I fagioli sono stati ritenuti per molto tempo un alimento essenzialmente adatto alla plebe e ai lavoratori, poco conveniente dunque per tavole e palati raffinati. Non a caso i fagioli erano conosciuti come «la carne dei poveri», cioè il cibo proteico per coloro che non potevano (o non dovevano) consumare alimenti pregiati di derivazione animale, riservati alla nobiltà.
Oggi, numerose ricerche hanno confermato che una rnodesta quantità di fagioli, consumata con regolarità, può contribuire a prevenire e a curare parecchie patologie degenerative come il diabete, l'aumento del colesterolo nel sangue, l'ipertensione arteriosa, diversi tipi di cancro e altro ancora. I fagioli sono un ingrediente fondamentale di tutte le cucine tradizionali e spesso accompagnano, completandolo sul piano proteico, il piatto di base costituito dai cereali.
I diversi piatti tradizionali (pasta e fagioli, riso e fagioli, polenta e fagioli, ecc.) sono l'ottimo risultato che caratterizzano la gastronomia italiana e, con lievi variazioni, anche le abitudini alimentari della maggior parte della popolazione mondiale. La combinazione delle proteine dei legumi con quelle dei cereali, tipica di queste ricette, innalza la qualità nutrizionale di questi alimenti a livelli molto elevati.
I fagioli sono molto ricchi di proteine (allo stato secco ne contengono circa il 23 per cento), ma contengono anche importanti minerali e vitamine. Le fibre, la cui carenza nell'alimentazione odierna è all'origine di parecchie patologie (stitichezza, diverticoli intestinali, emorroidi, varici, diabete, malattie cardiovascolari ...), sono presenti nei fagioli in elevata quantità (circa 18 per cento). Per migliorarne la digeribilità è opportuno osservare i seguenti accorgimenti.
Mettete in ammollo i fagioli per almeno 12 ore e cuoceteli (senza sale e in acqua rinnovata) per almeno due ore (oppure per 50-60 minuti in pentola a pressione). Non consumateli come contorno di altri alimenti proteici come carne, formaggi o uova, ma in alternativa a questi con l'opportuno accompagnamento di verdure crude.
Oggi, numerose ricerche hanno confermato che una rnodesta quantità di fagioli, consumata con regolarità, può contribuire a prevenire e a curare parecchie patologie degenerative come il diabete, l'aumento del colesterolo nel sangue, l'ipertensione arteriosa, diversi tipi di cancro e altro ancora. I fagioli sono un ingrediente fondamentale di tutte le cucine tradizionali e spesso accompagnano, completandolo sul piano proteico, il piatto di base costituito dai cereali.
I diversi piatti tradizionali (pasta e fagioli, riso e fagioli, polenta e fagioli, ecc.) sono l'ottimo risultato che caratterizzano la gastronomia italiana e, con lievi variazioni, anche le abitudini alimentari della maggior parte della popolazione mondiale. La combinazione delle proteine dei legumi con quelle dei cereali, tipica di queste ricette, innalza la qualità nutrizionale di questi alimenti a livelli molto elevati.
I fagioli sono molto ricchi di proteine (allo stato secco ne contengono circa il 23 per cento), ma contengono anche importanti minerali e vitamine. Le fibre, la cui carenza nell'alimentazione odierna è all'origine di parecchie patologie (stitichezza, diverticoli intestinali, emorroidi, varici, diabete, malattie cardiovascolari ...), sono presenti nei fagioli in elevata quantità (circa 18 per cento). Per migliorarne la digeribilità è opportuno osservare i seguenti accorgimenti.
Mettete in ammollo i fagioli per almeno 12 ore e cuoceteli (senza sale e in acqua rinnovata) per almeno due ore (oppure per 50-60 minuti in pentola a pressione). Non consumateli come contorno di altri alimenti proteici come carne, formaggi o uova, ma in alternativa a questi con l'opportuno accompagnamento di verdure crude.