrite reumatoide, la cervicale, l’otosclerosi e l’arteresclerosi. La quercia è preziosa per coloro che considerano la vita come una lotta dura ed anche per coloro che esagerano negli sforzi, per coloro che ricercano la semplicità.
Le foglie sono caduche e con difficoltà si staccano dal ramo e cadono giù, quindi restano secche attaccate all’albero.
La quercia è “la forza”, propria di quegli individui fedeli al senso del dovere e dell’obbligo, i quali vanno avanti a tutti i costi, affrontando il “vento in faccia”, gli ostacoli quotidiani e non rallentando mai sulle insidie.Si tratta di personalità nelle quali la tenacia e senso dell’impegno è preponderante. Se si trovano sotto stress confondono il dovere con il piacere, pur essendo spesso persone che hanno lavorato tanto sul loro “io” e fungono da punto cardine nelle loro famiglie o lavori, quindi estremizzano le loro forze e di conseguenza cadono giù.
Bach cos' li descrive “… Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una cosa dopo l'altra, anche se il loro caso può sembrare senza speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i loro doveri e con l'aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere la speranza o diminuire l'impegno… ”.
Grazie a questo rimedio si recupera il senso dei proprio limiti, la flessibilità sul lavoro, il ripristino delle forze in generale. Inoltre, Oak tira fuori quella consapevolezza delle proprie esigenze e bisogni, al fine di trovare degli spazi per il piacere, nonostante si riesca a mantenere gli appuntamenti e le scadenze prese.
• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Tenacia estrema, fatica instancabile tendente a un atteggiamento rigido (da non confondere con Rock Water e Vervain).
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Flessibilità, recupero delle energie, proporzione tra dovere e piacere.
E' indicato per coloro che vanno avanti nonostante le difficoltà, generando in loro uno stato di affaticamento cronico, come appunto la quercia che è forte ma non si spezza mai. Va bene anche per coloro che sono sempre impegnati a fare di più… , perdendo così la loro spontaneità nell’intenzione e nelle relazioni di scambio. La malattia è vista da questi caratteri come un fallimento e gli sforzi per la loro guarigione sono generalmente fatti superficialmente.
Spesso si è riscontrato in questi individui la manifestazione di patologie di tipo autoimmune con caratteristiche che portano alla cronicizzazione della malattia stessa, come crisi d’asma, nei casi in cui si è costretti ad abbandonare gli obblighi intrapresi, l’artrite reumatoide, la cervicale, l’otosclerosi e l’arteresclerosi. La quercia è preziosa per coloro che considerano la vita come una lotta dura ed anche per coloro che esagerano negli sforzi, per coloro che ricercano la semplicità.