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giovedì 24 marzo 2016

Scrivete una lettera a Dio, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La preghiera ha un potere straordinario. Con la preghiera si realizza il miracolo per cui Dio ci ascolta e accoglie le nostre parole nel Suo cuore. Di solito però, com'è nella natura umana, le suppliche che gli rivolgiamo sono così piene di richieste di aiuto che la sua luce non riesce ad esaudirle tutte. Ecco un modo per imparare a pregare meglio.


  • L'azione di questa settimana consiste nello scrivere una lettera a Dio. Prima di iniziare è fondamentale meditare sulle ragioni per cui vogliamo farlo: una volta individuate, sapremo con certezza che cosa chiedergli
  • La lettera deve descrivere il modo in cui sentiamo di poter aiutare le nostre guide spirituali e collaborare così a realizzare la volontà di Dio. E' vero, non è facile, ma ricordate che anche un piccolo gesto, un'azione in apparenza insignificante, è in grado di trasformare la realtà
  • Le nostre guide ci insegnano che tutte le cose dell'universo sono legate tra loro. Se ne siamo convinti, vedremo più chiaramente lo scopo dell'azione di questa settimana e riusciremo a realizzarla con maggiore determinazione. Attraverso le nostre parole, le nostre azioni, i nostri pensieri e "l'energia" possiamo costruire un ponte tra Dio e il nostro mondo.
  • L'energia è quella forza pura e generosa che tutti siamo in grado di suscitare. Mentre scriviamo la lettera scegliamo parole che evochino energia positiva: garbate, dolci e confortanti. Siano queste fonte d'ispirazione ed esprimano la gratitudine e l'amore che custodiamo nel cuore e che nutrono la nostra anima
  •  Per alleggerire il compito alle guide spirituali dobbiamo essere propositivi e attivi nella nostra crescita spirituale: grazie a una maggiore fiducia in noi stessi potremo realizzare tutte le buone azioni che consentiranno alle creature celesti di dedicarsi a chi ha più bisogno di loro
  • Non aggiungiamo promesse, desideri o richieste alla nostra lettera per Dio. Il nostro unico scopo è dimostrargli rispetto e riconoscenza. Una volta terminata, rileggiamola a voce alta, cercando di parlare alle guide spirituali con il cuore. Loro si faranno carico di recapitare il messaggio, e in questo modo nutriremo Dio con il nostro amore
  • Tutte le buone intenzioni e le buone azioni danno nutrimento e sostentamento all'anima. E' ciò che Dio e le nostre guide fanno ogni giorno per noi. Cogliamo l'occasione per ricambiarli.

martedì 29 dicembre 2015

Psicopittografia: Dobbiamo aiutare gli altri?

A volte si è perplessi sull'opportunità di aiutare gli altri. Si pensa di non averne la forza. E' egoismo tutto questo? Un falso senso del dovere nuoce all'armonia umana. Innanzitutto bisogna scoprire ciò che può realmente aiutare gli altri. 

Non cercare di fare qualcosa per un altro, cercate piuttosto di esser qualcuno per lui. Il prossimo, sia esso la moglie, il figlio, l'amico riconoscerà allora che voi siete differente; avrà il senso della vostra forza interiore; scorgerà in voi l'esempio di un uomo maturo e senza paura. 

Sarete l'uomo che gli altri hanno sempre sperato d'incontrate, il solo che possa aiutarli veramente. Fin'ora hanno incontrato persone disposte a far qualcosa per loro in cambio di un'altra cosa. Voi siete diversi. Voi offrite loro un amore vero e disinteressato. Non siete tenuti ad aiutare gli altri prima che voi siate in grado di farlo coscientemente. Allora il vostro aiuto sarà spontaneo. sarà qualcosa che desiderate fare naturalmente.

E' come il giovane pesco che non fa alcuno sforzo deliberato per dare pesche perchè sa che non è ancora in grado di farne. Esso sa che il suo compito attuale è quello di armonizzarsi con le leggi naturali della crescita, utilizzando le risorse del sole e  dell'aria. Al momento opportuno, esso produrrà senza sforzo i frutti che saranno goduti dagli altri esseri. [Immagine mentale 26]


giovedì 10 settembre 2015

Sii generoso con chi ha meno di te, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Ci sono milioni di persone che non hanno i mezzi per vivere e molte organizzazioni che inviano aiuti ai Paesi del terzo Mondo dipendono dalla nostra generosità. Non solo, molte delle persone che ci circondano nel nostro stesso paese vivono in condizioni di indigenza. L'azione di questa settimana consiste nel dare sostegno ai meno fortunati, iniziando da chi vive accanto a noi

  • Ogni giorno una quantità impressionante di cibo finisce nella pattumiera, scartata con leggerezza. Buttiamo via alimenti che abbiamo lasciato scadere nel frigorifero o avanzi che non siamo riusciti a finire perchè avevamo già mangiato abbastanza. Nei ristoranti tutte le settimane vengono gettate pietanze in condizioni perfette per il valore di migliaia di euro, e i cassonetti traboccano di viveri sufficienti a sfamare un esercito
  • E' come se fossimo "anestetizzati" alla vista di tanto spreco, lo consideriamo una parte della nostra vita. Il pianeta è ormai sommerso dai rifiuti e lo stiamo soffocando a causa di innumerevoli comportamenti sconsiderati. 
  • Da soli non saremo mai in grado di sfamare il mondo intero, ma nel nel nostro piccolo possiamo contribuire ad aiutare chi ci sta vicino. Questa settimana portiamo da mangiare a qualcuno che ha bisogno
  • Forse il nostro vicino di casa è solo o malato e non è in grado di prepararsi il pranzo. Oppure abitiamo nei pressi di un centro di accoglienza dove servirebbe una mano in cucina. E magari al canile o al gattile farebbe piacere ricevere un sacchetto di croccantini o una scatoletta in più
  • Questa azione è semplicissima, ma apre un universo infinito di possibilità: quando prepariamo un pasto per noi o la nostra famiglia, cuciniamo una porzione in più e offriamola a chi ne ha bisogno
  • Ogni volta che apriamo la pattumiera per gettare degli avanzi, ricordiamoci di pensare a chi potrebbe davvero apprezzare il cibo che stiamo per buttare
  • Informiamoci sulle iniziative di colletta alimentare nella nostra zona e teniamo d'occhio le offerte al supermercato: quando c'è il "3x2" possiamo approfittarne per fare la spesa per chi è meno fortunato di noi oppure per donare un sacchetto di provviste alla mensa dei poveri o a un ente benefico
  • Condividere ciò che abbiamo con chi è più svantaggiato è un gesto che alleggerirà il nostro cuore. Ricordiamoci che la generosità e l'amore che dimostriamo nel donare a qualcuno un pasto caldo contrinìbuiranno ad alimentare anche la nostra anima

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