L'intolleranza alle uova o ai singoli componenti di esse, cioè albume o tuorlo, solitamente si manifestano con eruzioni cutanee persistenti, disturbi digestivi e gastrointestinali, emicrania e sonnolenza. Ecco perchè è necessario fare attenzione ad eliminare dalla dieta non solo le uova intere ma tutti gli alimenti che le contengono: pasta, dolci, maionese, piatti precotti e/o impanati. Le uova cotte di solito creano meno problemi.
Per capire se si è intolleranti alle uova è quello di eliminarle per almeno 15 giorni. Passati questi giorni, si reintroducono nella dieta e, se i sintomi ricompaiono, l’intolleranza sarà confermata. A questo punto non bisogna scoraggiarsi perchè le uova possono essere sostituire con patate, banane e mais, e poi sfatiamo il mito che l’uovo è indispensabile per cucinare, infatti nelle ricette che lo prevedono, è possibile sostituirlo con la farina di mais (la maizena, usane 2 cucchiai per ogni uovo), il latte di soia (un terzo di bicchiere corrisponde a un uovo), la fecola di patate (2 cucchiai per uovo) o una banana frullata.
Durante il periodo in cui si eliminano le uova dalla dieta, è bene depurare l'organismo per aiutarlo a vincere l'intolleranza, in questo caso si può assumere l'olio di ribes nero, cobalto e manganese. Dal ribes nero si ha un aiuto al sistema immunitario per il contenuto di acidi grassi Omega 3 e gli Omega 6 che hanno valenza antinfiammatoria nelle forme cutanee e respiratorie. Si consigliano 1-2 perle 2 volte al dì, per 20 giorni e al minimo per 3 mesi.
Per riequilibrare il metabolismo ci vogliono invece cobalto e manganese da assumere nel numero di 4 fiale la settimana dei 2 oligoelementi (si trovano in commercio in un’unica confezione) per un mese: ripetere il ciclo 4 volte l’anno.
Per capire se si è intolleranti alle uova è quello di eliminarle per almeno 15 giorni. Passati questi giorni, si reintroducono nella dieta e, se i sintomi ricompaiono, l’intolleranza sarà confermata. A questo punto non bisogna scoraggiarsi perchè le uova possono essere sostituire con patate, banane e mais, e poi sfatiamo il mito che l’uovo è indispensabile per cucinare, infatti nelle ricette che lo prevedono, è possibile sostituirlo con la farina di mais (la maizena, usane 2 cucchiai per ogni uovo), il latte di soia (un terzo di bicchiere corrisponde a un uovo), la fecola di patate (2 cucchiai per uovo) o una banana frullata.
Durante il periodo in cui si eliminano le uova dalla dieta, è bene depurare l'organismo per aiutarlo a vincere l'intolleranza, in questo caso si può assumere l'olio di ribes nero, cobalto e manganese. Dal ribes nero si ha un aiuto al sistema immunitario per il contenuto di acidi grassi Omega 3 e gli Omega 6 che hanno valenza antinfiammatoria nelle forme cutanee e respiratorie. Si consigliano 1-2 perle 2 volte al dì, per 20 giorni e al minimo per 3 mesi.
Per riequilibrare il metabolismo ci vogliono invece cobalto e manganese da assumere nel numero di 4 fiale la settimana dei 2 oligoelementi (si trovano in commercio in un’unica confezione) per un mese: ripetere il ciclo 4 volte l’anno.