Dell'angelica nulla va sprecato perchè le radici (da estrarre e seccare in autunno), le foglie (da raccogliere a primavera) e il fusto (in estate), se pure in modo differente, sono tutti utilizzabili. Con i semi si può preparare un ottimo impacco per occhi stanchi. Fra i suoi principi attivi vi sono tannino, cumarina, olio essenziale, resina e sostanza amara, essa infatti è indicata in caso di gonfiore e meteorismo, catarro bronchiale ma anche di disturbi del sonno. E’ anche utile per mestruazioni irregolari.
Bisogna però usarla con una certa attenzione, poichè può causare foto-sensibilizzazione e, se assunta in dosi molto elevate, può avere effetti depressivi. Sconsigliata in gravidanza in virtù del suo potere emmenagogo, stimolando cioè l’afflusso di sangue nella regione pelvica. Ecco la ricetta di vino di angelica, da usare come coadiuvante digestivo.
Ingredienti:
30 gr di radice di angelica
1 l di vino rosso
4 gr di cannella in polvere
Preparazione: lasciare il tutto in infusione (a freddo) per 4 giorni in una bottiglia chiusa. Quindi filtrare con una garza a trama fine. Bere la quantità di un bicchierino da liquore un paio di volte al giorno.
Oppure unita all'echiancea se ne ottiene un decotto: portare ad ebollizione 2,5 dl di acqua con 1 cucchiaio di radice di echinacea per 5 minuti, versato su di 1 cucchiaino di angelica e lasciato riposare per una 10 minuti, diventa una buona tisana contro il raffreddore. I gambi di angelica, infine, sono una leccornia se canditi, e l’aroma dei fiori e delle foglie arricchisce le insalate verdi.
interessante...grazie per le info
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