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giovedì 14 luglio 2016

Come divenire il miglior amico di se stessi

Come divenire il migliore amico di se stessi, nella vita quotidiana, proprio quando siamo in balia di eventi negativi o problemi. e' colpa della nostra mente condizionata.


La nostra vita quotidiana, a volte è come quella di un leone in gabbia. Non abbiamo la volontà. Ognuno può venire alla nostra gabbia e obbligarci a comportarci come vuole. Quando si verifica un fatto negativo, noi non sappiamo reagire che con collera e malinconia. Si parla molto della verità liberatrice ma come scoprirla?

 
Una mente condizionata non la può scoprire. Ma noi possiamo renderci conto di esser condizionati, che il mal di testa, le notti in bianco, i nervi tesi hanno le radici nel falso Io, condizionato e acquisito.

Non facciamo sforzi diretti per capire le cose. Concentriamoci piuttosto sulla nostra attuale incomprensione. Cerchiamo di guardare attraverso i nostri falsi punti di vista. Supponiamo che andiamo in collera contro qualcuno che ci offende. Il giorno dopo invidiamo l'amico che è più felice di noi. Il terso giorno diveniamo ansiosi. Il quarto ci sentiamo depressi perchè non abbiamo ottenuto qualcosa che desideravamo.

Dobbiamo renderci conto degli stati negativi che ci tengono in gabbia. Sappiamo che la collera è falsa, che l'invidia è senza scopo, che l'ansietà è nociva e che la depressione è stupida. Insistiamo su un punto importante: nessun uomo si fa del male coscientemente con le emozioni negative. Lo fa perchè non è cosciente di ciò che si sta facendo; egli è ipnotizzato. Ma quando si risveglia, quando s'accorge di essere il peggior nemico di se stesso, diviene libero. Diventa allora il miglior amico di se stesso.

venerdì 1 luglio 2016

Come cambiare i sentimenti arretrati

Come cambiare i sentimenti arretrati è una questione mentale, se mutiamo i pensieri, muteremo anche i sentimenti.


Qualcuno penserà che l'atteggiamento mentale influenza il modo di sentire, ma come farne l'esperienza pratica? Come possiamo sentirci migliori nei confronti di una determinata situazione? Il modo di considerare una  certa situazione è in relazione col modo in cui ci sentiamo di fronte alla relazione stessa.

Mutiamo il pensiero e modificheremo il sentimento. Molti in teoria ammettono che ciò sia vero, ma noi dobbiamo fare di più, dobbiamo farne l'esperienza personalmente. Ecco come fare praticamente: consideriamo una situazione  che ci turba, quale la solitudine.

Supponiamo che siamo disgustati da questo sentimento che ci ha lasciato fuori dalla vita, escluso da ogni sfera di attività e che nessuno si interessi a noi telefonandoci o scrivendoci.  A noi non piace questo isolamento. E' penoso, vogliamo uscirne. Questo è il nostro sentimento attuale nei confronti della solitudine e noi non l'amiamo.

La nostra attitudine a non amare questa situazione crea questo sentimento di malessere. In altri termini il modo con cui pensiamo nei confronti di essa crea un sentimento corrispondente. Allora si pone la domanda principale: "Come possiamo sentirci in pace con questo pensiero della solitudine?" Noi ci diciamo che amiamo restar soli, che ci rallegriamo della solitudine. E' ciò che desideriamo.

Noi amiamo ciò che detestavamo precedentemente. Senza alcun dubbio i sentimenti spiacevoli combatteranno per non essere  scacciati dal nostro animo. Non cediamo. Continuiamo a prender semplicemente piacere alla nostra situazione. I sentimenti negativi si indeboliranno sempre di più. Possiamo impiegare questa tecnica ad ogni circostanza noiosa. Andiamo contro corrente. Amiamo ciò che non amiamo.


domenica 26 giugno 2016

Non siate come Don Chisciotte

Ricordate il nome di Don Chisciotte, l'affascinante e patetico eroe del romanzo di Miguel de Cervantes. Gentiluomo amabile e inoffensivo, Don Chisciotte aveva letto troppe avventure di focosi cavalieri armati. Immaginò di essere uno di essi. Vestito d'una armatura arrugginita, a cavallo di un magro ronzino, partì alla ricerca dell'avventura. Povero don Chisciotte! Attaccò un mulino a vento credendolo un gigante. Caricò un gregge di montoni, immaginando che fosse un'armata nemica. Egli era tanto sincero che la sua confusione mentale gli permetteva l'errore. In realtà non poteva vedere le cose tali e quali erano realmente. Il peggio era che non sapeva chi era in realtà [Immagine mentale 52]


Molti uomini sono  nella stessa infelice situazione. Malgrado la fretta di avventurarsi alla conquista del mondo, tutto va di traverso. Non riescono a vederne le cause. Non è il mondo che è cattivo ma la visione che noi ne abbiamo. E quando la nostra visione è negativa, anche le emozioni lo sono.

Noi temiamo altre persone perché pensiamo a torto che esse abbiano il potere di nuocerci. Temiamo il silenzio ed allora continuiamo a parlare, sperando di sotterrare questa paura del silenzio. Non ci accorgiamo che questa paura si può sconfiggere guardandola in faccia. Don Chisciotte non sapeva chi era. Nella paura del suo nulla inventò quadri immaginari.

Nell'immaginazione era un prode cavaliere, un grande amante e un valente avventuriero. Ma quando queste figure immaginarie si urtarono con la realtà, cadde dal suo cavallo. Allora come scoprire chi siamo? Non cerchiamo di scoprire chi siamo realmente. Cerchiamo di sapere cosa non siamo. Non siamo i ritratti immaginari di noi stessi. Quando sapremo cosa non siamo, sapremo anche chi siamo. E' miracoloso. Ci sentiamo completamente diversi. In altri termini, ci sentiremo bene.


lunedì 20 giugno 2016

Impedire alle emozioni di allontanarci dalla gente

Impedire alle emozioni di allontanarci dalla gente significa prestare attenzione alle emozioni negative e ai nostri atteggiamenti che possono essere altrettanto distruttivi.


Se esaminiamo accuratamente le nostre emozioni negative, scopriremo che esse sono sempre dirette contro qualcuno. Anche quando sembriamo indignarci per un nostro fatto, segretamente o apertamente noi biasimiamo gli altri per quel fatto. Così bisogna chiarire i nostri sentimenti quando si riferiscono ad altre persone. Ciò contribuirà a chiarire le cose. E' strano come gli esseri umani omettano i fatti quando si tratta di atteggiamenti negativi nei confronti degli altri. Un uomo proclive all'odio raramente ragiona: "L'odio per gli altri ci rende infelici, e quindi sarebbe meglio rinunciarvi".
Raramente un individuo pieno di risentimento penserà: "Il risentimento contro gli altri dissecca le mie forze e distrugge il mio potere mentale. Lo eliminerò dalla mia vita".


I sentimenti negativi avviluppano l'uomo nell'oscurità, al punto che egli non può vedere ciò che fa a se stesso. Presto o tardi, ognuno deve accorgersi che i sentimenti negativi nei confronti del prossimo sono nocivi soprattutto a noi stessi. E' possibile che il nostro intento di assimilare queste idee sia contrastato da una resistenza interna. E' un buon segno, significa che stiamo lottando contro le false nozioni. Ricordiamo che ogni contraddizione interna sta tra la verità che è dentro di noi e l'errore. Continuiamo a combattere le false idee.

Quando spariscono il conflitto cessa. Allora saremo veramente in pace con la nostra verità. Ma che pensare delle persone che non combattono le loro false convinzioni? Sono in pace? Sono esenti da conflitti interiori? No, il loro conflitto è solamente mascherato. La maggior parte della gente è infelice nel subcosciente. Non spaventatevi per l'aumento di ansietà che appare ogni volta che combattiamo una falsa nozione. E' temporaneo, è la tensione di un momento. La maggior parte delle persone cerca di nascondersi quando un sentimento è esposto alla luce della coscienza. Possiamo essere degli eroi. Non temiamo la luce del giorno. Ci accorgeremo che questa luce che noi temiamo è la vera luce della vita.


lunedì 13 giugno 2016

Aumentare la pace interiore

Aumentare la pace interiore è possibile? Sì se prestiamo attenzione e cominciamo ad osservare più che a farci influenzare dai fattori esterni. 


Ecco una tecnica sicura per aumentare la pace interiore. Il vero Io non è influenzato da tutto ciò che avviene all'esterno. Esso è cosciente delle contingenze esterne, ma non ne è emotivamente toccato. In questo stesso momento, noi siamo in grado di staccarci mentalmente da tutti i problemi esterni perchè possediamo un vero Io. Siamo dei testimoni calmi della vita. Osserviamo imperturbabili tutto ciò che avviene attorno a noi.


Non opponiamo resistenza; accontentiamoci di osservare. Non cerchiamo di cambiare, di migliorare, di distruggere. Siamo semplicemente coscienti. Non dobbiamo temere che questo distacco ci faccia perdere il controllo sulle cose. I compiti giornalieri che dobbiamo svolgere non avranno ripercussioni. Anzi, saremo sorpresi di constatare che vanno meglio di prima. In effetti, il distacco mentale è una forma superiore di controllo.

Immaginiamo di osservare dall'alto della torre del nostro castello tutto ciò che avviene sotto di noi nel mondo esterno. Vi sono uomini che combattono fra loro. Altri ingannano i loro vicini con parole sdolcinate e false promesse. Osserviamo quel miserabile guazzabuglio, ma non ci preoccupiamo. Se degli uomini stupidi vogliono battersi tra loro, lasciamoli fare. Noi non dobbiamo sacrificarci alla loro demenza [Immagine mentale 51]

Questa specie di distacco non è un'evasione dalla realtà; è una sana percezione della realtà. Teniamoci in disparte e siamo i testimoni della vita. Non avremo preoccupazioni. Non saremo depressi da avvenimenti tragici; non pagheremo il prezzo per questa forma di follia umana. Saremo liberi.


giovedì 9 giugno 2016

Come eliminare le turbe emotive

Come eliminare le turbe emotive può a prima vista sembrare solo un lavoro adatto ad uno psicologo, ma non è poi del tutto vero. Abbiamo a disposizione uno strumento davvero efficace per contrastarle: l'attenzione.


Non avete mai considerato l'attenzione  come una forza personale al vostro servizio. Per attenzione intendiamo il semplice atto di dirigere la mente verso un oggetto particolare. Una persona afflitta è una persona distratta da emozioni negative e che si interessa a desideri sterili.


Immaginate un uomo sperduto in mezzo al mare su una piccola barca. Egli è bloccato dalla nebbia, ma si ricorda di qualcosa che ha visto prima, quando il cielo era limpido. Ricorda una casetta sull'alto di una roccia a picco sul mare. Allora volge la sua attenzione e la sua barca verso quella direzione. Ogni tanto, attraverso uno squarcio nella nebbia, vede per un istante la casetta. Egli capisce che fissare l'attenzione sulla castta è tutto ciò di cui  ha bisogno. In questo modo non puà sbagliarsi. E così riesce a uscire dalla nebbia e a raggiungere la costa. [Immagine mentale 50]

Facciamo l'esperienza del potere dell'attenzione. Scegliamo un principio fondamentale e dedichiamogli tutta la nostra attenzione e il nostro interesse. Prendiamo, ad esempio, questo principio: Noi siamo più utili agli altri quando siamo veramente padroni della nostra vita".
Quando la nostra automobile non funziona, non pensiamo alla vettura del vicino, noi cerchiamo di riparare la nostra. E poi, se il vicino ha delle noie con la sua auto, noi avremo la competenza per aiutarlo veramente.

Il valore personale viene per primo; in seguito lo mettiamo a disposizione degli altri. Questa idea ci dirà che non c'è egoismo nel pensare al nostro sviluppo personale. Questo concetto può esser di grande aiuto per coloro che hanno un falso senso di colpa. Ricordate che nessun sforzo è vano se ci si occupa di ciò di cui necessitiamo. Newton disse: "Le scoperte più importanti le devo ad un'attenzione paziente più che a qualsiasi altro talento".


lunedì 6 giugno 2016

L'oasi in mezzo al deserto


L'oasi in mezzo al deserto: il viaggiatore della vita può, se vuole cambiare direzione e con l'azione appropriata, trovare l'oasi


Il ricco diviene sempre più ricco e il povero sempre più povero. Perché si verifica questo fatto? Perchè la vita non è stabile. O progrediamo, o retrocediamo.

Immaginiamo un'oasi verde in mezzo al deserto. Essa offre una vita sana e tranquilla. A un chilometro di distanza, nel deserto torrido, vi è un uomo sfinito. Egli riesce a intravedere l'oasi. Distingue il verde delle piante dal grigio della sabbia. Egli si sente incoraggiato a vedere di più, ed ora distingue l'oasi che ingrandisce e si fa sempre più vicina. 

Immaginiamo ora un altro viaggiatore a tre chilometri di distanza dall'oasi. Essendo più lontano non può scorgere l'oasi, sbaglia direzione si allontana sempre di più. In questo stato di disperazione egli è portato a vedere un'oasi illusoria, ad avere un miraggio. E così spreca la sua vita camminando penosamente di illusione in illusione. 

Ed ecco il messaggio: più noi ci avviciniamo alla verità, più l'apprezziamo. Più l'apprezziamo, più ci avviciniamo. Ecco perché il ricco diventa sempre più ricco. Egli raccoglie i frutti delle sue fatiche. Ogni viaggiatore  può, in qualsiasi momento, cambiare direzione. Ogni uomo può con un'azione appropriata, trovare l'oasi. [Immagine mentale 49]

venerdì 27 maggio 2016

Creare un gruppo della magia mentale

Creare un gruppo della magia mentale unisce coloro che hanno seriamente intenzione di cambiare in meglio la loro vita, cambiandone quegli aspetti che ne limitano il progresso.


Un gruppo di Magia Mentale è costituito da un insieme di persone che desiderano veramente cambiare la loro vita. Un mutamento che può significare molte cose; la liberazione dalle emozioni negative, la scoperta di un vero scopo nella vita, e le risposte pratiche ai problemi giornalieri

Coloro che fanno parte di questi gruppi compiono progressi notevoli. Le persone trattano così i loro problemi con tranquillità interiore, i padri di famiglia scoprono nuovi mezzi per educare i figli. Le difficoltà relative al sesso sono capite e risolte.

Il progresso deriva dalla comprensione delle stesse idee contenute in questo libro. La conoscenza ha ruolo essenziale, così come l'attitudine ad ascoltare a mente aperta. Chi fa parte del gruppo impara le regole pratiche per ben condurre le relazioni umane. I progressi avanzano gradualmente in ogni settore fino al trionfo finale. [Immagine mentale 48]

Le sedute di gruppo offrono i più disparati motivi di domanda e risposta, ad esempio: "Cosa ha a che fare la vita interiore d'un uomo con i problemi esteriori? Come possiamo ad esempio, avere un governo migliore? La soluzione del problema non è più nel mutare delle leggi, ma nell'integrità personale e nella maturità dei legislatori e di coloro, che attraverso il voto, li influenzano".
Serviamoci dei veri principi di progresso quali l'onestà e la sincerità.

mercoledì 25 maggio 2016

Il modo di amare

Il modo di amare dipende da come siamo in grado di giudicare la natura umana, le virtù positive non sono ciò che noi facciamo, ma ciò che noi siamo.


Che pensare delle virtù positive, quali l'amore, la pazienza e l'umiltà? Contribuiscono ad arricchire la vita? Come acquisirle? Esse appaiono spontaneamente quando noi ritroviamo noi stessi.

Il  vero Io possiede tutte queste virtù naturali. Ma bisogna ricordare che ogni vera virtù ha la sua contraffazione. L'umiltà, ad esempio può essere una posa assunta con lo scopo di fare buona impressione. 

Se qualcuno vuole ottenere qualcosa da noi, si presenterà con modi affabili e gentili, che si tramuteranno in arroganza se sarà contrariato. Non bisogna giudicare gli altri da come appaiono. Dobbiamo essere dei giudici severi della natura umana. Una virtù positiva non è qualcosa che noi facciamo, ma è qualcosa che noi siamo

Un uomo gentile non può agire che con gentilezza, così come una persona crudele non può fare a meno di agire con crudeltà. Non dobbiamo avere paura di affrontare le attitudini negative. Ricordiamoci che esse non sono il nostro vero Io; esse sono acquisite. Quando avremo veramente capito tutto questo potremo lavorare a costruirci una nuova vita.

lunedì 23 maggio 2016

Considerare il proprio comportamento

Considerare il proprio comportamento significa riflettere sulle nostre abitudini che, spesso, sono negative e di riflesso, ci fanno vivere una vita chiusa e decisamente negativa.


Una vita chiusa è conseguenza delle cattive abitudini. Allora perché persistere nelle attitudini auto-distruttive? Perché non ci accorgiamo che esse sono  contro di noi. In un modo o nell'altro le giustifichiamo. Perché è così difficile cambiare le nostre attitudini?

 Perché ci identifichiamo con esse. Pensiamo che abbandonandole ci possiamo svuotare. Dobbiamo respingere le false idee della mente senza bisogno di sostituirle subito con altre. All'inizio, questo vuoto ci lascerà perplessi. In seguito sarà colmato dalla  verità, così come avviene per un lago che dev'essere dragato e poi riempito con acqua fresca. 

Si può farne esperienza nella vita quotidiana? Sì, e con ottimi risultati. Cerchiamo di avere il coraggio di respingere un sentimento che proviamo nei confronti di un'altra persona. A suo tempo la luce verrà. Questo sentimento negativo sparirà completamente. Noi siamo schiavi di coloro nei confronti dei quali nutriamo sentimenti negativi. 

Eliminiamo questi sentimenti e quelle persone spariranno dalla nostra vita emozionale. E così sparirà la nostra pena. Questa regola può essere applicata ad altre situazioni quali la depressione? Naturalmente. E' il nostro comportamento nei confronti di una situazione che provoca la depressione, e non la situazione. Facciamone esperienza e vedremo. Qualsiasi depressione è assolutamente inutile.

venerdì 20 maggio 2016

La più grande fonte d'ispirazione

La più grande fonte d'ispirazione è qualcosa che agisce realmente, qualcosa che aggiunge un valore pratico.


A un professore che chiedeva ai suoi allievi quale fosse la più grande fonte d'ispirazione al mondo, furono date queste risposte: 
  • un tramonto
  • un pensiero sublime
  • un uomo felice
  • un giardino pieno di colori
Il professore replicò: "Certamente queste sono le idee ispiratrici, ma la più grande fonte di ispirazione è qualcosa che agisce realmente. La mia idea di ispirazione corrisponde a  tutto ciò che aggiunge un valore pratico all'umanità.  essa include le idee che avete enunciate. 

L'ispirazione è qualcosa che, in modo reale, rende l'individuo più felice e più sano":
Consideriamo per un momento questa idea. Essa è, allo stesso tempo, strana e attraente; l'ispirazione è qualcosa di pratico. In generale non associamo l'ispirazione ad elementi pratici della vita, ma dovremmo farlo. Fissiamo la nostra attenzione su questo punto per un motivo interessante. 

Qualcuno può chiedersi: "Queste idee mi ispirano ma sono pratiche? Renderanno più facile e felice la mia vita? Possono aiutarmi a prendere delle decisioni e a fare le cose  più facilmente?"
Non v'è nulla di più pratico della verità che ispira. 

Dialoghi come questo lo possono provare: "Cosa è in grado di vincere la nevrosi? La verità sulla nostra legittima pace. Allora cosa c'è di più pratico della verità? Cosa lenisce le pene del cuore? La scoperta del vero Io. Allora cosa c'è di più utile della scoperta di se stessi?"
La più grande fonte d'ispirazione esistente al mondo è la verità. Ecco perché nulla agisce come essa. Non vi è nulla di più pratico. Cosa vi è di più pratico dell'esser felici?


giovedì 5 maggio 2016

Sottrarsi all'Io negativo per raggiungere la libertà

La verità è in ogni uomo; essa trafigge e distrugge l'Io negativo, se noi lo vogliamo. Allora ritroveremo la pienezza della vita.


Ogni uomo pensa intimamente che in realtà non esiste che un problema. Egli ritiene che i suoi problemi derivino dall'Io negativo. Anche quando, di fronte ad altri, afferma che tutto va bene, egli sa che non fa che lusingare se stesso. Ma questo sospetto che qualcosa non va, può essere il mezzo per raddrizzare le cose. 

Quando si ammette di essere sulla cattiva strada, è più facile cambiare direzione. La verità è in ogni uomo; essa trafigge e distrugge l'Io negativo, se noi lo vogliamo. Allora ritroveremo la pienezza della vita. Se avanziamo con fiducia nella direzione dei propri sogni e cerchiamo di vivere la vita che abbiamo immaginato, incontreremo un successo inatteso in un tempo normale. 

Lasceremo alcune cose dietro di noi, passeremo attraverso una frontiera invisibile; nuove leggi universali si stabiliranno dentro di noi...e vivremo nell'indipendenza di una classe di esseri più elevata. Se semplificheremo la nostra vita, le leggi naturali appariranno meno complesse, la solitudine non sarà più solitudine, la povertà non più povertà, e la debolezza non più debolezza. Se abbiamo costruito castelli in aria, la nostra opera non sarà necessariamente perduta. Poniamo ora le fondamenta a questi castelli.

Un uomo che vive in uan grande città è circondato da una moltitudine di leggi, regolamenti, statuti. Vi sono leggi sul traffico urbano, sull'edilizia, nel commercio. La sua libertà d'azione è notevolmente limitata. supponiamo che l'uomo si trasferisca in campagna, per vivere una vita più semplice. Poiché non è più costretto dalle leggi della grande città, egli vive con molta più libertà  [Immagine mentale 47]

E' ciò che capita all'uomo che si sottrae al suo Io negativo. Allontanandosi dalle emozioni negative e dalle false idee, egli vive in libertà


giovedì 28 aprile 2016

Psicopittografia: bandire la noia

La noia,  uno stato penoso: uno stato che svuota la vita della sua ricchezza. 


Si narra la storia di un uomo eternamente seduto al piano a suonare lo stesso tasto. Ogni giorno si sedeva al piano e suonava unicamente quella nota. Ciò l'annoiava a morte. Quando i parenti gli chiesero perché suonasse sempre quella nota noiosa rispose: "Non so perché lo faccio, ecco tutto".

Quando i vicini si lamentavano, diceva: "Sono dolente, ma è così. Mi auguro che qualcuno mi dica come suonare un'altra nota": Fu chiamato alla fine un noto insegnante di pianoforte. Egli esaminò il problema e decretò: "La ragione per cui suona unicamente quella nota sta nel fatto che non si accorge che vi sono altre note da suonare. Egli è ipnotizzato da quell'unica nota". L'uomo che era presente replicò: "Ma è sciocco. Io posso vedere tutte le altre note. Le vedo chiaramente".

"No", spiegò il professore, "se lei vedesse realmente quelle note, cercherebbe di suonarle. Lei suona un'unica nota perché pensa che non ne esistano altre. Lei deve scoprire le altre note. Non deve spaventarsi per i suoni strani che produrranno. Più suonerà e più diverranno familiari. In seguito questa familiarità si trasformerà in armonia. Ed allora non sarà più spaventato ed avrà la chiave per suonare".

La noia è indice di mancanza di penetrazione nel vasto campo della vita. Noi suoniamo ipocritamente l'unica nota che vediamo, quella della preoccupazione e della depressione, e non ci accorgiamo che tali note non possono dare l'armonia. Il nostro primo scopo è quello di divenire individui liberi. Impariamo allora le nuove note che producono varietà ed armonia. Chi si entusiasma per la verità nei confronti della vita, non ha mai bisogno di preoccuparsi per il proprio entusiasmo, nei confronti della vita.

lunedì 25 aprile 2016

Fare nostri i magici segreti della vita

Il nostro piano fondamentale è quello di cambiare il modo di pensare, parlare, agire, sentire, reagire e percepire. In altri termini, cerchiamo la "magia della vita". Tentare di modificare le condizioni esteriori senza mutare dapprima l'Io interiore è un triste spreco di energie. 

Un uomo può progredire e mutare casa, professione e amici ma, a meno che non cambi prima se stesso, non otterrà soddisfazioni durature. Quando noi cambiamo, anche il nostro mondo cambia. Van Der Leeuw lo spiegò in questo modo: "Quando abbiamo la visione della realtà, il nostro mondo è cambiato completamente al punto di essere irriconoscibile; e pertanto nulla è cambiato nelle cose. Abbiamo acquistato una nuova visione....che nasce quando l'uomo è liberato dalla tirannia dell'illusione. Allora il mondo intero appare radioso d'amore e di bellezza, completamente mutato in apparenza mentre in realtà il cambiamento s'è prodotto nell'uomo stesso". 

Supponiamo di entrare in una stanza buia e di schiacciare l'interruttore. La stanza rimane al buio. Constatiamo che l'impianto elettrico è difettoso. Lasciamo acceso l'interruttore nella speranza che arrivi la corrente? No, cercheremo il guasto e tenteremo di ripararlo. Sostituiremo le valvole. Le nuove valvole ora sono in grado di darci una visione completamente nuova della stanza. Ora vediamo le cose chiaramente e possiamo girare per la stanza con sicurezza e con gioia [Immagine mentale 46]

Allo stesso modo, un cambiamento all'interno di noi stessi illumina ogni cosa all'esterno. Ogni giorno della vita diventa magico.

venerdì 22 aprile 2016

Come tornare ad essere se stessi, psicopittografia

Bisogna separare il vero dal falso, l'Io acquisito dall'Io reale. Quando eliminiamo le idee condizionate, scopriamo realmente chi siamo. E quando sappiamo veramente chi siamo, avviene un miracolo. La sofferenza, l'affanno, i conflitti se ne vanno per sempre. E non si tratta di parole: sono verità lampanti che possono esser provate. A volte si vedono film di questo genere:

Una spia che deve penetrare in territorio nemico, riceve un nuovo nome e nuovi documenti. Gli si insenga a parlare, agire e comportarsi in una maniera estranea alla sua natura. La si istruisce ad imitare i modi e i costumi del paese nemico. Egli assume una falsa personalità. La spia trascorre alcuni anni nel paese nemico, recitando il suo ruolo. I modi e i costumi che gli erano estranei, gli divengono abituali. La sua missione ha termine. LA spia ritorna in patria e cominciano le noie. Il suo falso entra in conflitto con la sua vita originaria. E' impacciato e confuso. Non può separare il falso Io dal suo Io originale. Egli non sa veramente chi è. Ma, poiché è saggio e coraggioso si mette al lavoro. Ritorna alla sua vera identità. Tutto torna normale ed egli può vivere in pace. [Immagine mentale 46]

Ecco ciò che capita spesso alla gente  che, investita da idee estranee, non sa più realmente chi è. Allora arrivano i conflitti e le pene. Ma noi possiamo esser saggi come la spia del film. Gradualmente respingiamo le false idee e identità. Noi possiamo rientrare in noi stessi. Spesso nelle nostre discussioni noi ci spingiamo più oltre. Siamo inconsciamente i carcerieri di noi stessi. I nostri problemi, le nostre pene, i nostri conflitti portano il marchio della nostra fabbrica. Il falso Io vive nella paura di esser spodestato. Egli combatte ogni volta che noi cerchiamo una via d'uscita. Questa è la ragione per cui siamo presi da grande spavento nel momento in cui cerchiamo di liberarci. 

Presentendo una minaccia per la nostra esistenza, il falso Io ci mitraglia con tutto il suo arsenale di armi. Ovvero ci obbliga a sentirci colpevoli per il fatto che noi lo abbandoniamo. Esso mormora la più grande di tutte le menzogne, che non esiste alcun altro modo di essere al di fuori del suo. E' la sua principale arma di terrore, cioè che allontanarsi da lui significherebbe dirigersi verso il nulla. Ma la verità è che in questo nuovo nulla si trova un mondo di chiarezza e di libertà. Cosa fa il vero Io? Cerca di farci intendere che siamo liberi e che lo siamo sempre stati. Ci mostra che noi non siamo schiavi delle illusioni del falso Io. Afferma che il falso Io ci inganna e che noi possiamo smascherarlo.


giovedì 21 aprile 2016

Psicopittografia, chi vive la nostra vita?


Soffermiamoci su alcune considerazioni. Facciamoci alcune domande e proviamo a rispondere. 
Chi vive la nostra vita per noi? Probabilmente saremmo portati a rispondere che nessuno vive la nostra vita per noi, noi viviamo la nostra. 
Cosa è che ci fa vivere il genere di vita che viviamo? Come sappiamo che ci fa fare quel che facciamo? 

Le nostre abitudini, i punti di vista, le convinzioni. Evidentemente il modo di pensare determina il modo di agire. Da dove abbiamo preso queste abitudini? Perchè pensiamo e agiamo in questo modo? Da dove traiamo le nostre opinioni sulla politica, la religione, il sesso, la vita? Le abbiamo imparate dagli altri nel corso della nostra crescita. Allora forse esse non fanno parte del nostro Io originale; ma in parte sono acquisite. 

Quindi viviamo secondo abitudini e opinioni che altri ci hanno comunicato. Dunque non viviamo realmente la nostra vita. E se le attitudini acquisite son cattive, chimeriche, nocive? Supponiamo di pensare che è impossibile abbandonare l'ansia per la felicità. Allora paghiamo il prezzo per la nostra falsa idea. Ci piace pagare questo prezzo? Non credo. Dobbiamo sempre mantenere i falsi punti vista? No. E perchè no? Perchè possiamo disfarcene, poichè essendo essi semplicemente acquisiti, possiamo gettarli, come facciamo con i vecchi abiti. E poi? E poi per la prima volta vivremo la nostra vita.
Domani affronteremo "Come tornare ad aessere noi stessi".

lunedì 18 aprile 2016

Psicopittografia, come vivere ogni giorno pienamente

La vita è degna d'esser vissuta quando capiamo il valore della sua ricchezza. Cominciamo con la domanda: "Dove viviamo? In quale mondo mentale abitiamo? ". E' importante scoprirlo.

Un racconto dell'antico Egitto narra che un giovane principe,  viveva con il Faraone, suo padre, in un palazzo ai bordi del Nilo. Comportandosi come un qualsiasi giovane, un giorno il principe si mise incammino in cerca di avventura. Il Faraone lo avvertì: "Tieniti in prossimità della riva, dove c'è fresco. Non avventurarti nel deserto". Il principe seguì questo consiglio per qualche tempo. Ma, spinto dalla curiosità, si spinse poi nel deserto. La paura e l'ansia si impadronirono di lui. L'angoscia, la sete e il pericolo delle fiere lo tormentavano ad ogni passo. Il Faraone, osservandolo da lontano, vide la disperazione di suo figlio, ma non poteva fare nulla. Secondo la legge egiziana, colui che si avventurava volontariamente nel deserto doveva trovare da solo la via del ritorno. Il principe, sentendo che le sofferenze erano inutili, si mise all'opera per cercare una via d'uscita. Eliminando con costanza ogni falsa direzione, una dopo l'altra, trovò infine la via per tornare al palazzo. [Immagine mentale 44]

Questo racconto può essere utile alla comprensione del nostro stato mentale. Dove viviamo mentalmente? Nell'arsura della confusione e della stanchezza? E' veramente necessario vivere in questo modo? Pensiamo al tempo in cui ci siamo sentiti liberi. Evochiamo i giorni di freschezza che vivevamo allora. Nessun uomo si incammina senza motivo in un vero deserto. Ne esce. Ma molta gente si trova in un deserto mentale. Bisogna svegliarsi! In che mondo mentale viviamo?  Se viviamo ogni giorno nel lusso interiore, noi occupiamo un palazzo mentale. Altrimenti abbiamo una brillante esperienza davanti a noi.  Possiamo compiere il viaggio verso quella vita di lusso che ci aspetta.

giovedì 14 aprile 2016

Come affrontare le cose inattese, Psicopittografia

Gli imprevisti che la vita pone sul nostro cammino spesso ci provocano degli scombussolamenti, stress, agitazione, che ci impediscono di porci di fronte ad essi nella maniera giusta, anzi mettono in moto un meccanismo di produzione di pensieri negativi. Come fare? 

Il potere dell'Immagine Mentale consiste nella sua attitudine ad evitare i pensieri negativi e ad instaurarsi nella mente. In questo modo essa procede ad un lavoro di epurazione. Cambia il modo in cui si vedono le cose, compresi i piccoli problemi quotidiani. Si vedono le persone sotto una luce completamente differente. 

Vi sono persone che non vivono bene i cambiamenti inattesi nel loro quotidiano, magari perché in contrasto con il loro lavoro, ad esempio quello del rappresentante. Se è stato fatto un accurato piano di visite ai clienti basato su un determinato schema, e un cliente disdice l'appuntamento, questo può essere fonte di fastidio per il nostro rappresentante. Che fare per eliminare quel fastidio che rovina tutta la giornata, causa stress e dispendio di energie?

Ecco quale Immagine Mentale usare:
Un uomo fu invitato ad una festa. Avendo frainteso l'invito,  pensò che la festa fosse in costume e si vestì da colonnello dell'esercito confederato. Quando arrivò, s'accorse che la festa non era affatto in costume. Naturalmente si trovò in imbarazzo. Allora tornò a casa, si cambiò e tornò a godersi la festa. [Immagine mentale 42]

Ecco il punto. Non vestitevi con falsi abiti mentali. Non vi troverete in armonia con la realtà della situazione. Non cercate che le vostre idee preconcette vengano confermate dall'eventuale realtà della situazione. Lasciate che la situazione sia quel che è.

martedì 5 aprile 2016

Come scoprire l'Io superiore grazie alla psicopittografia

Come abbiamo già detto, noi possediamo tutta la forza mentale necessaria per conquistare la fiducia, questa forza non ha bisogno di esser liberata per poter agire. Prendiamo ad esempio il "coraggio". Il coraggio non è l'opposto della paura, ma l'assenza di paura.

Eliminando dalla mente il senso della paura, il coraggio s'innalzerà naturalmente, senza sforzi, così come il sole al mattino che non è più nascosto dalle montagne, appare brillando ai nostri occhi.
Facciamo un esempio: mettiamo che il nostro lavoro sia all'interno in un negozio, nel quale svogliamo una serie di mansioni, ma ad un certo punto, il direttore ci chiede di fare qualche piccolo lavoro di contabilità. 

Siamo coscienti del fatto che i numeri non sono il nostro forte e lo facciamo presente il direttore, il quale, però, non se ne cura, dicendoci che non gli interessa se abbiamo attitudini per la contabilità, vuole solo che svolgiamo quel lavoro. Queste parole possono aiutare la nostra mente a sbarazzarci dell'idea che non siamo capaci di far quel lavoro.

Se un uomo è in grado di distinguere il vero Io dal falso Io, avrà la sicurezza e il coraggio. Egli è superiore a ciò che pensa di essere. Ma poichè non conosce questa verità, non gli è possibile fare l'esperienza della vita nuova che l'attende. Come accresce la sua percezione mentale, egli si accorge che la verità su se stesso è come la desidera realmente. In realtà non desidera esser collerico, ma salvaguardare la propria reputazione. 

Quando un uomo apre la mente alla verità psicologica, l'errore sparisce. Quindi bisogna utilizzare il potere d'eliminazione, abbandonando le emozioni mentali che non procurano un'autentica soddisfazione. Alla fine scopriremo il nostro Io fiducioso, così come lo scultore ottiene la sua statua all'interno del blocco di marmo.

lunedì 4 aprile 2016

Psicopittografia, cominciate ad utilizzare un potere singolarmente ignorato

Ciò che la forza personale può fare è davvero incredibile, ed è la forza attraverso cui possiamo cambiare noi stessi. E' la forza di eliminazione, ai più sconosciuta e incompresa. 

Noi consideriamo ora una forza personale che è strettamente ignorata da milioni di persone . Forse si tratta della forza di cui abbiamo bisogno per poter operare un mutamento in noi stessi. La ragione  per la quale è stata ignorata sta nel fatto che pochi l'hanno capita. 

Chiamiamola forza d'eliminazione. Noi progrediamo sul cammino della fiducia, non assumendo qualcosa, ma innanzitutto eliminando qualcosa. E' come una nave che riacquista la sua potenza  sbarazzandosi di un carico inutile. L'uomo è come una nave. Benchè possente, egli affonda nel mare a causa dei carichi mentali inutili. Quando se ne sbarazza attrverso un esame introspettivo, veleggia rapidamente verso il porto. La crescita verso il pieno potere ha per fondamento un processo di eliminazione. Che cosa bisogna eliminare? 

Le false credenze.
Le supposizioni inattuabili.
Le fantasie penose.
Le conclusioni false.
Le decisioni impulsive.
I giudizi avventati.

Siete in grado di scoprire il legame tra questo e ciò che abbiamo precedentemente visto?
Eccolo: noi troviamo il vero Io, con tutto il suo potere naturale, abbandonando il falso Io, con la sua debolezza e la sua confusione. Quando si eliminano le supposizioni inattuabili, qualcosa di sorprendente si verifica. Il dottor Kunkel così descrive questo cambiamento: "Si è aperta una nuova via. Essa viene dal di dentro. 

E' in realtà l'Io migliore...Questo nuovo potere ci è conosciuto e familiare. Abbiamo sentito, pensato, sognato tutto ciò molte volte. Solamente, non eravamo in grado di esprimerlo chiaramente. E poi è giunta la cosa più inattesa; una chiarezza, una certezza e una conoscenza nuova e più profonda, l'Io reale e le forze creatrici che iniziano la loro opera. Ciò prova che una via esiste..."


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