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mercoledì 13 luglio 2016

Te cardo, te la se messa la camicia a rovescio

Te cardo, te la se' messa la camicia a rovescio, tenere come un oracolo, terra santa piglia e non rende, terratrepoli, t'ha detto tigna alcuni modi di dire forse un po'sibillini ma pregni di significato

TE CARDO: in aretino significa "ti pettino", "ti sistemo per le feste". E' modo figurato da cardare la lana

TE LA SE' MESSA LA CAMICIA A ROVESCIO: frase scherzosa che si dice a chi va in cerca di funghi. Innocua superstizione che trova il suo motivo nell'idea di diversi adeguare al regno antitetico della natura non coltivata, com'è appunto il regno dei funghi che nascono spontanei nei boschi e non durante il giorno, ma di notte, secondo la convinzione popolare

TENERE COME UN ORACOLO: cioè in grnde stima, con grande cura, profondo attaccamento. "Qui' figliolo lo tengon come un oracolo".


TERRA SANTA PIGLIA E NON RENDE: si dice di un luogo in cui si è perduto un qualche oggetto che non si riesce più a trovare. Sembra che  il modo di dire sia pisano, probabilmente derivato dalla convinzione popolare che nell'antico camposanto di Pisa fosse stata portata terra santa del MOnte Calvario che in breve riduceva in nulla i cadaveri

TERRATREPOLI: piccola insalata dicampo, non coltivata, che tutti possono andare a raccogliere durante l'inverno quando il terreno è in riposo. I "terratrepoli" sono un po' i parenti poveri dei raperonzoli, altra insalata di campo

T'HA DETTO TIGNA: ti ha detto male, hai avuto sfrotuna. Espressione pisana




venerdì 20 novembre 2015

La pratolina, per insalate, decorazioni, infusi e decotti

Bellis deriva dal latino e significa "leggiadro", "bello"; perennis perché fiorisce tutto l'anno. Protagonista di tante favole infantili, la pratolina o margheritina si fa rispettare per le doti medicamentose oltre che culinarie. Già nel '500 si asseriva che le sue foglie in insalata o cotte nel brodo avevano proprietà lassative e guarivano le infiammazioni della bocca e della lingua se masticate lentamente. La medicina naturale contemporanea ha ufficializzato queste proprietà e consiglia l'uso di fiori e foglie di pratolina come coadiuvante in numerose affezioni.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta perenne priva di fusto appartenente alla famiglia delle Asteracee (ex Composite). Le foglie sono tutte disposte a rosetta alla base e hanno un corto gambo; a forma di spatola, hanno punta arrotondata e base che si restringe sino a formare il gambo che spesso è colorato di rosso; il margine è dentellato; da giovani sono pelose e il loro colore è verde scuro. I fiori sono solitari, portati da un gambo sottile e peloso. Quelli periferici sono bianchi o sfumati di rosso, quelli centrali sono gialli. La pratolina è comunissima nei prati, lungo le strade, negli incolti. Fiorisce tutto l'anno. Fiori e foglie si fanno essiccare all'aria ma all'ombra. I principi attivi sono olio essenziale, un principio amaro, acidi organici diversi e tannini. Ha proprietà diuretiche, lassative, depurative e stimolanti la sudorazione.

Utilizzo 

Le foglie, meglio dopo la fioritura, vengono usate in insalate composte con altre erbe selvatiche. Sono croccanti e molto saporite. I fiori, privati del calice, servono per decorare e colorare le insalate. Nella medicina popolare, tutta la parte aerea della pianta viene applicata, pestata, come astringente e lenitivo della pelle e delle mucose arrossate. Un infuso di fiori serve per le palpebre arrossate. Decotto contro le infiammazioni di bocca, faringe e gola: in mezzo litro d'acqua far bollire, per pochi minuti, una manciatina di fiori e foglie secche di pratolina. Filtrare il liquido quando è tiepido e usarlo per fare frequenti sciacqui e gargarismi.

mercoledì 21 ottobre 2015

Lattuga, consigli casalinghi

Anche l'insalata va saputa gestire. Del resto pur comprandola fresca, sappiamo bene che non si conserva a lungo. Vediamo qualche consiglio.

E' facile rinfrescare un cespo di lattuga un po' appassita. Scottatelo rapidamente in acqua bollente, poi sciacquatelo in acqua ghiacciata con l'aggiunta di un pizzico di sale o di zucchero. Scrollate l'acqua in eccesso, poi lasciatelo in frigorifero per un'ora circa.


Asciugate bene nella centrifuga la foglie di lattuga prima di preparare l'insalata, altrimenti il condimento scivolerà via, senza insaporirle.

Quando condite la lattuga in insalata, versate sempre prima l'aceto o il limone e poi l'olio. Diversamente gli ingredienti scivolerebbero sulle foglie senza insaporirle.

Quando preparate l'insalata, spezzate le foglie di lattuga con le mani: la lama del coltello le fa diventare nere.

Usate le foglie esterne della lattuga per preparazioni cotte; sono ottime nelle minestre e nei passati di verdura oppure potete servirle per contorno, insaporendole nel burro in un tegame o saltandole in padella.

mercoledì 17 giugno 2015

La Bardana, tra cucina ed erboristeria

Arctium significa "peloso come un orso" ; lappa era il nome scelto da Virgilio per le piante con frutti che si attaccano ai vestiti. La bardana, pianta medicinale usata da secoli, deve il nome scientifico a due sue caratteristiche. 

Quando la pianta ha passato il primo inverno stendendo le sue larghe foglie biancastre e coperte di peli sul terreno e arriva la primavera, innalza un grande fusto peloso (da qui la similitudine con l'orso) con un' impalcatura, quasi da albero, che porta in cima alle ramificazioni tanti pennellini purpurei avvolti in una pallottola con gli uncini ripiegati e appiccicosi. La pianta li ha creati per provvedere alla disseminazione ed attaccarli al vello delle pecore, al mantello del pastore, al pelo dei cani, ai nostri vestiti. Gli uncini, dopo un po' che sono staccati dalle piante, perdono la tensione e cadono facendo fuoriuscire dall'involucro i semi da cui nasceranno nuove piante.


Caratteristiche e proprietà
La bardana è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteracee (ex Composite). Il fusto compare al secondo anno ed è molto ramificato e peloso, alto sinoo a 2 m. Le foglie sono molto grandi e morbide, di forma triangolare, con base cuoriforme e punta tonda, margine ondulato, pelose nella parte inferiore, quasi bianca; il gambo è lungo,e carnoso, mentre ne sono quasi prive le foglie del fusto, notevolmente più piccole. L'infiorescenza, con il calice munito di punte a uncino, è formata da fiori tubolari di colore rosso-violaceo ed è costituita da grappoli al termine delle ramificazioni del fusto. Il frutto culmina con un'appendice piumosa. Cresce dal mare alla montagna, sino a 1000 m circa nei terreni incolti vicino agli abitati, in zone soleggiate. Fiorisce dalla primavera alla tarda estate e ne vengomo usate le foglie e la radice principale, che si fa essiccare al sole oppure in forno, dopo averla ripulita, liberata da fili e piccole radici, lavata ed asciugata. Sono stati studiati i componenti delle radici, dal momento che la parte aerea li contiene in quantità ridotta. Si tratta di mucillagini, acido clorogenìco e caffeico, arctiina (agisce sulla cistifellea e favorisce la disintossìcazione dell' organismo) e inulina. Possiede proprietà depurative, diuretiche, ipocolesterolemizzanti e coadiuvanti nella cura dell'acne e del diabete.

Utilizzo
I gambi delle foglie più succose e grosse vengono decorticati e usati come asparagi; le foglie più giovani nelle minestre e nelle preparazioni cotte. Le foglie più tenere vengono tagliuzzate nell' insalata o aggiunte alle minestre a fine cottura. La radice principale viene lessata e usata come contorno. Numerosi gli impieghi nella medicina popolare . Contro i dolori acuti delle articolazioni colpite da artrite,giovano i cataplasmi ottenuti con foglie fresche di bardana pestate e applicate sulla parte dolente mediante una garza. Contro la caduta dei capelli è molto efficace un decotto ottenuto con 10 g di radice di bardana tagliata a pezzetti piccolissimi e cottc in poca acqua. Quando la radice è sufficientemente ammorbidita, la si schiaccia per ndurla in poltiglia con la quale si strofina una volta al giorno il cuoio capelluto. Infuso diuretico: 30 g di radice di bardana in 3 tazze d'acqua bollente. Lasciare in infusione per mezz' ora, colare e bere due volte nella giornata. Cataplasma contro la foruncolosi: in una tazza, d'acqua far bollire una cucchiaiata di radice di bardana tritata. Quando l'acqua è evaporata, stendere il cataplasma sulla parte malata. Tisana contro l'eruzione cutanea dovuta alla rosolia: 25 g di foglie. di bardana in 2,5 dl d'acqua. Zuccherare poco e somministrare ai bambini ammalati, a cucchiai ogni 5 minuti. .Essendo un cicatrizzante, la foglia fresca di bardana, preventivamente lavata e asciugata, quindi pestata e applicata come un cataplasma, guarisce piaghe e ulcere.

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