O pesce più corto o pastrano più lungo, ora la puzza, orinali zaffiri e ova sode, orticello, ostrini tutti modi davvero strani, da imprimere bene in mente, casomai vi giungessero all'orecchio
O PESCE PIU' CORTO O PASTRANO PIU' LUNGO: è un modo di dire ormai fossile, per la verità, ma storico. Del resto, si adatta ancora perfettamente a chi cerca invano di nascondere la proprie malefatte. La citazione è d'obbligo, se non altro, perché reca la firma del Granduca Leopoldo il quale, vedendo uscire ratto ratto da una dispensa del suo palazzo uno degli sguatteri di cucina avvolto in un tabarro sotto il quale tentava di nascondere un grosso pesce di cui spuntava la coda fuori dall'orlo, gli gridò appunto: " O pesce più corto o pastrano più lungo".
ORA LA PUZZA: esclamazione d'impazienza per qualcosa che si trascina troppo a lungo: è tempo di farla finita
ORINALI, ZAFFIRI E OVA SODE: modo di dire per definire un'accoglienza di cose disparate, una gran confusione. E infatti non saebbe possibile immaginare nulla di meno omogeneo
ORTICELLO: nel linguaggio familiare delle donne senesi è il residuo di spazzatura che a volte rimane negli angoli meno accessibili
OSTRIINI: definizione non si sa se più schifosa o più marinaresca, infatti è livornese, da ostrica, degli sputi catarrosi, chiamati altrove "burrini"