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lunedì 7 marzo 2016

Capelli: 7 modi per curarli in maniera naturale

I problemi che possiamo incontrare con i nostri capelli sono di vario tipo:  cadono, sono opachi o sfibrati, il cuio capelluto può essere grasso e avere la forfora. In commercio come ci è dato di verificare, ci sono miriadi di proposte e formulazioni che promettono la risoluzione adatta ai nostri capelli. Perché, invece, non orientarsi verso rimedi naturali? Anche inquesto caso abbiamo svariate proposte, naturali e low cost, per rimettere in sesto il vostro cuoio capelluto. Eccone alcune da prendere seriamente in considerazione.


-Contro la caduta, l'aglio: pestare 10 gr di aglio in 100 gr di alcool. Fare macerare per 20 giorni e filtrare. Questa formulazione serve a frizionare il cuoio capelluto avvalendosi di un batuffolo di cotone 30 minuti prima di lavare i capelli.

-Lozione riflessante per capelli biondi al castagno: bollire 500 gr di bucce di castagne in 1 litro di acqua per 30 minuti, tenendo il recipiente coperto. Filtrare quindi il tutto e allungare con ½ litro di acqua. Uso: una volta lavati, sciacquate i vostri capelli con questo decotto che donerà forza e luce alla vostra chioma.

-Contro forfora e caduta ecco l'ortica: essa, tra le tante proprietà, ha anche quella di porre rimedio alla forfora e alla caduta dei capelli, stimolando la circolazione cutanea. Bollire tre pugni di radice di ortica per 30 minuti in ½ litro di acqua e ½ litro di aceto: filtrate il tutto. Uso: frizionate il cuoio capelluto con questo decotto 2-3 volte al giorno, oppure quotidianamente se il problema è grave.

-Cocco: se avete capelli secchi, inariditi a causa di esposizione ai raggi del sole o tintura, l'olio di cocco si rivela un meraviglioso aiutante. Uso: applicarne piccole quantità, specialmente sulle punte, tenere in posa 30 minuti. È consigliabile utilizzarlo anche prima di fare bagni in piscina o in mare, per evitare che cloro e sale sfibrino i capelli.

-Peperoncino: utile per la caduta. Far macerare 15 gr di peperoncino in polvere in ½ litro di alcool a 60 gradi per una settimana: quindi filtrate usando una tela fitta. Uso: frizonare due volte a settimana il cuoio capelluto preferibilmente dopo aver lavato i capelli e senza risciacquare.

-Cute grassa: grazie al rosmarino si possono risolvere le problematiche relative alla pelle grassa e impura: per questo motivo è particolarmente adatto per coloro che hanno problemi di forfora anche come risciacquo rinforzante del cuoio capelluto. L'azione rivitalizzante del rosmarino lo vede aggiunto all'acqua del bagno. Per i capelli si procede così: lasciare 20 gr di polvere di foglie di rosmarino a macerare per 6 giorni in 100 gr di alcool a 90 gradi, agitando la soluzione 1 volta al giorno. Quindi filtrate. Uso: una volta a settimana frizionate con questa tintura il cuoio capelluto.

-Salvia:  buon rimedio per contrastare la perdita dei capelli, ma anche per incitarne la crescita, oltre che come purificante del cuoio capelluto, lucidante dei capelli. Ecco una ricetta per la preparazione del trattamento per capelli soffici e lucidi. Bollire 200 gr di foglie di salvia ed eventuali sommità fiorite in 1 litro di acqua per 15 minuti: far raffreddare, filtrare e addizionare al decotto 1 bicchiere di rum. Uso: come lozione dopo shampoo per capelli lucidi e morbidi; frizionando una volta a settimana il cuoio capelluto contro la caduta di capelli.

mercoledì 17 febbraio 2016

Buone, sane e autoprodotte: le Farine di frutta

Ancora poco conosciute per lo meno ai più, sono le farine di frutta, che di solito si ottengono a partire dai semi, come ad esempio la farina di carrube o la più famosa farina di semi d'uva. Giusto per darvi un'idea, la farina di carrube, ha un sapore molto simile al cioccolato e si può usare in sostituzione di quest'ultimo. Ora è anche vero che non tutti i semi sono adatti al consumo umano, quindi sappiate che per ottenere la farina di carrube sarà sufficiente polverizzare le carrube stesse con un mixer.



E' più facile trovare la farina di cocco, che si ottiene dalla polpa di cocco essiccata e che va benissimo per la preparazione di dolci vegani ricchi in salute. Il cocco, anche se ricco di grassi saturi, se consumato con moderazione non influenza i livelli di colesterolo. La farina di cocco, inoltre, è ricca di sali minerali, come il potassio e il ferro.

Una menzione particolare la merita  la farina di platano, di cui si possono trovare due varietà, quella ottenuta da platani dolci (ideale per dolci e budini) e quella ottenuta da platani meno dolci (ideale per piatti salati, tipo la pizza).La farina di platano meno dolce, se mescolata con la farina di zucchine , è ottima per pizze, pani, focacce, pasta fresca… Per ottenre la farina di zucchine si deve seguire il procedimento dell'essiccazione e poi della macinazione.

Quelle che invece si possono trovare in commercio oppure online sono: la farina di zucca, quella di pomodoro, di albicocca, ananas, ciliegie, mango, pere e pesche. Sono farine totalmente prive di glutine, che si possono usare molto facilmente in cucina e che sono anche ottime basi per fare coloranti naturali.

venerdì 12 febbraio 2016

Con cocco e ananas doppio attacco alla cellulite

L'odiata cellulite è quell'inestetismo che fa rinunciare a scoprire le gambe o a trincerarsi dentro un pareo. Per affrontarla e migliorarla possiamo ricorrere ai succhi e alla polpa dei frutti tropicali perchè  ricchissimi di minerali, di potenti enzimi e di acidi con ottima efficacia depurativa  e che sono un’eccezionale risorsa per mantenersi in forma perfetta. Quelli più attivi contro la cellulite sono ananas e cocco, che reidratano i tessuti e l’intero organismo con i loro specifici estratti depurativi. Oltre a utilizzare il frutto, il succo e l’estratto secco come integratori, possiamo imparare ad applicarli anche sulla pelle.


Intanto dobbiamo imparare ad indentificare il tipo di cellulite che ci affligge. Pizzichiamo cosce, glutei e fianchi: se dopo il “pizzicotto” la pelle appare arrossata e non provoca dolore al tatto, significa che la  cellulite è di recente formazione; se invece si nota una chiazza chiara,  si sente la cute fredda e si avvertono dei nodulini dolorosi, la cellulite è più “datata”.

In ogni caso, che sia di recente formazione o più vecchia è bene comunque intervenire subito utilizzando trattamenti con cocco e ananas poichè se il disturbo si è instaurato di recente, eviteremo un paeggioramento, e se datato, si può spianare e levigare la pelle già “bucherellata”.

Cellulite giovane: l’ananas è ottimo per ristabilire l’equilibrio tra i sali minerali ed eliminare i liquidi in eccesso che causano ritenzione idrica e cellulite, contiene la vitamina C (che riduce l’eccessiva permeabilità dei capillari), il betacarotene e il manganese (che aiutano la pelle a mantenersi elastica e idratata), il potassio (dall’azione drenante, ben 230 mg ogni 100 grammi) e gli acidi organici (ossalico, citrico e malico), che neutralizzano la stasi linfatica e gli accumuli di scorie che appesantiscono gli arti inferiori. In più nell’ananas c’è un enzima molto importante, la bromelina, efficace per migliorare la circolazione locale, sgonfiare e disinfiammare i tessuti. Il frutto dell’ananas è utile in particolare per la cellulite recente, legata a cattiva digestione e rallentamenti circolatori.

Ma non è finita qui perchè  succo (e la polpa) di ananas non sono solo da bere e da mangiare, ma possono essere usati come ingredienti per preparare una maschera che leviga e tonifica la pelle grazie alla sua azione esfoliante e alla ricca presenza di alfaidrossiacidi che favoriscono il riassorbimento dei ristagni.

Per prima cosa è bene cercare di eliminare lo strato di tossine che le impediscono di “respirare”, spazzando via così le sostanze di scarto che favoriscono la cellulite. Ecco allora un trattamento da ripetere ogni 2-3 giorni. Occorrono un frullatore, un quarto d’ananas fresco e due cucchiai di olio di mandorle dolci. Frulla gli ingredienti e applica il composto sulle parti da trattare con delicati movimenti circolari; mantienilo in posa per circa 15 minuti. Dopo i tempi di posa risciacqua con abbondante acqua fresca.

Il gambo d’ananas, che si trova in erboristeria sotto forma di polvere in capsule, è molto ricco di bromelina e ravviva il microcircolo della pelle. Può essere utilizzato anche per un impacco adatto a smuovere la cellulite recente e per ridurre i nodulini dolorosi della cellulite di vecchia data. Occorrono: 4 cucchiai di argilla bianca,
2 compresse di gambo d’ananas polverizzate,
1 cucchiaio di succo d’ananas
 e acqua quanto basta per ottenere una miscela cremosa da spalmare direttamente sulle parti da trattare. Avvolgere le parti con della pellicola e lasciar agire per circa 30 minuti.

E veniamo al cocco, da cui, oltre all’olio e al latte, oggi si ricava l’acqua, che viene estratta dalla noce ancora verde e acerba. È un succo tropicale ipocalorico che, grazie all’abbondanza di potassio e magnesio, ristabilisce l’equilibrio idrico dell’organismo. L’acqua di cocco è anche l’integratore ideale per contrastare la cellulite di vecchia formazione: bevuta ogni giorno, preferibilmente a digiuno, favorisce la rigenerazione della flora intestinale e facilita l’espulsione delle tossine che appesantiscono la silhouette. Inoltre, aiuta i tessuti a conservare la naturale idratazione e, grazie anche al suo contenuto di aminoacidi essenziali, accelera i processi di rigenerazione dei tessuti colpiti da cellulite.

L’olio di cocco invece , che si ottiene per pressione della polpa, è un olio solido, di consistenza cerosa, che si scioglie a contatto con il calore corporeo e ha spiccate proprietà idratanti; senza ungere, regala alla pelle una morbidezza particolare e la arricchisce di tutte le sostanze nutritive perse durante l’esposizione al sole e all’acqua di mare: in più, nutre tutti gli strati della pelle, riducendo e disperdendo l’eccesso di calore, allevia l’infiammazione che accompagna la cellulite. L’olio di cocco, applicato mattina e sera dopo la doccia, contribuisce anche ad attenuare le strie cutanee.

L’acqua di cocco può anche essere applicata sulla pelle: basta trasformarla in cubetti di ghiaccio da passare su cosce, glutei e gambe. Si tratta di un’applicazione adatta per trattare in maniera mirata la ritenzione idrica, gli accumuli di cellulite localizzati, la stasi circolatoria e il gonfiore che colpisce dalle caviglie in su. Procurati dell’acqua di cocco e versala nel contenitore per formare il ghiaccio. Dopo qualche ora, prendi un cubetto e massaggialo con movimenti circolari sulle zone colpite da cellulite, fino a completo scioglimento. Poi sciacqua con acqua calda e asciuga: noterai che la parte è meno bianca e più sgonfia.

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