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domenica 27 settembre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo occhio di tigre

L'occhio di tigre è un ottimo strumento per la visione o per i lavori di divinazione grazie al movimento particolare, quasi liquido, della luce che riflette attraverso la pietra stessa. 


QUARZO OCCHIO DI TIGRE
Caratteristiche: ha colore giallo bruno con striature nere
Proprietà: protegge aiuta a diventare più consapevoli della propria persona e della propria volontà; aumenta la concentrazione

Disturbi: è indicato per i disturbi delle vie respiratorie (tosse, asma, raffreddore) e per le ossa perchè ha la caratteristica di rafforzarle
Associazione con i chakra: terzo

Primo chakra

I chakra sono vortici di energia, "ruote" in sanscrito, che assorbono l'enrgia universale, alimentano le aure e caricano il plesso nervoso su cui sono innestati. I chakra principali sono sette.


Primo chakra
  • posizione: base della colonna vertebrale
  • colore: rosso vivo
  • organi interessati: ghiandole surrenali; colonna vertebrale; denti; vescica e parte finale dell'intestino; sistema circolatorio
  • significato: è collegato con la vita a livello materiale, corporeo, con i bisogni primari di sopravvivenza e riproduzione. Rappresenta la voglia di vivere a livello fisico. Esprime il collegamento dell'uomo con la Madre Terra. Se è aperto e ben funzionante, abbiamo molta energia, sappiamo vivere con determinazione, adattarci alledifficoltà della vita e procurarci i mezzi materiali necessari per sopravvivere, abbiamo l'energia per riprodurci. In caso contrario, avremo paura dei problemi che la vita può presentare: poco denaro, perdita del lavoro, paura che venga a mancare il cibo...
  • come equilibrarlo: attraverso il contatto sensoriale con la natura, con l'elemento terra, con gli dodori e i suoni della natura; usando il colore rosso, melgio se abbinato al blu; indossando rubini e pietre rosso vivo

Il vestito di seta rosso, scene dal precariato lavorativo

Agosto stava per volgere al termine, ma Bosley dopo una lunga opera di sfiancamento, era riuscito a convincere Charlie e il consiglio, a sponsorizzare una regata di fine stagione per barche da altura, valevole come tappa per il Campionato Italiano.

Zoe nel suo vestito di seta rosso
Ebbe la sua soddisfazione, perchè vi fu una grande partecipazione, cosa che gratificò non poco la vanità di Charlie che per una volta dovette ammettere che Bosley aveva avuto fiuto e che il lavoro da lui svolto era più che soddisfacente (l'ego di Bosley ne fu enormemente rafforzato).

Fu una settimana intensa, il tempo era splendido e la regata fu un successo, e per concludere in bellezza, venne organizzata anche una splendida festa sulla spiaggia, riservata ai regatanti tutti, alle autorità e anche allo staff, che tanto aveva faticato in quei lunghi giorni.  In programma una cena a buffet, partecipazione degli esercizi commerciali che avevano contribuito alla realizzazione dell'evento, musica dal vivo e vino a fiumi.

Charlie in persona distribuì allo staff gli inviti, giusto per alimentare il suo lato da mecenate, consigliando alle signore un abbigliamento elegante.
Naturalmente Zoe partecipò, non fosse altro per le bordate che aveva dovuto subire durante le precedenti manifestazioni da parte degli equipaggi e dagli armatori fuorilegge.
Charlie era stato chiaro, le signore dovevano essere eleganti, quindi Zoe fece mente locale sul contenuto del suo armadio, passando in rassegna i suoi vestiti e cercandone uno adatto all'occasione.
Zoe non era avvezza a fare vita mondana, nè partecipava a feste del genere succitato, il suo abbigliamento preferito era casual, comodo, sobrio, che rispecchiva la sua natura, il genere vamp, fashion, e "guardami guardami" non era stato considerato minimamente.

Stava già per rinunciare, quando le venne in mente che forse un abitino adatto all'occasione c'era, perciò cominciò la sua trasformazione da Cenerentola in principessa.
Poco tempo prima infatti, quando aveva deciso di far uscire fuori el rebelde che ruggiva indomito dentro di lei, aveva acquistato uno splendido abito di seta cinese rosso (il suo colore preferito), sul quale erano ricamate peonie e fenici, simboli di fortuna e prosperità. Era un abito senza maniche con il collettino alla coreana e l'abbottonatura obliqua, lungo alla caviglia e con due profondi spacchi  laterali.

Era vistoso, ma lei ci si sentiva a suo agio, non aveva bisogno di accessori,  ancora meglio per Zoe, che raccolse i suoi lunghi capelli rossi in una semplice coda di cavallo alta, infilò un paio di ballerine e andò in compagnia della collega.
La festa era già iniziata, la spiaggia brulicava di umanità, e la musica si spandeva armoniosa. Esibì alla vigilanza il proprio invito ed entrò, cercando di individuare la zona buffet, cosa che le risultò facile perchè le bastò osservare dove si affollavano le persone. Così si diresse in direzione delle vettovaglie, pronta a fare a gomitate per un paio di tartine e un piatto di pasta, e non si sarebbe accorta di nulla se la sua collega non le avesse dato una gomitata dicendole: " Santo cielo Zoe, ma non vedi che la gente ti fa ala? Stanno tutti a guardare te e il vestito, dimmi un po' ma dove l'hai comprato?"

Fu in quel momento che Zoe si guardò intorno e si accorse che la folla si era aperta in due e lei stava nel mezzo. Si sarebbe sprofondata sotto terra, e pregò che la terra la inghiottisse, ma ciò non avvenne, anzi, da un lato si levò una tuonante voce che coprì non solo il vociare, ma anche la musica: " Che spettacolo Bambina rossa, che spettacolo, sei uno splendore, dovresti venire sempre vestita così al desk, avremo ospiti a frotte!"

Era Charlie, che circondato da un piccolo gruppo di autorità umidificanti, la salutava alzando un calice di vino e, dopo averle fatto il baciamano urlò: " Un piatto per la Bambina rossaaaaaa!"
Zoe avvampò, fortuna che le sue guance imporporate sembravano soltanto riflettere il rosso del vestito, superò l'imbarazzo di quella improvvisa notorietà e cercò di michiarsi alla folla, ma non fu per molto, perchè si imbattè in uno dei più affezionati ospiti di Charlie che la bloccò e,  con le braccia tese verso di lei, come in preda ad un raptus le chiese: " Zoe cara fammi toccare il vestito, ti prego, è una seta bellissima, fammelo toccare!"
"Come ha detto scusi?" rispose stizzita Zoe "Che modi sono questi, come si permette queste confidenze?"

Lo sfacciato ospite non ebbe tempo di dare spiegazioni a quell'attacco di libidine (perchè di questo si trattava), nè di insistere, perchè sbucò Charlie che, accortosi dell'attacco di insania lo minacciò: " La Bambina rossa non si tocca, caro amico mio, la si può solo ammirare da lontano, non è più alla portata delle nostre fortune non credi?"




sabato 26 settembre 2015

Affirmanti incumbit probatio

Questo adagio viene direttamente dalle norme giuridiche latine, ed è in uso ancora oggi, la sua continuità nel tempo è rimasta immutata.
Affirmanti incumbit probatio:l'onere della prova spetta a chi afferma,  esprime un principio giuridico vigente ancora oggi: è compito di chi accusa portare le prove delle proprie affermazioni, non di chi si difende. 

 Precedenti di tale principio si possono riscontrare nel Digesto (22, 3, 2), in cui si leggono le parole di Paolo: Ei incumbit qui dicit, non qui negat (spetta a chi dice, non a chi nega). Anche nel Corpus iuris civilis (4, 19, 23) si legge una disposizione valida sia per Diocleziano sia per Massimiano, che esprime proprio tale principio: Actor quod adseverat probare se non posse profitendo reum necessitate monstrandi contrarium non adstringit, cum per rerum naturam factum negantis probatio nulla sit. (l'accusatore, dichiarando di non poter provare ciò che afferma, non può obbligare il colpevole a mostrare il contrario, perché, per la natura delle cose, non c'è nessun obbligo di prova per colui che nega il fatto). 

 Questo concetto viene talvolta usato dagli atei per dimostrare l'inesistenza di Dio o, per meglio dire, l'indimostrabilità della sua esistenza: in un dibattito teologico, è colui che afferma l'esistenza di una o più divinità a cui tocca il compito di dimostrare la verità della propria affermazione.

Oleolito di curcuma: con olio di sesamo per la bellezza del corpo, con olio extravergine di oliva per uso alimentare

Potrete utilizzare la curcuma, oltre che per la preparazione di maschere per il viso, anche per ottenere un ottimo olio da applicare sulla pelle. La curcuma è considerata una spezia adatta a proteggere l'organismo dall'invecchiamento.  

Oleolito alla curcuma: preparate questo oleolito con 500 ml di olio di sesamo spremuto a freddo e 3 cucchiai di curcuma in polvere. Versate l'olio in un barattolo di vetro con coperchio ermetico e mescolate la curcuma. Chiudete e lasciate macerare per una settimana, semplicemente agitando il barattolo una volta al giorno. All'ottavo giorno travasate il tutto in una bottiglia scura senza muovere la curcuma depositata sul fondo.

Grazie alla presenza di antiossidanti è un ottimo prodotto antirughe, mentre per le sue proprietà antinfiammatorie e lenitive si può utilizzare come impacco antiforfora o per rendere più forti i capelli, per regolare l'eccesso di sebo sulla pelle, in caso di pelle screpolata, dermatiti o prurito. In India la curcuma è il segreto di bellezza delle donne che sono solite realizzare in casa una pasta a base di questa spezia da spalmare sulla pelle per mantenerla giovane e in salute e per proteggerla dai raggi solari. Applicatelo sulla pelle come trattamento speciale antirughe.

1- E' antiossidante 
2- Aiuta a disintossicare fegato e intestino 
3- Ha effetti antiodolorifici e antinfiammatori 
4- Rafforza il sistema immunitario 
5- Previene alcuni tipi di tumori 
6- Aiuta a contrastare colesterolo e zuccheri nel sangue 
7- E' anti-stitichezza 
8- Ha doti antibatteriche

Se vi è difficile trovare il modo di utilizzarla direttamente in polvere forse vi verrà più facile realizzare un semplicissimo olio che si può sostituire a quello tradizionale per preparare salse, condire l'insalata e le altre verdure ma anche pasta, riso o cio' che più preferite. Il tutto risulterà anche più digeribile grazie alla curcuma che, tra l'altro, poiché è presente un grasso (l'olio appunto) sarà anche più facilmente assimilabile. 

Ecco come preparare l'olio aromatico per uso alimentare: Ingredienti - 500 ml di olio extravergine di oliva - 3 cucchiai di curcuma in polvere. Preparazione: versate l'olio in un barattolo di vetro con coperchio ermetico e mescolate la curcuma. Chiudete e lasciate macerare per una settimana, semplicemente agitando il barattolo una volta al giorno. All'ottavo giorno travasate il tutto in una bottiglia scura senza muovere la curcuma depositata sul fondo.

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