I cristalli ci attirano per i loro colori o per altri caratteri quali la lucentezza, la rifrazione, la riflessione. Il colore non è però una peculiarità degli oggetti, ma è un carattere che attribuisce loro la luce: se questa colpisce un oggetto con un certo angolo, il colore che noi vediamo varia, ma varia anche se facciamo cadere su un oggetto una luce "filtrata", cioè un raggio luminoso davanti al quale viene messo un filtro che assorbe, per esempio, la lunghezza d'onda della luce corrispondente al colore verde.
Sembra una cosa difficile, ma basta osservare le luci nelle discoteche: denti viola, capelli versi, l'azzurro che diventa nero e il nero che diventa fluorescente. Oppure andare in giro in uno studio fotografico e addentrarsi nel mondo dei filtri. Il colore è luce, la luce è radiazione elettromagnetica, cioè energia; è composta di fotoni, che sono definiti come "quanti di energia". Di conseguenza, i colori dei cristalli e delle pietre sono forma di energia e nello scegliere, o nello scartare, una pietra o un cristallo di un certo colore non siamo mossi soltanto da un generico "mi piace, non mi piace", ma anche da una necessità profonda, da un profondo bisogno di dare o eliminare o ricevere o superare qualche cosa: amore, tristezza, simpatia, stress.
Sembra una cosa difficile, ma basta osservare le luci nelle discoteche: denti viola, capelli versi, l'azzurro che diventa nero e il nero che diventa fluorescente. Oppure andare in giro in uno studio fotografico e addentrarsi nel mondo dei filtri. Il colore è luce, la luce è radiazione elettromagnetica, cioè energia; è composta di fotoni, che sono definiti come "quanti di energia". Di conseguenza, i colori dei cristalli e delle pietre sono forma di energia e nello scegliere, o nello scartare, una pietra o un cristallo di un certo colore non siamo mossi soltanto da un generico "mi piace, non mi piace", ma anche da una necessità profonda, da un profondo bisogno di dare o eliminare o ricevere o superare qualche cosa: amore, tristezza, simpatia, stress.