Ma una via d'uscita esiste. Possiamo renderci coscienti di tutti i rumori che spossano i nostri nervi, e constatare come ci distolgono dalla ricerca del vero Io. Dobbiamo gradualmente cessare di ascoltare questi rumori. Ciò restaura la percezione naturale della realtà; cominciamo a vedere le cose come sono e non come un mondo vociante le proclama. Ci accorgeremo che l'assenza di rumore, come la tranquillità interna, non è uno stato di vuoto sconcertante, come prima si pensava.
È esattamente l'opposto. È una nuova bellezza. È come se foste in un parco, a metà strada tra due orchestre, l'una che suona una dolce armonia e l'altra che produce un frastuono assordante. Mano a mano vi allontanate dal baccano della seconda orchestra, l'atmosfera si riempie delle meravigliose sinfonie che sentivate prima. L'idea del silenzio interiore non è un'idea sentimentale né realistica, ma reale. È qualcosa che possiamo utilizzare fin d'ora.
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Silvia