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domenica 5 giugno 2016

Pattona, pazienza e cenci

Pattona, pazienza e cenci, peggio che andar di notte, pena poco, penicare, tutti modi di dire davvero significativi che meritano di essere ricordati


PATTONA: polenta di farina di castagne, in genere. Nel Pisano è qualcosa di più: una schiacciata o focaccia, sempre di farina di castagne, con noci, uva e scorza di limone

PAZIENZA E CENCI: CHI C'E' CI STIA E CHI NON CI HA A CHE FA' SE N'ANDIA: modo di dire senese per esprimere rassegnazione, ciascuno deve tenersi i propri guai

PEGGIO CHE ANDAR DI NOTTE: si dice quando a una difficoltà ne segue un'altra e non si vede soluzione in una situazione imbrogliata. E', naturalmente, un residuo dell'inquietudine che un tempo provocava il dovere uscire di notte per le strade non illuminate e piene di pericoli


PENA POCO: imperativo "Sbrigati! Fai presto!"

PENICARE: a Massa Marittima (Grosseto) è diminuitivo di "penare", cioè penare solo un poco, non come iterativo

PENTOLINI DELLE LASAGNE, ORA RIDE ORA PIANGE: cantilena canzonatoria per un bambino che passa con grande facilità dal sorriso alle lacrime e viceversa. Modo di dire diffuso soprattutto nelle campagne dal Valdarno e del Senese

PERDERE CRISTO E L'ASTA: fare un pessimo affare; rimetterci; perdere tutto. Modo di dire originato non tanto da un incidente di processione quanto da una qualche vendita al migliore offerente: un tale, evidentemente, si fce sfuggire l'acquisto di un bel Cristo d'antiquariato

Le regole del buon sonno

Le regole del buon sonno sono molto semplici, e, a fronte della loro semplicità, risultano essere davvero efficaci per migliorare la qualità del sonno e favorirlo al meglio

Dormire è la condizione fondamentale per il riposo del corpo e della mente. Dormire bene è il modo migliore per ricaricare le nostre energie e affrontare le giornate in maniera produttiva e sana. E' necessario quindi osservare poche e semplici regole affinché si possano creare le condizioni migliori per il nostro riposo.  

Per quanto le ore di sonno possano essere limitate, esse devono esserci, pena un eccessivo accumulo di stress da parte del nostro organismo, scompensi vitaminici e di sali minerali, riduzione delle capacità mentali e della resistenza fisica. Lo stesso vale per l'eccesso di sonno. Da persona a persona il bisogno di sonno è variabile, e i ritmi cambiano anche in base agli stress accumulati, alle pressioni psicologiche e ai cambiamenti nella nostra vita. Possiamo però seguire alcune fondamentali regole per favorire un corretto riposo, vediamo quali:

1) Non mangiamo troppo alla sera,  ingerendo cibi difficilmente digeribili che impegnano il nostro tratto intestinale per diverse ore. Sarebbe utile a favore della digestione stessa, non cenare oltre le 19 di sera, evitando combinazioni alimentari scorrette che rallentino la digestione. 

2) Evitiamo di assumere in quantità eccessive alcolici che oltre ad impegnare in maniera considerevole il fegato, e quindi tutto l'apparato digerente, hanno un influsso negativo sulla mente andando stimolare le zone del cervello che gestiscono il ritmo sonno veglia, e la zona onirica, con la possibilità tutt'altro che remota di fare brutti sogni e mantenere lo stato di sonno meno profondo e quindi meno ristoratore. La mente è come un computer e andare a dormire dopo aver guardato programmi violenti o ascoltato musica stimolante, o dopo una discussione, può l'effetto di alterare la qualità del sonno. 

3) Per quanto possibile sarebbe necessario andare a dormire sereni, abbandonando le preoccupazioni, le tensioni della giornata. In caso contrario la nostra mente sarà impegnata in queste faccende anche durante il sonno. Può essere utile una meditazione o semplicemente ascoltare musica rilassante in grado di abbassare al nostro livello di tensione. 

4)  La scelta del materasso è fondamentale: non deve essere troppo elastico né troppo duro. Se scegliete un materasso troppo elastico il vostro corpo subisce deformazioni eccessive con un'accentuazione delle curvature vertebrali. Viceversa se materasso troppo duro obbliga i muscoli a opporre una resistenza eccessiva con una conseguente pressione mal distribuita. 

5) La rete deve essere abbinata in maniera corretta con il materasso. Un abbinamento scorretto non fa che accentuare le possibili problematiche già citate invase la scelta del materasso. 

6) Il cuscino: la scelta del cuscino dovrebbe essere fatta anche in base alla posizione in cui siamo abituati a dormire. Dormire orizzontalmente senza cuscino è sbagliatissimo poiché ne derivano tensioni notevoli a livello della nuca e dalla colonna vertebrale. In questo caso è bene dormire utilizzando un cuscino piccolo ma abbastanza duro, da sposare la forma della nuca. La testa non deve affondare nel cuscino troppo morbido. In questo caso verrebbe accentuata la lordosi cervicale . Un cuscino troppo alto allo stesso modo, affatica il collo e le spalle. 

7) La posizione migliore per dormire: sul ventre su un fianco o supina? Dormire a pancia in giù è decisamente sconsigliato. Il mal di schiena e di mal di testa è assicurato. Dormire supino invece è decisamente più raccomandato, a patto di utilizzare come accennato in precedenza, un cuscino adeguato. Probabilmente, il cuscino migliore è quello cinese, fatto di lacca. Larga 20 cm altre cinque presenta al centro un rigonfiamento in cui si appoggia la nuca. Dal punto di vista anatomico e sicuramente il migliore.  Dormire sul fianco è consigliato. Importante che le spalle le braccia siano protese in avanti. In questo caso tuttavia, il cuscino deve essere più grande in modo tale che mantenga l'allineamento naturale del collo dalla colonna vertebrale. Com'è evidente, per ogni posizione bisogna usare il cuscino giusto. Non è sufficiente quindi, aver scelto il materasso e la rete adatta se poi viene utilizzato un cuscino sbagliato. 

8) Disposizioni del letto e isolamento elettromagnetico: un errato orientamento e la vicinanza a campi elettromagnetici possono influire in maniera sostanziale sul nostro riposo, provocando anche insonnia con tendenza a risvegli notturni. Il letto dovrebbe essere disposto con la testa morta in piedi asciutti nel senso del magnetismo terrestre. Le prese della corrente e ogni altro eletto utensile dovrebbero essere assenti nella zona in cui dormiamo. Ovviamente i cellulari vanno lasciati decisamente lontano dal nostro giaciglio. L'importanza dei colori della stanza e l’ isolamento acustico e luminoso È stato dimostrato che il colore delle pareti, ha un'influenza importante sulla qualità del sonno. Il colore migliore, resta il bianco. E' importante che nella stanza ci sia un adeguato livello di silenzio. Il problema si presenta soprattutto per chi vive nelle città. In questo caso non è stata soluzione che provvedere ad un adeguato isolamento acustico. Lo stesso modo anche l'inquinamento luminoso può infastidire e disturbare il riposo. Tende oscurati e luci spente possono facilmente aiutare.


Crema mani in un minuto

Crema mani in un minuto? Non è impossibile, anzi, facilissima da preparare per avere una crema mani tutta naturale ed efficace


La cura delle mani è importante, mantenere la pelle morbida ed evitare screpolature aiuta a mantenere le mani belle e giovani. Scegliere quella giusta non è facile fra le tante proposte che troviamo in commercio, quindi perchè non farsela da sole?  Ci vorrà poco tempo, saprete esattamente di cosa è composta e in più risparmierete. Ecco qui la ricetta.


Per 100 ml di crema occorrono:  40 gr burro di karité, 25 gr di olio di mandorle dolci,  20 gocce olio essenziale d’arancio dolce.

Procedimento: mettere in una ciotolina il burro di karitè e l'olio di mandorle, e con una spatolina incorporare delicatamente il burro all’olio, schiacciandolo contro le pareti. Appena inizia ad amalgamarsi, usare una frusta per ottenere una completa omogenizzazione senza grumi, quindi incorporare l'olio essenziale e mescolare bene. Trasferite ora la crema in un vasetto da tenere ben chiuso e al riparo dalla luce e dal calore. Non contenendo acqua la crema in queste condizioni si conserva anche un anno.

Ricordate che ne serve poca. Se volete usarla anche per viso e corpo si aggiungono 1 cucchiaino di cacao in polvere e 3 gocce di estratto di semi di pompelmo.  Sarà ottima oer la pelle secca, per le unghie, come maschera per i capelli rovinati, e come crema per il massaggio del bebè.

sabato 4 giugno 2016

Pandiramerino, pan co' Santi

Pandiremerino e pan co' santi modi di dire ma anche specialità della vecchia tradizione fiorentina.


PANDIRAMERINO: tradizione fiorentina del Giovedì Santo: pagnottelle più o meno lievitate, non molto dolci, con zibibbo e foglie di rosmarino; non vogliono burro ma olio di'oliva. Accanto alla porta di ogni chiesa addobbata per la visita dei fedeli chiamata, appunto, "visita delle sette chiese", non manca mai il venditore di "Pandiramerino" (grido caratteristico: "coll'olio!") a fare atmosfera campagnola d'altri tempi e, magari, folclore per i turisti pasquali.


Le nonne, specialmente, non rinunciano mai ai "Pandiramerino", "per benedizione!", e li portano a casa nella brata illusione che i nipoti ne sentano il richiamo ancestrale, finalmente stufi di bignè e cioccolate. Ma finiscono per mangiarli loro, le nonne, rischiando per amore della tradizione gli ultimi denti malfermi; perchè il Pandiramerino è fatto per durare un pomeriggio e già la sera è diventato salcigno. I seccarelli si ritroveranno in qualche cassetto molto dopo Pasqua, dato che buttar via il Pandiramerino è quasi peccato, se non altro per quei due tagli in croce che gli danno una certa religiosità, anche se in effeti servono perchè lieviti meglio

PAN CO' SANTI: focaccia senese strettamente tradizionale della ricorenza dei Santi, al principio di Novembre. E' un dolce di stirpe campagnola fatto con pasta di pane lievitata, noci, pinoli, fichi secchi, uva passa, miele, olio.

Klaus Zapf, il milionario povero

Klaus Zapf, il milionario povero, che ha dimostrato come si possa vivere dignitosamente anche con 500 euro al mese.


Alla mia memoria ritorna spesso una frase sentita in un film che ben delineava l'andamento generale del mondo di oggi: "Il mondo si divide solo fra ricchi e poveri". Eppure ci sono ancora casi più unici che rari, esempi a cui dovremmo guardare e che dovrebbe ispirarci un profonda riflessione. Forse non tutti hanno sentito parlare di un noto milionario tedesco, Klaus Zapf, deceduto lo scorso anno, ma la Germania lo conosce bene.


Pur essendo davvero molto ricco, ricchezza derivata dalla sua attività commerciale, una ditta di traslochi da lui fondata e in breve tempo diventata una delle più grandi e famose nella zona di Berlino, con ben 14 sedi e circa 600 dipendenti, Zapf aveva uno stile di vita a dir poco sorprendente. Viveva infatti con un mini stipendio autoassegnato di circa 500 euro mensili, abitava un piccolo appartamento in affitto, indossava vestiti economici. Il resto del suo capitale Zapf lo reinvestiva nella propria ditta oppure facendo grosse donazioni.

Ben nota è una sua dichiarazione: “Non ho bisogno dei soldi, ci rendono solo diversi l’uno dall’altro. Ci sono già tanti idioti con i soldi in giro, che non ce n’è bisogno di un altro”. Egli infatti si è da sempre considerato un comunista, tanto da far mettere una statua di Lenin di fronte all'entrata della sua azienda. Ma al di là del suo personale credo, ciò che dovrebbe stimolare la nostra riflessione è il modo in cui questi soldi lui li ha gestiti, dimostrando che si può vivere in maniera dignitosa anche con poco, senza sprechi e serenamente.

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