Quante volte traditi o offesi avete pensato se concedere o meno un'altra possibilità all'autore del torto? Di sicuro almeno il pensiero vi avrà sfiorato. Certo è che il dubbio rimane: concedere un'altra chance potrebbe voler dire esporre il proprio fianco ad un'altra offesa, ma non è detto che per forza sia così.
Tertium non datur: non si concede una terza possibilità. In Publio Siro abbiamo: Aut amat aut odit mulier: nil est tertium (una donna ama o odia, non c'è una terza possibilità).
In filosofia indica il principio del terzo escluso, derivato dalla logica aristotelica per cui una proposizione deve essere vera o falsa, senza che ci sia una terza possibilità. Detto questo, possiamo usare questo adagino come meglio crediamo.
credo che tutto dipenda da chi abbiamo davanti.
RispondiEliminaSe quella persona sbaglia e non si rende conto ma lo fa nelle migliori intenzioni - e si capisce - io posso anche perdonarti mille volte. Altrimenti io non ti perdono nemmeno la prima volta.
C'è anche la componente del rapporto che ho con questa persona.
Diciamo che secondo me è tutto abbastanza relativo.
Certamente che tutto è realtivo, ora è naturale che qui Vincenzo dovevo prendere una casistica abbastanza generica. Anche io la penso così, se c'è la buona fede concedo sempre il perdono. Ma come dicevano i nostri cari cari latini "Errare humanum est, perseverare autem diablicum"
EliminaSostanzialmente sono d'accodo con Vincenzo; perchè se un torto o sbaglio viene compiuto da un amico, vero, o da una persona cara anche questo ti fa una qualche cosa non piace bisogna sempre essere amico o essergli vicino per far capire che l'errore è stato involontario. Questo è il mio pensiero
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