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mercoledì 25 novembre 2015

Parliamo della soia: introduzione, prima parte

Verde, gialla o rossa che sia, la soia è un piccolissimo legume fornito di insospettabili risorse. Un vero e proprio super seme che rappresenta la base dell' alimentazione dei popoli orientali da oltre cinquemila anni, e che negli ultimi decenni ha conquistato anche le tavole occidentali. La soia è una leguminosa, al pari di fagioli, lenticchie, piselli ... di cui si utilizzano i semi per le loro proprietà nutrizionali e salutistiche e per la loro versatilità in cucina.

Contengono proteine in notevoli quantità (38- 40 per cento), in cui sono racchiusi tutti gli aminoacidi essenziali, i grassi polinsaturi essenziali, gli ormoni vegetali (isoflavoni, quali genisteina e daidzeina), lecitina, fibre, vitamine (A, E, gruppo B) e minerali (calcio, fosforo, potassio, magnesio). Le varietà di semi che si trovano in commercio sono tre.


La soia gialla, quella più comune, è adoperata nella preparazione del tofu (formaggio di soia) e degli estrusi (spezzatino, bistecche, polpette), dell'olio e del latte. Ha una forma rotondeggiante e un caratteristico colar giallo. Prima di essere manipolata è d'obbligo lasciarla in ammollo per almeno 24 ore, ricordando di sostituire l'acqua prima della cottura. Se si effettua la cottura in pentola a pressione occorrono una trentina di minuti, mentre in una normale ci vogliono non meno di due ore.

La soia rossa o azuki, invece, assume una colorazione rosso scuro. Ricchissima di proteine e fibre è utilizzata cruda sotto forma di germogli o lessata per poi consumarla da sola o aggiungerla a cereali e altre verdure stufate. Per la preparazione valgono le regole dei legumi.

La soia verde, fagioli verdi brillanti, è adoperata anche per la realizzazione degli spaghetti di soia. Questo tipo di soia può essere inserito nei minestroni insieme a fagioli o lenticchie, o in loro sostituzione.

Da quei semini colorati si estraggono olio, latte, bistecche, budini, dessert, gelati. Ogni preparazione ha la sua versione alla soia: non a caso entra nella preparazione di oltre 30 mila prodotti alimentari che rappresentano una meravigliosa alternativa per chi non è in grado o non vuole seguire una dieta incentrata sui cibi di origine animale. Una risposta a quei modelli alimentari che negli ultimi 30 anni si sono imposti in Italia e hanno spazzato via le nostre tradizioni alimentari: self-service, hamburger houses, fast food. Alimenti che hanno determinato una standardizzazione della cucina e sovvertito consuetudini, costumi alimentari e rappresentazioni mentali attinenti ai cibi.

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