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mercoledì 13 gennaio 2016

Il vero corpo fisico

Coloro che hanno studiato il problema si sono convinti, spesso per esperienza diretta, che noi possediamo un corpo più sottile, il quale, pur essendo ancora fisico, ha una natura estremamente eterea e tenue. Certe scuole di pensiero chiamano "pre-materia" questa sostanza fisica più sottile, che nei vecchi testi occulti (occulto deriva dal latino occultus, cioè nascosto, e si riferisce alla conoscenza di ciò che è nascosto, ovvero di ciò che non è visibile, quindi si riferisce alla conoscenza spirituale, da non confondere con l'errato significato moderno, cioè di conoscenza riservata a pochi o come "sapere che deve rimanere nascosto") veniva detta sostanza astrale. Nell'occultismo moderno, il nome è stato attribuito a un altro tipo di conoscenza, e questo causa spesso confusione quando la gente legge qualche vecchio libro e si sforza di comprenderlo secondo le nuove descrizioni.


Il corpo etereo è il vero corpo fisico (persiste dalla nascita alla morte), mentre la materia più grossolana, che solitamente consideriamo come il nostro corpo materiale, cambia costantemente. E' stato detto che ogni molecola del nostro corpo viene sostituita da una nuova nel giro di tre anni, e quindi vi è un sotante flusso di particelle materiali emanate da questo corpo fisico, e una costante sostituzione da parte di nuove particelle, via via che operano in noi le forze di quello che viene chiamato "metabolismo".

Il metabolismo opera in noi in due modi opposti. Come "forza anabolica" costruisce, partendo dai composti più semplici contenuti nel cibo e nelle bevande, i composti estremamente complessi che costituiscono quelli già disgregati ed eliminati. Vi è quindi un ciclo di distruzione e di costruzione, continuamente in atto dentro di noi. I diversi ritmi del processo producono le diverse condizioni del corpo fisico, e uno degli insegnamenti principali dell'occultismo afferma che i processi metabolici vengono iniziati e controllati dal "corpo" di pre-materia più sottile, denominato "corpo eterico".

Questo corpo sottile ha ricevuto nomi diversi: gli antichi egizi lo conoscevano come Ka;  nell'Europa antica era chiamato Doppelganger,  in Oriente Linga Shariah, nello spiritismo francese perispirito, mentre nei vecchi scritti era indicato come "corpo astrale" o "doppio". In certe scuole rosacrociane è detto "Corpo vitale", e questo ci porta al suo particolare significato nello studio dell'aura.


giovedì 31 ottobre 2013

ELUCUBRAZIONI DI UN GIOVEDI' POMERIGGIO

Ci fu un tempo in cui pensavo a come sarebbe stata la mia vita se fossi nata in tutt'altra epoca. Ma passando in rassegna la storia dell'uomo, riandavo sempre ai tempi delle più antiche civiltà del mondo, quasi alla genesi dell'uomo. Agli antichi misteri degli  Egizi, dei Sumeri e degli Assiri, a quello strano e quanto mai moderno partrimonio di conoscenze astronomiche e matematiche, forse un po' magiche che quei sapienti detenevano, così lontani eppur così vicini e presenti.
A volte mi sorprendevo intenta a ricordare chissà cosa, di accaduto così lontano nel tempo, quasi vi fossi appartenuta veramente, eliminando tutti quegli oggetti moderni che fanno parte della nostra vita e che forse un tempo non esistevano o, come secondo certe teorie asseriscono, esistevano e se ne faceva un uso molto più consapevole e utile all'umanità.
Ricca, povera, schiava, uomo o donna? Sacerdotessa,  soldato, architetto, chi mai?
Di libri sulla vita quotidiana nell'antichità ne ho letti tanti, ma nulla mai  poteva saziare quella curiosità, di vivere in quei tempi, vedere battaglie, partecipare ad intrighi, incontrare Nefilim, i giganti, figli degli angeli caduti e delle figlie degli uomini, eroi forse delle saghe omeriche, semidei dalle facoltà sovrumane, dialogare con i filosofi, vedere le Piramidi in tutto il loro abbagliante splendore e osservare la costellazione di Orione così come esse, la testimoniano oggi, indagare i misteri della morte, della notte e del giorno.
Era un tempo in cui se avessi potuto mi sarei dedicata all'archeologia, a capire il perchè della fine e dell'inizio, della perdita di conoscenze incredibili, del perchè tanti miti sono comuni a civiltà che si presuppone non si siano mai incontrate, per esempio quello del diluvio. 
Tutte le mie speculazioni probabilmente erano rivolte all'imperituro perchè: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, domande che però ho sempre avuto l'impressione affliggano più noi che quei popoli così evoluti. 
Anzi, sono convinta che, di come siamo adesso, avrebbero abbondantemente riso, come avrebbero considerato vuoti e vani i valori a cui facciamo riferimento, peccato davvero aver sbagliato epoca.



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