Metodi di applicazione delle tisane. Le tisane non si assumono solamente per via orale, ma hanno anche altri metodi di applicazione per via esterna che le rendono adatte alla cura del corpo
Le tisane come tutti sappiamo, si assumono per via orale, cioè bevendo. Ma ciò che forse alcuni ancora non sanno è che esse possono essere usate anche in maniera differente, cioè per via esterna, ovvero sotto forma di bagni tradizionali, impacchi, spugnature, bagni oculari. In particolare:
Bagno: si prepara preventivamente un infuso concnetrato o decotto . Il liquido filtrato si aggiunge all'acqua del bagno, facendo attenzione che la temperatura non suoeri i 38 gradi. Il tempo di immersione varia da dieci a venti minuti
Impacco: qui è necessario l'uso d una carza o una compressa dicotone che viene immersa prima in un liquido (sempre infuso o decotto). L'impacco va rinnovato, immergendo ripetutamente la comrepssa nel liquido, e mantenuto in posizione per un certo periodo di tempo
Spugnature: per ottenere un effetto benefico su una superficie dicute estesa, si fanno le spugnature, una metodologia attraverso cui si tampona ripetutamente la parte del corpo interessata
Collirio: si applica sulle palpebre, sotto forma di bagno oculare, oppure impacco. Si prepara un infuso che, per la particolare tipologia di applicazione va filtrato in maniera molto accurata e privo quindi di particelle in sospensione.
E ora facciamo chiarezza: vediamo quale differenza intercorre tra tisana, infuso e decotto.
La tisana: è un metodo di preparazione fitoterapica che sfrutta l'acqua calda per estrarre i principi attivi delle piante (cioè una loro parte: fiori, foglie, frutti). La preparazione avviene attraverso due metodologie: l'infuso, per capirsi, come avviene per il tè. Si versa la quantità di acqua bollente (200 ml circa) su una dose ( un cucchiaio) di pianta o di miscela di piante già posta sul fondo di un recipiente atto allo scopo (teiera), Si mescola e si lascia riposare per cinque o dieci minuti, poi si filtra con un colino e si versa in tazza. Gli infusi si preparano freschi al momento e possono essere dolcificati.
E poi c'è il decotto, che è un metodo di estrazione dei principi attivi più energico rispetto alla tisana. Si prepara mettendo la parte della pianta (o miscela) in acqua bollente (250 ml), si copre il recipiente e si prosegue l'ebollizione a fiamma bassa per pochi minuti. Si filtra attraverso un colino e si consuma caldo o tiepido, ma mai bollente o freddo.