Bagni curativi si possono fare in tre modi: sia aggiungendo un infuso concentrato o un decotto all'acqua, sia mettendo una buona manciata d'erbe fresche o secche in un sacchetto, appendendolo sotto l'acqua bollente che scende dal rubinetto e lasciandolo poi nella vasca per tutta la durata del bagno. Oppure, aggiungnedo all'acqua oli essenziali.
La temperatura dell'acqua deve restare tra i 28° e i 35°; una temperatua troppo elevata rende fiacco l'organismo e lo deprime eccessivamente; e può anche capitare che un bagno troppo caldo con l'aggiunta di un'erba officinale, ad esempio la lavanda, produca l'efftto contrario a quello desiderato, rivelandosi non calmante ma eccitante.
Una gran parte delle piante officinali contiene un olio etereo, olio essenziale, ossia una sostanza di complessa natura chimica, estremamente volatile e molto aromatica, che si ottiene per distillazione: nell'essenza si raccoglie sovente tutta la virtù medicamentosa di un'erba.
Se è lecito il paragone, si potrebbe dire che un'essenza sta a una pianta, per purezza concentrazione, come un diamante sta al blocco di roccia che lo racchiude.
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