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martedì 29 dicembre 2015

Colesterolo sotto controllo: otto cibi per tutti

Per cercare  di prevenire gli accumuli di colesterolo e ridurre i valori di quelli già presente, come dicono gli esperti, dobbiamo seguire una dieta povera di grassi animali e zuccheri raffinati, in pratica non dobbiamo introdurre più di 300 mg di colesterolo al giorno. Ma lo sappiamo tutti che specialmente in questo periodo di festività siamo più portati agli eccessi. Quindi sarebbe opportuno preparare il nostro corpo ad affrontare eventuali eccessi portando in tavola 8 cibi che, se consumati 2-3 volte a settimana per 3 settimane per aumentare il colesterolo buono e salvare il nostro organismo dai danni degli eccessi alimentari. Prepariamoci dunque a consumare:



Avena: ricca di fibre, che normalizza la produzione di colesterolo endogeno. La si può consumare sotto forma di pane, crusca, fiocchi, nel latte, nello yogurt o nelle zuppe. Anche sotto forma di latte, come il latte d'avena. 

Mele: come dice il proverbio,  è sufficiente mangiare una mela al giorno per 4 settimane per ridurre del 40% i livelli di colesterolo “cattivo” (o LDL). Le Granny Smith in special modo.

Carciofi:  ottimi per smaltire l’eccesso di colesterolo attraverso la bile, riducono la sintesi di colesterolo cattivo. Meglio mangiarli crudi, in insalata o pinzimonio, conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva e aceto di mele.

Tè oolong: è un ottima varietà di tè rosso che inibisce la lipasi pancreatica, un enzima che governa la sintesi di colesterolo. Cercate di sostituirlo al caffè, bevendone 3 tazze al giorno, con un cucchiaino di miele e un pizzico di zenzero fresco.

Noci e mandorle: ricchi di grassi buoni, riducono il colesterolo perché aumentano la presenza di acidi monoinsaturi nel sangue. A colazione la mattina nello yogurt o a merenda, con una mela cotta o una ciotolina di mosto d’uva.

Porri: con calcio, potassio e vitamine, liberano il sangue dal colesterolo LDL. Si possono usare per i soffritti, nelle zuppe o  nelle insalate afettati fini. Le parti verdi, invece, si possono mettere in minestre e frittate.

Semi di lino: 100 g al giorno si riduce il colesterolo cattivo di circa il 10%. E questo grazie al contenuto di vitamina B, magnesio, manganese e acido linoleico. Aggiungili a yogurt, zuppe, insalate, frullati. Usate anche l’olio di semi di lino per condire.

Soia:  sono le sue proteine che abbassano il colesterolo LDL e la lecitina impedisce la formazione di placche sulle arterie. La si può consumare in germogli, pane, cracker, barrette, biscotti e aggiungete i suoi fagioli (gli azuki) alle zuppe o cuoceteli al vapore e metteteli nell’insalata.

giovedì 23 aprile 2015

Il Carciofo per purificarsi dalle scorie di Glutine

Sappiamo che oggi sono sempre di più le persone che soffrono di allergie e intolleranze. Ma fra le due sussiste una fondamentale differenza che è sempre meglio sottolineare. Per allergia si intende una risposta del sangue ad una sostanza estranea, che si manifesta in maniera acuta in base all'agente irritante che la scatena: come pollini, pelo di animali, alimenti ecc. L'allergia, che mette in moto il sistema immunitario, causa il rilascio  di istamina. 


L'intolleranza invece, è una reazione lenta e progressiva che avviene a livello intestinale, ossia è l'intestino che non tollera l'introduzione di certi cibi o nutrienti: glutine, lieviti, lattosio.. L'intolleranza dunque si manifesta in maniera graduale e sempre in base alla quantità di alimento ingerita e che l'intestino percepisce come tossica, e da qui partono una serie di reazioni che poi coinvolgono il sistema immunitario, quello digestivo, respiratorio e la pelle.

Così nel caso di intolleranza al glutine è stato dimostrato che non è più necessario eliminarlo dalla dieta per mesi, ma bastano 15 giorni a cui segue un reinserimento in picccole dosi. Questa procedura viene portata avanti per diversi mesi con l'obiettivo di riabituare l'organismo a tollerare la sostanza non gradita. Durante questo periodo si consiglia di consumare il riso, cereali senza glutine come ad esempio mais, quinoa, amaranto e grano saraceno.

Per sfiammare l'intestino, e anche il fegato, si può ricorrere per circa un mese alla tintura madre di carciofo (circa 40 gocce in acqua prima di pranzo e cena), che agisce drenanado le cellule del fegato, purifica la bile e sfiamma l'intestino. Ovviamente siamo in piena stagione dei carciofi, quindi approfittate e mangiatene di freschi. Dato che l'intolleranza al glutine fiacca l'organismo, sarebbe opportuno per riprendersi prendere per un mese, la mattina prima di colazione, una compressa di coenzima Q10, che aumenta il metabolismo energetico, e una compressa di spirulina, un trattamento questo a cui si può ricorrere 4-5 volte all’anno.

lunedì 7 aprile 2014

Il carrello di Aprile | Risparmio

E' arrivata la primavera e con essa la terra ci offre frutta e verdura fresca di stagione, nutriente, rinfrescante che ci aiuterà a prepararci all'estate, alle temperature calde, all'esposizione al sole.
Son di questo mese gli asparagi, ricchissimi di fibre, calcio, fosforo, magnesio e potassio, poverissimi di grassi, abbondano nel suo contenuto di vitamine A, B6 e C. Hanno proprietà antiossidanti e sono l’alimento ideale per disintossicarsi dalle tossine accumulate durante l'inverno. Quando li acquistate per accorgervi che siano freschi provate a spezzarli, se si piegano ovviamente non lo sono.

Barbabietole sono radici dal particolare colore rosso molto dolci e ricche di sali minerali. Anche se controindicata per i diabetici, la barbabietola è una pianta depurativa e ricostituente adatta per favorire la digestione. Ottima nei casi di stitichezza, dal succo ricavato dalla radice si ottiene un prezioso rimedio per chi ha la pressione alta e per chi soffre di forti dolori mestruali.
Cicoria tipica della cucina povera, soprattutto quella selvatica, dal sapore particolarmente amarognolo,  contiene molta vitamina A e C oltre che a calcio, fosforo, ferro e carboidrati. Con le sue proprietà depurative stimola l’appetito, regolando le funzioni intestinali, del fegato e dei reni.
Fave,  anche se sono  portentose alleate contro l'anemia,  attenzione perché in realtà le fave potrebbero diventare un pericoloso nemico, per chi soffre della tanto temuta malattia chiamata favismo.
E poi ancora nel nostro carrello per questo mese metteremo: broccoli, carciofi, carote, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, cipollotti, coste, crauti, crescione, erbette, finocchi, indivia, lattuga, luppolo, ortica, piselli, porri, rabarbaro, radicchio rosso, rape, ravanelli, rucola, spinaci
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