
E' sordido, silente, come un predatore strisciante, quel dolore dell'anima che assale all'improvviso e con le sue invisibili mani stringe la gola. Essa si chiude in uno spasmo doloroso che non lascia spazio al respiro, mentre lo stomaco viene preso a calci e si contrae. Non c'è preavviso, attacca, assale, dilania. Potrei paragonarlo ad un virus latente, dormiente, in attesa solo di uno stimolo anche...