Il pianto è liberatorio, è necessario a volte abbandonarvisi, e far sì che tutto il nostro essere possa esternare, attraverso le lacrime, il dolore o la gioia. Salate sono le lacrime, ma dolce è l'essere consolati.
Io non piango mai, ma quando lo faccio nascono fiumi d'acqua salata che rigano il mio viso irrigando tutta la mia anima.
Beati qui lugent, quoniam ipsi consolabuntur: Beati quelli che piangono perchè saranno consolati (S. Matteo, V, 5).
La beatitudine è rivolta ai sofferenti in modo particolare nello spirito, a quanti piangono per la mancanza di libertà
religosa e civile. Ironicamente si dice di chi ha le lacrime in tasca.