L'intolleranza invece, è una reazione lenta e progressiva che avviene a livello intestinale, ossia è l'intestino che non tollera l'introduzione di certi cibi o nutrienti: glutine, lieviti, lattosio.. L'intolleranza dunque si manifesta in maniera graduale e sempre in base alla quantità di alimento ingerita e che l'intestino percepisce come tossica, e da qui partono una serie di reazioni che poi coinvolgono il sistema immunitario, quello digestivo, respiratorio e la pelle.
Così nel caso di intolleranza al glutine è stato dimostrato che non è più necessario eliminarlo dalla dieta per mesi, ma bastano 15 giorni a cui segue un reinserimento in picccole dosi. Questa procedura viene portata avanti per diversi mesi con l'obiettivo di riabituare l'organismo a tollerare la sostanza non gradita. Durante questo periodo si consiglia di consumare il riso, cereali senza glutine come ad esempio mais, quinoa, amaranto e grano saraceno.
Per sfiammare l'intestino, e anche il fegato, si può ricorrere per circa un mese alla tintura madre di carciofo (circa 40 gocce in acqua prima di pranzo e cena), che agisce drenanado le cellule del fegato, purifica la bile e sfiamma l'intestino. Ovviamente siamo in piena stagione dei carciofi, quindi approfittate e mangiatene di freschi. Dato che l'intolleranza al glutine fiacca l'organismo, sarebbe opportuno per riprendersi prendere per un mese, la mattina prima di colazione, una compressa di coenzima Q10, che aumenta il metabolismo energetico, e una compressa di spirulina, un trattamento questo a cui si può ricorrere 4-5 volte all’anno.
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