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venerdì 7 agosto 2015

Il diaframma, questo sconosciuto

Si sente parlare del diaframma quasi esclusivamente in relazione alla respirazione nelle discipline orientali oppure relativamente al canto. Ma in generale passa sempre sotto silenzio. Dovremmo conoscerlo meglio perchè un blocco del diaframma può portare alterazioni della colonna vertebrale, cervicalgie, dolore lombare,  gravi alterazioni della postura e perfino dolori addominali e alterazione del ciclo mestruale.  

Come funziona il diaframma? Immaginate una siringa per iniezioni col suo stantuffo, la parte col forellino dove si inserisce l'ago rappresenta la bocca, lo stantuffo è il diaframma; quando lo stantuffo scende risucchia aria nella siringa (polmoni), quando sale viceversa. Questo meccanismo rappresenta la respirazione primaria, quella che in condizioni normali dovrebbe essere in funzione ma spesso, molto spesso, non funziona o funziona solo parzialmente. La respirazione accessoria è rappresentata da quella che comunemente viene chiamata toracica e che comunemente si pensa sia “quella giusta”. 

In realtà è la respirazione di riserva e dovrebbe entrare in piena funzione solo quando la richiesta di ossigeno da parte dell'organismo supera certi valori, in parole povere quando l'organismo sta compiendo uno sforzo notevole. Come funziona la respirazione accessoria ? Si attua attraverso l'espansione (aumento di volume) della gabbia toracica che comporta un'espansione dei polmoni con conseguente risucchio di aria negli stessi.  Ma se respirate col diaframma voi avreste solo vantaggi, quali ?  Il diaframma è un notevole aiuto alla pompa cardiaca, massaggia dolcemente tutto ciò che gli sta sotto e anche sopra, quindi tutti gli organi della digestione e anche il cuore tramite i legamenti pericardici. 

Inoltre in inspirazione partecipa a migliorare la progressione del sangue verso il basso  strizzando l'arco aortico discendente, e in espirazione aiuta la progressione del sangue refluo dal corpo attraverso la vena cava inferiore. E gli svantaggi ? Sono tantissimi ma ci occuperemo solo di quelli relativi alle ricadute posturali. Blocco del diaframma e conseguenze per la postura e colonna vertebrale In primo luogo la colonna cervicale è tirata verso il basso per migliaia di volte al giorno, provocando quindi compressioni dei dischi cervicali e deformazione della cervicale, inoltre accelerazione verso l'artrosi cervicale, rigidità, dolori e problemi di equilibrio, acufeni e problemi digestivi e visivi.

 Se il diaframma non fa il suo lavoro si blocca in espirazione quindi rimane contratto e ciò comporta ricadute negative sulla colonna lombare che sommate a mal posture possono portare a lombaggini, stitichezza dolori mestruali cattiva digestione gonfiori addominali... Quindi il trattamento e lo sblocco diaframmatico sono essenziali e primari in ogni trattamento che riguardi la postura e la colonna vertebrale.


sabato 9 maggio 2015

Critici e intolleranti, un aiuto da Beech o fiore di faggio, il fiore di Bach

Il Fagus sylvatica - Faggio, o Beech in quanto fiore di Bach, appartiene alla famiglia delle Fagacee, ed è una pianta europea, di essa si raccolgono i rami che portano giovani foglie. Fiorisce in primavera,e si staglia al di sopra delle altre piante, con chioma massiccia e ramificata, con lunghi rami ricadenti e foglie grandi, ondulate ed alterne. quale rimedio, è indicato per le persone intolleranti e critiche nei confronti di altri, è utile per il nervosismo.

La personalità cui serve il fiore Beech,  è una persinalità “bisbetica”, piena di intolleranza per qualsiasi cosa, persona e situazione, è intransigente, rigida, spesso troviamo in questa tipologia a livello caratteriale forme di esibizionismo, a livello fisico dolori reumatici, disturbi articolari ed emorroidi.E' il tipo di persona  che si stizzisce per nulla ed è anche fermamente convinta di avere sempre ragione, mentre tutti gli altri hanno torto; gli atteggiamenti che ha per indole sono privi di comprensione verso chi ha comportamenti differenti dai suoi, pieni di superiorità.

Un carattere tale rischia di generare automaticamente irritazione controproducente e si trova a fare i conti con un'insofferenza totalizzante, da non confondere con lo spazientirsi dovuto a ritmi frenetici di coloro che tendono verso Impatiens. Tutto ciò annebbia la visione verso l’esterno e rende il soggetto aspro nell’esprimere pareri, poiché usa solo esclusivamente il proprio metro di giudizio e paragone. Il beneficio che nasce da questo stato d’animo disarmonico assumendo il fiore del faggio è già il chiedersi come si possa sviluppare la tolleranza ed accettare più facilmente le proprie imperfezioni e quelle altri.

Di conseguenza la trasformazione magicamente appare in una virtù tra le più nascoste e rara come la tolleranza, frequentemente accompagnata da una comunicazione sincera, intrisa di gioia profonda ed auto-accettazione.
Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Non accettazione del diverso, intolleranza, superiorità, indurimento.
Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Tolleranza, apertura mentale, rispetto di ciò che mi circonda, elasticità quindi a percepire qualità e doni in ogni persona o circostanza.

 Dal Vangelo secondo Luca (23, 24) Gesù sulla croce dice: “…Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno…”. Come afferma nel libro “I Dodici Guaritori ed altri rimedi” Edward Bach: “…Per essere più tolleranti, più indulgenti e per meglio comprendere i diversi modi in cui ogni individuo e tutte le cose si impegnano per raggiungere la propria perfezione finale…”.

Il fiore di Faggio è molto utile alle persone che sono costantemente critiche ed intolleranti nei riguardi dei difetti altrui e che non sono in grado di fare né permissioni e né concessioni e né tanto meno aperture. Questa tipologia non sopporta le abitudini degli altri, le loro dipendenze (anche nel modo di vestirsi), le cose che fanno e ciò che dicono, credendo che tutto sia stupido. Il tipo Beech giunge perciò ad avere stati di grave nervosismo, che spesso sfoga sull’altro, mancando completamente di auto-analisi.

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