01/11/2007
L'ufficio di
notte: quale scoperta!
La tramontana oggi non ci ha dato tregua e ancora il vento freddo soffia con forza, nel giardino del relais gli alberi gridano al cielo e la luna piano piano sta calando. Le lanterne illuminano il camminamento e le suite dei clienti sono pronte, calde ed accoglienti. L'ufficio è immerso nel silenzio, solo il ticchettare dell'orologio e i compressori dei frigoriferi del ristorante a farmi compagnia.
Sono uscita con la mia amica prima di venire in ufficio, era almeno una settimana che non ci vedevamo e volevamo ciacolare un po'. A dire il vero era lei che aveva da raccontarmi, ma proprio nel momento di maggiore intimità....ecco il rompiscatole di turno, che senza alcun rispetto della privacy altrui si piazza seduto al nostro tavolo (ma chi ti ha chiamato?), e si mette a filosofeggiare sulla vita, il lavoro....La mia amica ha dato segni di intolleranza alla sua presenza e io ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco (che altro fare con una bufera fuori e i minuti contati prima di venire qui?). Prese dalla disperazione e con il sorriso sulle labbra, ci siamo alzate adducendo quale causa dell'abbandono la mia partenza per l'ufficio, ma nulla, il soggetto in questione non voleva mollare la presa e ci ha seguito fuori del locale cercando disperatamente di sapere i nostri piani per domani sera. La mia amica era al colmo e prima di vederla ruggire inferocita, ho garbatamente mascherato il mio fastidio e ho replicato dicendo che dovendo io passare mezza nottata al lavoro e lei alle prese con il suoi impegni lavorativi, non saremmo uscite...intanto avevo già un piede dentro la macchina e con un soffio di tramontana sono partita.
La tramontana oggi non ci ha dato tregua e ancora il vento freddo soffia con forza, nel giardino del relais gli alberi gridano al cielo e la luna piano piano sta calando. Le lanterne illuminano il camminamento e le suite dei clienti sono pronte, calde ed accoglienti. L'ufficio è immerso nel silenzio, solo il ticchettare dell'orologio e i compressori dei frigoriferi del ristorante a farmi compagnia.
Sono uscita con la mia amica prima di venire in ufficio, era almeno una settimana che non ci vedevamo e volevamo ciacolare un po'. A dire il vero era lei che aveva da raccontarmi, ma proprio nel momento di maggiore intimità....ecco il rompiscatole di turno, che senza alcun rispetto della privacy altrui si piazza seduto al nostro tavolo (ma chi ti ha chiamato?), e si mette a filosofeggiare sulla vita, il lavoro....La mia amica ha dato segni di intolleranza alla sua presenza e io ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco (che altro fare con una bufera fuori e i minuti contati prima di venire qui?). Prese dalla disperazione e con il sorriso sulle labbra, ci siamo alzate adducendo quale causa dell'abbandono la mia partenza per l'ufficio, ma nulla, il soggetto in questione non voleva mollare la presa e ci ha seguito fuori del locale cercando disperatamente di sapere i nostri piani per domani sera. La mia amica era al colmo e prima di vederla ruggire inferocita, ho garbatamente mascherato il mio fastidio e ho replicato dicendo che dovendo io passare mezza nottata al lavoro e lei alle prese con il suoi impegni lavorativi, non saremmo uscite...intanto avevo già un piede dentro la macchina e con un soffio di tramontana sono partita.