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venerdì 20 maggio 2016

Cibi in Frigorifero, come conservarli bene

Cibi in Frigorifero, come conservarli bene è fra le priorità che dobbiamo tener ben presente per preservare le qualità nutritive degli alimenti e non incorrere in spiacevoli inconvenienti.


A noi probabilmente sembra di sapere come fare a conservare bene gli alimenti, soprattutto perché abbiamo il frigorifero, per noi garanzia di corretta conservazione. Ma ci sono delle regolette da rispettare per evitare spiacevoli inconvenienti che vale la pena conoscere e tenere bene in mente. Ecco quali.


Attenzione alla data di scadenza e soprattutto alla tipologia di dicitura sulle confezioni, infatti le possibili sigle che possiamo trovare sono due: “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. “Da consumarsi entro”, la Data Di Scadenza (DDS): indica che l’alimento deve essere consumato entro una data precisa. Al di là della data indicata, il prodotto non è adatto al consumo, in quanto tossico o pericoloso. Questo accade soprattutto nella carne, nel pesce, nel latte fresco o negli insaccati. “Da consumarsi preferibilmente entro”, il Termine Minimo di Conservazione (TMC): si ritrova su prodotti come pasta, surgelati o bibite, e indica che al di là della data indicata l’alimento rimane commestibile, ma perde alcune proprietà e qualità nutrizionali e organolettiche: il gusto sarà un po’ meno presente, i biscotti un po’ mollicci... NOTATE BENE: queste date sono valide ad imballaggio chiuso. Una volta aperto, l’alimento va consumato più velocemente

Fate caso alla temperatura della zona fredda (in alto o in fondo al frigo, dipende dal modello) non deve superare i +4°C. È qui che vanno conservate le derrate più deperibili. Mettere ben in vista i prodotti la cui data di scadenza è vicina. Pulire il frigorifero una o due volte al mese con acqua e sapone.

Pesce: prima di essere messo in frigo, il pesce dev’essere pulito. Va conservato nella zona più fredda del frigo, tra 0°C e 4°C. Conservazione: 48 ore dall’acquisto per i pesci interi. 3 o 4 giorni per i filetti.

Carne: può contenere  batteri e virus pericolosi, come listeriosi, salmonella, stafilococchi. La temperatura giusta è tra 0°C e 4°C, nel ripiano più freddo. Conservazione: 3 giorni massimo, 2 giorni massimo per il pollame.

Piatti fatti in casa: non devono rimanere più di 2 ore a temperatura ambiente prima di essere messi in frigo. I piatti fatti in casa includono carne e pesce cotti in casa. Temperatura: tra 4°C e 6°C. I resti dei piatti fatti in casa possono essere conservati per 3 giorni.

Panna: va conservata come i formaggi freschi, ad una temperatura tra 4°C e 6°C. Si conserva fino alla data di scadenza oppure massimo 4-6 giorni una volta aperta.

Yogurt: la temperatura ideale è tra 4°C e 6°C. Si conserva fino alla data di scadenza e anche un paio di giorni più in là. Gli yogurt fatti in casa si conservano in frigo per 8-10 giorni.

Succo di frutta: hanno una data di scadenza lontana finché non viene aperto. Una volta aperto, va messo in frigo e va bevuto in pochi giorni. Si conserva nella porta del frigo, cioè tra 6 e 8°C, per i succhi di frutta pastorizzati aperti, facendo attenzione a chiudere bene la bottiglia. Tra 0°C e 4°C per i succhi acquistati al banco frigo.  I succhi di frutta del banco frigo e i succhi di frutta pastorizzati aperti vanno finiti entro una settimana.

Latte: fresco o a lunga conservazione, dipende dalla vostra scelta.  Meglio conservarlo nella zona fresca del frigo (tra 4°C e 6°C) piuttosto che nella porta. Il latte fresco va conservato in frigo, ma anche quello a lunga conservazione una volta aperto. Si conserva fino alla data di scadenza per il latte fresco. Una volta aperto, va consumato entro 48 ore. Il latte a lunga conservazione si conserva fino a una settimana, una volta aperto.

Formaggio: ogni formaggio va conservato avvolto nel suo involucro, oppure in carta da forno o stagnola.
La temperatura è tra 4°C e 6°C per i formaggi stagionati,  tra 0°C e 4°C per i formaggi freschi e/o non pastorizzati. Nel cassetto delle verdure se devono continuare a stagionare. Si conserva fino al termine minimo di conservazione.

Piatti pronti e pasticcini a base di panna: non devono essere conservati più di 3 giorni. Devono essere raffreddati (massimo 2 ore) prima di essere messi in frigorifero. I piatti pastorizzati sotto vuoto si conservano un po’ più a lungo. Tra 0°C e 4°C, sul ripiano più freddo. Si conservano 2-3 giorni per i piatti preparati ad esempio in rosticceria; 7-14 gioni per i piatti pronti sotto vuoto finché non sono stati aperti: una volta aperti, 3 giorni massimo. Non ingerire se sono rimasti più di due ore fuori dal frigo.

Salumi: per quelli da banco, la data di scadenza non è indicata, quindi vanno consumati velocemente. E meglio evitare di comprare salumi da banco che non sono stati affettati davanti a te. La temperatura giusta è tra 0°C e 4°C. Si conservano 3 giorni massimo per i salumi comprati al taglio. Fino alla data di scadenza per quelli acquistati confezionati, ma una volta aperti vanno consumati entro 4-6 giorni.

Prosciutto crudo e cotto: ma vanno conservati in modo leggermente diverso, ad una temperatura tra 0° e 4°C, nella zona più fredda del frigo, per il prosciutto cotto. Il prosciutto crudo intero senza osso va conservato in un luogo fresco e asciutto, coperto per evitare che la prima fetta si secchi. Ad esempio nel cassetto delle verdure. Se acquistato al banco o preconfezionato, va conservato tra 0 e 8°C. Il prosciutto cotto sotto vuoto non aperto si conserva per 3 o 4 settimane, in genere. Una volta aperto, va consumato entro 48 ore, come anche il prosciutto acquistato al taglio. Per quanto riguarda il prosciutto crudo, la durata di conservazione sarà di varie settimane qualora comprato intero e disossato, di 2-3 giorni se comprato al taglio o confezionato.

Vasetti di sottaceti, pomodoro, maionese, senape: nella porta del frigo, tra 6°C e 8°C. La salsa di pomodoro fatta in casa si consuma entro 3 o 4 giorni. La maionese fatta in casa dev’essere mangiata il giorno stesso. I vasetti industriali vanno consumati entro 2 mesi dall’apertura, tranne la senape, che si conserva fino a 12 mesi, una volta aperta.




venerdì 6 novembre 2015

Muffa negli armadi, ripostigli, frigoriferi, sugli indumenti, nei libri: consigli casalinghi

Per tener lontana la muffa, dichiarate guerra alla sporcizia e all'umidità

ARMADI E RIPOSTIGLI

Per migliorare la circolazione dell'aria, lasciare la porta accostata. Provate a sostituire una porta piena con una dotata di fori di areazione

Gli oggetti più facilmente attaccati dalla muffa, come scarpe e valigie,andranno riposti su scaffali a griglia in modo da consentire la circolazione dell'aria

FRIGORIFERI

Lavate regolarmente il vano interno con una soluzione di bicarbonato

Se il vostro frigorifero ha una vaschetta per la raccolta della condensa, lavatela spesso e cospargetela con bicarbonato di sodio


INDUMENTI

Per togliere la muffa da un tessuto lavabile, bagnate la macchia e sfregatela con il detersivo. Fate poi il bucato alla temperatura massima consentita, ricorrendo anche alla candeggina se il tessuto la tollera. In caso contrario, lasciate a bagno l'indumento in una soluzione a base di ossigeno, poi lavate

LIBRI

Mettete un pezzo di carbone in una libreria a vetrina per assorbire l'umidità

Se le pagine dei libri sono umide, cospargetele con amido di mais: spazzolatele poi diverse ore più tardi, quando l'umidità sarà stata sssorbita. Se le pagine recano tracce di muffa, spazzolate l'amido all'aperto, in modo che le spore non di diffondano in casa

sabato 10 ottobre 2015

Funghi, consigli casalinghi

Vi piacciono i funghi e vi piace andare per boschi a cercarli e farne una buona scorpacciata? Io ne vado matta. Però i funghi sono delicati e vanno trattati in un certo modo per mantenerli al meglio. Ecco alcuni consigli pratici

I funghi vanno conservati in frigorifero senza lavarli. Avveolgeteli delicatamente in fogli di carta da cucina e riponeteli in frigo in sacchetti di plastica o di carta. Usateli però il più presto possibile.


Al momento di utilizzarli, eliminate l'etremità terrosa del gambo, passateli rapidamente sotto il getto dell'acqua e asciugateli; oppure, se vi sembrano abbastanza puliti, raschiate il gambo con un coltellino e sfregateli delicatamente con una pezzuola umida.

Per tagliare i funghi a fettine regolari, provate a servirvi dell'apposito utensile per affettare le uova sode: premete i funghi sulle lame con la cappella rivolta verso il basso. Più saranno freschi i funghi, più sarà facile e rapido questo sistema per tagliarli.

giovedì 20 novembre 2014

Come servire i formaggi, bon ton a tavola

I formaggi vanno presentati in tavola su di un piatto unico, meglio se di legno. Ogni formaggio dovrebbe avere il proprio coltello, che alcuni vogliono bagnato nell'acqua per facilitare il taglio. Il buon gusto esclude di infilare nei formaggi bandierine o cartellini con il nome e la provenienza.


I formaggi vanno tolti dal frigorifero almeno un'ora prima di essere serviti e ad essi non va assolutamente né grattata né asportata la crosta. Un piatto di formaggi che si rispetti deve contemplarne almeno quattro o cinque qualità: uno dovrebbe essere a pasta molle e dolce, uno a pasta molle e saporita, uno erborinato e uno a pasta dura. Per i formaggi molli e dolci non bisogna scordare il sale, il pepe e l'ampolla con l'olio d'oliva; eventualmente non stonano alcune ciotoline contenenti aglio, prezzemolo, basilico o altre erbe aromatiche tritate finemente. Per i formaggi piccanti è indispensabile una coppetta contenente riccioli di burro fresco.

Decorate il piatto dei formaggi con teneri gambi di sedano bianco, foglie di lattuga, ravanelli e olive. Un cestino di noci andrà sempre bene; non dimenticate le classiche pere (di grandezza medio-piccola) con il Grana o il Parmigiano Reggiano e le fave, quand'è stagione, con il Pecorino. Accompagnate i formaggi con almeno quattro tipi di pane: bianco, casereccio, integrale, di segale, nonché dei crackers. Per lo Squaquerone possiamo suggerire delle piadine calde mentre, per i formaggi molli e saporiti, saranno molto apprezzate delle fette di polenta abbrustolita.

venerdì 11 luglio 2014

Caffè, consigli casalinghi | Varie

Amo il caffè, il suo profumo e il suo aroma, ad ogni ora del giorno. Anche se ormai in tutte le case si trovano le macchine da caffè e relative cialde, da cui si ottiene un ottimo caffè dagli aromi più svariati ed esotici, io sono ancora affezzionata alla moka, il cui rumore è per me sinonimo di relax.

Ma veniamo ad alcuni consigli caserecci. Il caffè solubile e liofilizzato conserva tutto l'aroma e il sapore del caffè fresco: il segreto sta nel coprire la tazzina con un piattino, dopo aver aggiunto l'acqua bollente, e nel lasciar riposare per un minuto.


Per conservare il suo aroma, riponete sempre il caffè macinato in frigorifero.

Congelate gli avanzi di caffè nella vaschetta dei cubetti di ghiaccio. Volete un caffè? Mettete un paio di cubetti in una tazza, aggiungete un goccio d'acqua e passate nel forno a microonde.

Se siete grandi consumatori di caffè ma temete gli effetti di un'assunzione eccessiva di caffeina, provate a preparare una bevanda ottenuta aggiungendo alla miscela di caffè del surrogato a base di cicoria.

Anzichè usare il deka, provate uno dei tanti surrogati di caffè a base di cereali, noci, cicoria o radice di tarassaco. Addolcite il gusto conservando una stecca di vaniglia nel barattolo del macinato.

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