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lunedì 12 maggio 2014

Grigio, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Simboleggia distacco, autoprotezione. I cristalli grigi conferiscono neutralità, un atteggiamento di prudente attesa di fronte alle decisioni da prendere; aiutano a costruire difese e a proteggersi; rendono saggi e prudenti, ma anche lenti a decidere, distaccati, introversi.


Chi sceglie il grigio: non è sereno dentro di sè e serca di prendere tempo, di distaccarsi dalle situazioni che gli procurano tensione; è rigido, poco adattabile e per questo può capitargli di sentirsi tagliato fuori e di non sapere bene come comportarsi; può reagire a questa sensazione di inadeguatezza con la passività oppure, al contrario, con un'attività intensa, che però cela un sostanziale disinteresse verso ciò che fa.

Chi rifiuta il grigio: è una persona che si impegna in attività o entra a far parte di gruppi nella speranza di ricavarne qualche vantaggio o nel timore di venire tagliato fuori; ha paura dell'ignoto dal quale si aspetta delusioni, ma si dà da fare per far vedere che c'è; in sostanza è una persona in perenne tensione.

Come sfuggire alla tensione | Psicopittografia

Le relazioni tra gli uomini sono regolate da determinate leggi psicologiche. Una di queste leggi è spesso dimenticata.

Si tratta della legge di compensazione. Per definirla semplicemente, essa afferma che noi riceviamo ciò che doniamo. Se offriamo il bene, riceviamo il bene. Se procuriamo il male, avremo il male. Questa legge lavora senza sosta a nostro svantaggio o a nostro beneficio. Nessun studioso moderno l'ha esposta più chiaramente di Waldo Emerson: "Ogni attentato all'amore o all'equità nelle relazioni umane è presto punito. Questi  attentati son puniti dalla paura. Finchè le relazioni con il compagno saranno buone, non proveremo dispiacere a incontrarlo.  Noi ci incontriamo così come l'acqua incontra l'acqua, con una perfetta interpretazione del rapporto semplice e chiaro, ci sarà qualcosa che va bene per me e non per il mio vicino; e allora quello mi eviterà così come io mi allontanerò da lui. "

E' un errore ammettere che i nostri pensieri segreti sugli altri non hanno importanza. Ne hanno molta invece. Non basta comportarsi gentilmente verso gli altri in pubblico. Anche i modi segreti, vale a dire le attitudini interne, devono essere amabili. Altrimenti pagheranno un prezzo doloroso.
L'invidia nei confronti di un altro, sarà punita immediatamente. Non si può essere allo stesso tempo invidiosi e felici. Più che agire amabilmente, dobbiamo essere  amabili.

domenica 11 maggio 2014

Viola. il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Colore situato all'altra estremità dello spettro della luce rispetto al rosso; simboleggia la ricerca di fusione, la capacità di identificazione con gli altri. E' abbinato al settimo chakra. I cristalli viola, ma anche quelli fucsia, accentuano il lato emotivo della persona e possono renderla fragile; conferiscono il desiderio di unione fisica ed emotiva con chi si ama; stimolano la sensibilità e la fantasia e combattono l'autocontrollo e gli eccessi di razionalità: danno amore per l'arte, rendono seducenti e seduttivi, ma anche suggestionabili e inquieti.

Chi sceglie il viola: desidera piacere agli altri; è una persona timorosa che chiede comprensione e gentilezza: ha difficoltà a controllare le emozioni; non mette in piano le capacità razionali; anzi si snete a disagio di fronte alle critiche e alle persone troppo razionali; ama l'arte; ama entrare in contatto sensibile con cose, ambienti, persone.

Chi rifiuta il viola: è diffidente e ipercritico; non si fida delle emozioni e preferisce la logica e la razionalità; è molto suscettibile

Come smettere di lottare con se stessi | Psicopittografia

E' noto il caso di un soldato giapponese che continuava a combattere nella giungla quindici anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Quando alcune truppe amiche lo avvicinarono, il soldato pensò ad un attacco nemico. Ci vollero giorni per convincere il soldato che la guerra era finita da molto tempo. Quando finalmente comprese, depose il suo fucile e se ne andò a casa. [Immagine mentale 67]

L'uomo può esser paragonato a questo uomo smarrito. Fuori dal contatto della realtà, circondato dalla paura e dall'ostilità, egli continua a combattere. Ignorando che la guerra è finita, egli continua a combattere anche contro coloro che gli portano il messaggio di pace. Non è sorprendente che il suo universo sia costituito da una giungla spaventosa.

Se ben considerate, colui che combatte nella vita per il potere politico o finanziario, anche se vince una battaglia, non sarà più felice di prima. Se si accanisce ad inseguire altri successi egli proverà dispiaceri sempre più grandi. Tutte le conquiste sulle quali contava per raggiungere la soddisfazione interiore non fanno che approfondire la sue paure. Un tale uomo deve capire che non può vincere questa specie di guerra. La guerra che egli vuole veramente vincere, quella su se stesso, è già vinta. Non ha bisogno di ascoltare il messaggio di vittoria del vero Io che è in lui.

In questo stato ricettivo egli non ha bisogno di combattere per qualcosa nè contro nessuno. E' il messaggio che la vera religione, la filosofia e la psicologia hanno proclamato attraverso i tempi dell'umanità bellicosa.

sabato 10 maggio 2014

Indaco, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Colore dello spettro della luce situato fra l'azzurro e il viola; è un azzurro intenso; simboleggia la spiritualità, la crescita interiore. E' abbinato al sesto chakra. I cristalli indaco agiscono sugli organi di senso; aiutano in caso di depressione e malinconia; facilitano l'accesso alla spiritualità; rilassano.

Chi scelgie l'indaco: desidera elevarsi al di sopra della realtà per poterla comprendere meglio o per ottenere l'appagamento che la realtà non concede: va soggetto ad attacchi di malinconia dai quali esce sotto la spinta di emozioni e  sensazioni positive; cerca affinità spirituali con ambienti e persone.

Chi rifiuta l'indaco: va soggetto a depressioni dalle quali fatica a uscire; rimugina troppo e può perdersi in labirinti emotivi: tende a incolpare gli altri quando qualcosa non va: non sa mettersi in sintonia con ambienti e persone ricavandone frustrazione e stress.

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