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giovedì 14 luglio 2016

Come divenire il miglior amico di se stessi

Come divenire il migliore amico di se stessi, nella vita quotidiana, proprio quando siamo in balia di eventi negativi o problemi. e' colpa della nostra mente condizionata.


La nostra vita quotidiana, a volte è come quella di un leone in gabbia. Non abbiamo la volontà. Ognuno può venire alla nostra gabbia e obbligarci a comportarci come vuole. Quando si verifica un fatto negativo, noi non sappiamo reagire che con collera e malinconia. Si parla molto della verità liberatrice ma come scoprirla?

 
Una mente condizionata non la può scoprire. Ma noi possiamo renderci conto di esser condizionati, che il mal di testa, le notti in bianco, i nervi tesi hanno le radici nel falso Io, condizionato e acquisito.

Non facciamo sforzi diretti per capire le cose. Concentriamoci piuttosto sulla nostra attuale incomprensione. Cerchiamo di guardare attraverso i nostri falsi punti di vista. Supponiamo che andiamo in collera contro qualcuno che ci offende. Il giorno dopo invidiamo l'amico che è più felice di noi. Il terso giorno diveniamo ansiosi. Il quarto ci sentiamo depressi perchè non abbiamo ottenuto qualcosa che desideravamo.

Dobbiamo renderci conto degli stati negativi che ci tengono in gabbia. Sappiamo che la collera è falsa, che l'invidia è senza scopo, che l'ansietà è nociva e che la depressione è stupida. Insistiamo su un punto importante: nessun uomo si fa del male coscientemente con le emozioni negative. Lo fa perchè non è cosciente di ciò che si sta facendo; egli è ipnotizzato. Ma quando si risveglia, quando s'accorge di essere il peggior nemico di se stesso, diviene libero. Diventa allora il miglior amico di se stesso.

mercoledì 13 gennaio 2016

Psicopittografia, Non commettiamo un fondamentale errore

Si può commettere un grave errore nel giudicare il carattere di una persona. Ciò ci aiuterà a regolare i nostri rapporti con il prossimo. L'errore consiste nell'ammettere a torto che una persona sia così matura, così ragionevole come può sembrare a prima vista.
Abbiamo la minima idea delle  conseguenze derivanti da questa falsa convinzione

Quando incontriamo una persona noi l'idealizziamo, la rappresentiamo con le qualità che desideriamo che ella abbia. Indi, mano a mano che la vernice si decolora, siamo terrificati da ciò che appare sotto. Quando qualcuno sorride, noi gli attribuiamo una personalità raggiante, mentre il suo può essere solo un sorriso meccanico. Se ha dei modi bruschi, lo giudichiamo sicuro di sè, mentre questo modo di fare non serve a mascherare la sua indecisione. 

Gli altri hanno conflitti interiori maggiori di quelli che si rivelano a prima vista. E infatti questi sentimenti compressi si trasformano spesso in gesti di collera, di sarcasmo e di accusa. La coscienza del nostro Io interiore ci rende chiaroveggenti e sicuri nei giudizi sul prossimo e saggi nelle nostre relazioni. Non guardate gli altri come voi sperate che essi siano. Non lasciatevi ingannare. ricordate che la sofferenza mentale è una frattura tra illusione e realtà. Non proiettate l'illusione e non si produrrà alcuna stonatura. C'è un sistema molto semplice: non considerate un altro uomo come voi pensate che possa essere; lasciate che riveli gradualmente ciò che è in realtà.

martedì 6 maggio 2014

Liberiamoci dalla paura | Psicopittografia

Un racconto di avventure narra la storia di un uomo che possedeva un pezzo della mappa di un tesoro nascosto. Il brandello di questa faceva allusione a un favoloso tesoro nascosto e forniva un unico indizio per localizzarlo. L'uomo si sforzò di trovare le altre parti della mappa, ma fu impossiblie. Decidendo di utilizzare quel poco che aveva, egli fece vela verso un'isola delle Antille, dove in una caverna tra le rocce scoprì un altro pezzo della mappa. Proseguì nella ricerca e, trovò un terzo pezzo. E così passo passo, fino a che giunse a localizzare il tesoro [Immagine mentale 64]

Questo racconto ci insegna una cosa importante; dobbiamo fare un passo alla volta. Nella ricerca della nostra liberazione interiore, dobbiamo fare solamente ciò che possiamo fare al momento. E' un errore cercare di fare più di quello che permette il nostro livello di comprensione. Bisogna innanzi tutto rendersi conto delle preoccupazioni che ci assillano. Vi sono persone che sono spaventate dal fatto che altre possano andare in collera con loro. Quesro le induce a cercare di non irritarle per paura che si arrabbino. Tutto questo le induce ad attenuare la loro collera cercando di fare ciò che vogliono. Anche se sentono che questo comportamento è sbagliato, sono troppo spaventati per ribellarsi. Il primo passo è prendere coscienza di questo, il tempo e il discernimento faranno il resto, dopo saranno liberi.

domenica 4 maggio 2014

Come evitare la paura | Psicopittografia

Alcuni vogliono identificare la paura, analizzarla, e trovare i mezzi per sbarazzarsene una volta per tutti. E' realmente possibile farlo? Certamente. E' assolutamente possibile. Ad ogni modo non posso convincervi con semplici parole. Voi non potete conoscere il mio stato; potete solamente conoscere il vostro. Ma il vostro stato può evetualmente innalzarvi al livello in cui sarete completamente senza paura.

Bisogna innanzitutto capire che non si tratta di una paura che ha una base reale nel mondo esterno, come quando avete paura di attraversare una piazza in pieno traffico o se siete inseguiti da una tigre. Noi parliamo invece delle ansietà lancinanti e penose che non si possono ben identificare nè comprendere. La paura è presente in ogni emozione negativa come la collera, la solitudine, la depressione.
Torniamo alla prima domanda: Cosa è la paura?  Solo un'analisi accurata di noi stessi è il mezzo per liberarci da essa. Noi abbiamo già sperimentato piani e sistemi che non hanno fnzionato. Abbiamo sempre paura. Ma se cercheremo di fare del nostro meglio, ne trarremo grandi vantaggi. Quando avremo realmente capito, saremo liberi.

giovedì 17 aprile 2014

Calcolate quanto vi costa | Psicopittografia

Analizziamo attivamente il problema delle emozioni negative. Vediamo quale tecnica usare usare per eliminare tali emozioni. Qualcuno descrive un'emozione negativa provata nel corso della settimana. I sentimenti negativi comprendono la collera, la superstizione, la superbia, la vanità e l'orgoglio. Si chiede quindi alla persona in questione di calcolare quanto gli costa permettere a questa passione di dominare la sua vita. Ecco un esempio di dialogo:

"Quale emozione negativa hai provato la settimana scorsa?"
"Dell'amarezza nei confronti di alcune persone"
"Che cosa ti è costata?"
"Ho passato delle ore con un senso di amarezza. Uno stato doloroso"
"Ti piace essere infelice?"
"No"
"Allora perchè hai permesso all'amarezza di prendere il controllo della tua vita?"
"Perchè non  ne ho calcolato il prezzo"
"Bene, da ora in avanti calcolane la spesa"
Oppure, un altro esempio:
"Quale stato negativo hai subito?"
"Molti, ma il peggiore è stata la depressione"
"Non sai che la depressione è totalmente inutile? E' un tratto caratteristico del falso Io"
"Lo so"
"Allora perchè l'hai subito?"
"Perchè pensavo con negligenza"
"Ebbene calcola ciò che ti costa questa negligenza"
Cerchiamo anche noi di sapere quanto ci costano le emozioni negative sul cammino della felicità. Ricordate che nessun uomo può nuocere coscientemente a se stesso. Se lo fa, lo fa inconsciamente. Non permettiamo alle emozioni negative di muoversi e di dominarci.
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