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lunedì 9 maggio 2016

Luttare, macchiaiolo, mache si gira, maestà, ma fa la onia, maggiante

Luttare, macchiaiolo, ma che si gira, maestà..strane parole o modi per definire la durata di una cosa o una persona becera, insomma come al solito c'è sempre da imparare.


LUTTARE: ad Arezzo e nel contado aretino prende il significato di durare. "Questo vestito mia ha luttato assai"

MACCHIAIOLO: nulla a che veder con la pittura: è il ragazzo insolente, becero, zotico. Ma nel modo di dire non manca una certa simpatia, perchè nellarusticità del "macchiaiolo" (da macchia, ovviamente) e nella sua scontrosità c'è un fondamento di indipendenza più che di vera cattiveria

MA CHE SI GIRA: espressione fra la sorpresa e il disappunto: "ma si scherza!"


MAESTA': in lucchesia le maestà sono i tabernacoli con immagini sacre posti ai lati delle strade, spessso a una crocevia. Le maestà delle zone montane sono quasi sempre vere e proprie cappellette aperte a tutti per riparo dalle intemperie. Anche "marginetta", forse da immaginetta

MA FA' LA 'ONIA?: ma vuoi scherzare? ('onia, sta per conia). Modo di dire pisano e liveornese. Conia è la burla, la celia

MAGGIANTE: in Versilia è uno che chiacchiera molto, che la sa lunga. Deriva da Maggio, il noto spettacolo storico, cavalleresco e religioso del teatro popolare che si rappresenta all'aperto dal mese di maggio in poi in quasi tutta la Versilia, in buona parte della LUcchesia e nel Massese

martedì 9 febbraio 2016

Becero

BECERO: maleducato, triviale e provocante: soltanto a parole, però. Il becero fiorentino appartiene al folclore e si disitingue dai teppisti, dai delinquenti. E' tollerato, ma non necessario guardarsene: arguto, beffardo, satirico, famoso per frizzi e battute mordaci, un personaggio pieno di risorse per chi va in cerca del colore locale ormai sibadito e anemico.

BECERI, a Firenze, si nasce, non si diventa. Jorick, nome di scrittore dell'avvocato Pietro Coccoluto Ferrigni, stava servendosi di un orinatoio e intanto continuava a leggere un libro, come usava una volta anche andando per la strada quando non c'era il traffico che c'è ora.

Passa una ragazzo e gli grida: "Vòtta, cioè guarda, gli è avvocato e un sa neanche pisciare a mente!"

BECERO è quasi sempre maschile, ma non necessariamente. Le donne BECERE sono in genere CIANE.

BECERI e CIANE insieme erano chiamati CAMALDOLESI della Via di Camaldoli, il più popolare rione di Firenze, dove i monaci Calamdolesi possedevano molte case.

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