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martedì 5 luglio 2016

Oli essenziali per cuore e circolazione

Oli essenziali per cuore e circolazione possono essere di grande aiuto grazie all'uso interno, all'inalazione o al massaggio ecco come fare. 


CUORE E CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

La circolazione sanguigna può essere stimolata, analogamente alla linfatica, con massaggio,
inalazione secca e uso interno. Gli oli più attivi sui problemi di cuore sono: Arancio amaro, Arancio
dolce, Canfora, Lavanda, Maggiorana, Manuka, Melissa, Mimosa, Neroli, Rosa.

Massaggio (per disturbi di circolazione): Albero del Tè, Benzoino, Cannella foglie, Cipresso, limone,
Niaouli, Pepe nero, Rosmarino, Vetiver.

Inalazione secca (per disturbi di circolazione): Cannella foglie, Cedro, Cipresso, Eucalipto, Limone,
Pepe nero, Vetiver.

Uso interno (per disturbi di circolazione): Cannella foglie, Coriandolo, Galbano, Limone, Neroli,
Pepe nero, Rosa, Salvia, Tuberosa.

Ipertensione (un olio o più, eventualmente in miscele): Issopo, Lavanda, Limone, Maggiorana,
Melissa, Rosmarino, Ylang-Ylang. Tutti questi oli si possono usare con le 3 modalità citate all'inizio
del paragrafo.

Ipotensione (un olio o più, eventualmente in miscele): Cannella foglie, Garofano chiodi, Issopo,
Lemongrass, Pino silvestre, Rosmarino, Salvia. Anche queste essenze si utilizzano tramite massaggio, inalazione secca e uso interno.

martedì 24 maggio 2016

Uromodulina, proteina dell'ipertensione

Uromodulina, proteina dell'ipertensione, è tutt'ora un mistero per gli studiosi. Scoperta oltre 50 anni fa, non è ancora chiaro il suo funzionamento.


Uromodulina, proteina dell'ipertensione, è da anni oggetto di studio. Si sa che è la proteina responsabile dell'ipertensione, ma è ancora oggetto di studio. Il gruppo guidato da Luca Rampoldi, dell'Istituto Telethon Dulbecco presso l'Istituto San Raffaele di Milano, in collaborazione con Olivier Devuyst, dell'università di Zurigo, Paolo Manunta, dell'Università San Raffaele, e Maria Pia Rastaldi del Policlinico di Milano, è stata pubblicata sulla rivista Nature Medicine, è impegnato proprio in questa ricerca.


Da anni questo gruppo di ricerca studia una rara malattia renale dovuta a difetti nel gene che contiene le informazioni per l’Uromodulina, la proteina più abbondante normalmente presente nelle urine. Sebbene questa proteina sia stata scoperta più di 50 anni fa, la sua funzione biologica continua ad essere un mistero. Il punto di partenza di questo lavoro è stata la scoperta che alcune varianti comuni del gene dell’Uromodulina, in particolare della regione che ne regola l’espressione e quindi la produzione, sono associate ad un rischio maggiore di sviluppare ipertensione e danno renale nel corso della vita.

La produzione di Uromodulina determina la comparsa di ipertensione già in giovane età, ma anche che una riduzione dell’apporto di sale nella dieta è sufficiente per ripristinare valori normali di pressione sanguigna. «La nostra ipotesi – continua il ricercatore – è che questa proteina favorisca il riassorbimento di sale e acqua a livello renale, con un meccanismo che abbiamo parzialmente identificato. Alti livelli di espressione provocano un maggiore riassorbimento di sodio, potenziando l’azione di una specifica proteina di trasporto localizzata nel rene: questo si traduce in un aumento della pressione sanguigna. La prova del nove? Somministrando un potente diuretico che ha come bersaglio proprio questo sistema di riassorbimento, abbiamo riscontrato un maggiore effetto del farmaco sulla pressione negli animali “superproduttori” di Uromodulina».


martedì 22 dicembre 2015

Tutte le proprietà del succo di zenzero

Ho parlato spesso dello zenzero e delle sue proprietà multitasking per la nostra salute, proprietà conosciute fin dai tempi più remoti. Come già sapete lo zenzero può essere usato in vari modi, ma oggi ci soffermeremo in particolare sulle proprietà e i benefici del suo succo e di come farlo.

Vediamo intanto come procedere per ottenere il prezioso succo: comprate una radice di zenzero, pelatela e tagliatela a cubetti, metteteli in un mixer e aggiungete un po' d'acqua. Frullate e poi filtrate. Come sapete lo zenzero ha un gusto piuttosto acuto ed è anche piccante, quindi se vi risulta difficile berlo così puro, potete sempre addolcirlo con dello zucchero o miele, oppure unirlo ad altri succhi, come ad esempio quello di carota o papaya. Ma quali sono le sue proprietà?


1) Dato che lo zenzero favorisce il flusso di sangue pulito, poichè elimina le impurità, esso funge da antinfiammatorio in particolare per le articolazioni.

2) E' un buon preventivo contro l'insorgere del cancro.

3) Contrasta efficacemente l'ipertensione.

4) Ottimo contro l'insorgere di crampi, contro il mal di denti e persino contro l'emicrania o mal di testa e questo perchè impedisce alle vene di infiammarsi aiutando la circolazione sanguigna.

5) Aiuta la digestione poichè migliora il transito dallo stomaco verso l'intestino, ripulendo lo stomaco dalle impurità e dando sollievo a coloro che soffrono di mal d'auto e di aereo.

6) Previene l'artrite per le sue proprietà antinfiammatorie.

7) Abbassa i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e di conseguenza previene l'insorgere delle più comuni malattie cardiovascolari.

8) Contrasta influenza e raffreddore poichè è un ottimo antivirale.

9) Può essere usato per favorire la crescita dei capelli, tamponando la cute con il succo (meno diluito possibile in acqua): avrete così capelli forti e brillanti.

10) Fa bene alla pelle, in particolare è efficace contro acne e foruncoli.

Adesso non avete più scuse, fatevi il vostro succo di zenzero e bevetelo con costanza e i risultati non si faranno attendere.


martedì 20 ottobre 2015

Ipertensione: benefici del sale di sedano e come farlo in casa

Fra le tante cause dell'ipertensione troviamo l'uso eccessivo del sale in cucina. E' vero che i piatti saporiti sono certo molto più appetitosi, ma la salute viene sempre prima di ogni piacere del palato. E' pur vero che dover rinunciare completamente al sale comporta un notevole sacrificio, ma sia nel caso in cui siamo obbligati a farlo per motivi di salute, sia che vogliamo diminuire l'uso del sale per fare una buona prevenzione, possiamo trovare dei salutati sostituti. Uno di questi è il sale di sedano.


Il sale di sedano che molti di voi conosceranno, ma ancora forse poco diffuso, è un complemento alimentare molto in uso negli Stati Uniti e con il quale è possibile insaporire tutti i nostri piatti perchè molto gustoso ma delicato e davvero salutare. Oggi impareremo a farlo in casa in maniera davvero semplice considerando che abbiamo bisogno di un solo ingrediente: il sedano.

Per ottenere circa 80 gr di sale di sedano occorrono 4 costole di sedano scuro (quelle chiare che son tenere non sono adatte allo scopo). Procedere così: pulite e tagliate a pezzetti le costole eliminando le foglie. Ponetelo su carta forno sopra un teglia e ponetelo ad essiccare in forno, ricordate che è necessario diverso tempo e la temperatura deve essere bassa, circa 40°C e mai superiore agli 80°C (in questo caso tenere il portello un po' aperto con l'aiuto di un cucchiaio di legno) così il sale ottenuto manterrà tutti i nutrienti fra cui antiossidanti (vitamina A, C, ed E), carboidrati, fibre, sali minerali (ferro, manganese, potassio…). Ci vogliono dalle 3 alle 8 ore, vi sottolineo che, il consumo energetico è quello di una lampadina accesa.

Terminato il tempo di essiccazione togliete dal forno e fate asciugare per altre 2 ore accertandovi che sia ben secco. Frullatelo con un mixer o un macinino. Si conserverà per 6 mesi in vasetti di vetro. Per coloro che si accingono ad usarlo la prima volta e per abituare il palato è bene aggiungere un pochino di sale integrale. Come variante potete unire anche qualche foglia di origano in fase di condimento.


venerdì 2 ottobre 2015

I Fagioli: l'ex Carne dei poveri

I fagioli sono stati ritenuti per molto tempo un alimento essenzialmente adatto alla plebe e ai lavoratori, poco conveniente dunque per tavole e palati raffinati. Non a caso i fagioli erano conosciuti come «la carne dei poveri», cioè il cibo proteico per coloro che non potevano (o non dovevano) consumare alimenti pregiati di derivazione animale, riservati alla nobiltà.

Oggi, numerose ricerche hanno confermato che una rnodesta quantità di fagioli, consumata con regolarità, può contribuire a prevenire e a curare parecchie patologie degenerative come il diabete, l'aumento del colesterolo nel sangue, l'ipertensione arteriosa, diversi tipi di cancro e altro ancora. I fagioli sono un ingrediente fondamentale di tutte le cucine tradizionali e spesso accompagnano, completandolo sul piano proteico, il piatto di base costituito dai cereali.

I diversi piatti tradizionali (pasta e fagioli, riso e fagioli, polenta e fagioli, ecc.) sono l'ottimo risultato che caratterizzano la gastronomia italiana e, con lievi variazioni, anche le abitudini alimentari della maggior parte della popolazione mondiale. La combinazione delle proteine dei legumi con quelle dei cereali, tipica di queste ricette, innalza la qualità nutrizionale di questi alimenti a livelli molto elevati.

I fagioli sono molto ricchi di proteine (allo stato secco ne contengono circa il 23 per cento), ma contengono anche importanti minerali e vitamine. Le fibre, la cui carenza nell'alimentazione odierna è all'origine di parecchie patologie (stitichezza, diverticoli intestinali, emorroidi, varici, diabete, malattie cardiovascolari ...), sono presenti nei fagioli in elevata quantità (circa 18 per cento). Per migliorarne la digeribilità è opportuno osservare i seguenti accorgimenti.

 Mettete in ammollo i fagioli per almeno 12 ore e cuoceteli (senza sale e in acqua rinnovata) per almeno due ore (oppure per 50-60 minuti in pentola a pressione). Non consumateli come contorno di altri alimenti proteici come carne, formaggi o uova, ma in alternativa a questi con l'opportuno accompagnamento di verdure crude.


mercoledì 17 giugno 2015

Aminoacidi, Taurina

Oggi con la Taurina finisce il nostro excursus sugli aminoacidi. Come diceva sempre un mio compagno di università: "un nome, un programma"!

TAURINA
Contrasta il processo di invecchiamento grazie alla sua azione antiradicali liberi. E' importante nella funzionalità cardiaca ed è usata nella terapia di ipertensione, aritmie cardiache, epilessia e distrofia muscolare.

Inoltre sostiene il sistema immunitario e facilita il trasporto di calcio, potassio, sodio e magnesio attraverso le membrane cellulari. Attingibile sia in natura da particolari alimenti quali carne, pesce, uova e latte, sia da numerosi integratori.




venerdì 28 marzo 2014

Oggi nella mia rubrica: Il peperoncino e l'arteriosclerosi

Peperoncino e Arteriosclerosi 
Il nostro amico rosso ha proprietà vaso-dilatatorie e anticolesterolo che sono riconosciute da tutti e che sono dovute alla capsaicina, che si comporta quasi come un’antiaggregante e migliora la circolazione periferica del sangue. A queste si aggiunge l’azione della vitamina PP, che rende elastici i capillari, e della vitamina E che aumenta l’ossigenazione nel sangue. Per questi motivi il peperoncino è utilissimo per la prevenzione e la cura dell’arteriosclerosi. Inoltre, è un insaporitore e in quanto tale, consente di rendere più gustose le pietanze usando meno sale. Già il risparmio del sale è fondamentale, perché tutela dall’ipertensione che è uno dei primi meccanismi che causano l’invecchiamento delle arterie.
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