Se ricordate avevo parlato qualche tempo fa di uni studio della Loughborough University in cui si evidenziava che la disidratazione fa calare drasticamente l'attenzione degli automobilisti portandoli a commettere lo stesso numero di errori di chi è in stato di ebbrezza, quindi provate a riflettere su quanto la disidratazione possa incidere sullo studio. Il cervello è costituito per l’85% da acqua, fondamentale nei tessuti ad alta attività metabolica: ne consegue che una disidratazione anche moderata, porta a stanchezza, riduzione di concentrazione, mal di testa e rallentamento nell’esecuzione di compiti semplici.
Perciò per aiutare i ragazzi a sostenere questo stressante periodo con la giusta idratazione bastano pochi accorgimenti, che tra l'altro sono anche una buona abitudine:
- portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua, in biblioteca per gli ultimi ripassi, o sulla scrivania di casa, fino ai corridoi della scuola in attesa del proprio turno per l’esame - bere spesso (almeno ogni ora), e senza aspettare di sentire lo stimolo della sete.
- in particolare sono indicate le acque ricche di minerali, per reintegrare i sali persi con il sudore, fra cui il calcio poichè stimola la trasmissione degli impulsi nervosi e utile a favorisce i processi cognitivi.
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Silvia