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venerdì 29 maggio 2015

Un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Da oggi e per molte settimane cari lettori e lettrici, vorrei proporre dei semplicissimi consigli che possono aiutarci a migliorare la nostra vita, quindi noi stessi e di conseguenza anche la vita di coloro che ci stanno vicino, azioni queste che possono poi estendersi anche agli altri. Sono consigli in pillole, da praticarsi per una settimana, giorno per giorno, e non richiedono tantissimo tempo, lo si può fare anche quando siamo già sotto le coperte, giusto quei pochi minuti prima di spengere la luce, basta tenere sul comodino un quaderno e una penna.

Fare piazza pulita: facciamo un'attenta analisi della nostra vita e del modo in cui la gestiamo. Valutare cosa è importante e cosa non lo è può trasformarsi in un utilissimo gesto di pulizia profonda. 
Liberarsi dalle zavorre

  • Nella vostra vita ci sono consuetudini , cose o persone che non vi soddisfano più perchè sono diventate obsolete? Presenze o abitudini che hanno un'influenza negativa su di voi? Allora prendetevi una settimana per fare piazza pulita
  • Recidere i legami con le persone negative può essere doloroso, ma qualche volta è necessario per la nostra salute e il nostro benessere. Modificare abitudini nocive, comportamenti autolesionisti e sgombrare un ambiente pieno di cose vecchie e inutili alla nostra crescita può aiutarci a far entrare nella nostra vita luce , pace e armonia
  • Eliminare tutto ciò che è logoro e stantìo farà spazio alle nuove influenze positive di cui vogliamo circondarci. Quindi nei prossimi sette giorni esaminate la vostra vita. Fate un elenco delle persone che influiscono sul vostro tempo e modo di essere, valutate il vostro modo di pensare, e considerate quali cambiamenti sono opportuni nella vostra esistenza per fiorire e farvi crescere
  • Sbarazzatevi di tutto ciò che occupa spazio prezioso e crea disordine. Eliminate i vecchi vestiti che non vi piacciono più o che non vi vanno più bene . Passate meno tempo con chi vi deprime e vi prosciuga le energie. Valutate con attenzione ciò che avete necessità di conservare.....e fate piazza pulita
  • Considerate questo repulisti un'opportunità per essere più amorevoli e generosi. Potete donare gli abiti o gli oggetti che avete scartato ad un ente di beneficenza o ad un amico che ha bisogno, vedrete che riuscirete a vedere le cose con più chiarezza e in più avrete aiutato qualcuno
  • Eliminare tutto ciò che è superfluo alla nostra vita dona la sensazione entusiasmante di "ripartire da capo". Il benessere che ne seguirà sarà una ricompensa sul piano emotivo e fisico
  • Non restate aggrappati alle vostre zavorre solo perchè ci siete affezionati. In questi sette giorni, dovete fare un passo coraggioso. Soltando quando create un ospazio libero intorno a voi, permettete alle cosebelle di venire a farvi visita.

mercoledì 23 aprile 2014

Come uscire dall'artifizio mentale | Psicopittografia

Non avete mai pensato di eliminare dalla mente un pensiero qualsiasi? O di uscire dall'artifizio mentale che non porta a nulla? Vi sono persone che darebbero qualsiasi cosa per interrrompere il corso frenetico dei loro pensieri. Il desiderio di fermare il pensiero dimostra che noi riconosciamo la futilità di lottare per la vita con le armi inadeguate dei nostri pensieri abituali, vuoti e condizionati. Il pensiero ha la sua importanza, ma in realtà è un potere secondario. C'è qualcosa di molto superiore. Bisogna smettere di pensare secondo i canoni tradizionali. Gli schemi di idee vecchie, congelate, personalizzate e preconcette, non portano a nulla, e ogni uomo può provarlo a se stesso una dozzina di volte al giorno. Che cosa può sostituire allora il pensiero condizionato?

 La conoscenza! Ecco il grande segreto. E' essenziale capire la grande differenza che c'è tra il pensiero e la conoscenza. E' una lezione importante nell'arte di liberare tutte le forze naturali con le quali potrete avanzare rapidamente. Che cos'è innanzitutto il pensiero? E' la memoria in azione. Se nell'archivio della memoria vi è l'opinione che la vita è triste, noi diffonderemo questa opinione ovunque andiamo e saremo infelici. In altri termini, il pensiero è semplice ripetizione, e quindi può essere totalmente erroneo. I pensieri sono basati sul condizionamento che avviene negli anni della gioventù. Se persone inacidite ci dicono che la vita è triste, le nostre menti, impressionabili, l'accettano cone un fatto vero. Ma in realtà non è un fatto; è il nostro Io che si sente rattristato. Il pensiero si basa su punti di vista acquisiti e su attitudini che possono non esser conformi alla realtà. Quando pensiamo semplicemente a  qualcosa, possiamo sbagliarci; ma quando conosciamo una cosa, non ci sbagliamo mai, perchè conosciamo il sinonimo di verità. Ecco perchè il pensiero non può risolvere il problema. Il pensiero gira vertiginosamente senza giungere a nulla. Ciononostante il pensiero è necessario al processo meccanico della vita. Ma poichè l'Io spirituale non è meccanico, esso deve essere innalzato da una forza completamente diversa.
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