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giovedì 8 ottobre 2015

Ave imperator, morituri te salutant

Probabilmente è più famosa Ave Caesar morituri te salutant, ma si usano entrambe le accezioni. In ogni caso a pronunciare questo adagio mi par di sentire l'ovazione della folla davanti allo spettacolo dei gladiatori

Il clangore delle armi, i costumi di fantasia che i più famosi gladiatori indossavano per aizzare le folle adoranti. Molti di essi si arricchirono a dismisura con le loro esibizioni, crudeli giochi di vita e morte.

Ave imperator morituri te salutant: Ave imperatore, ti salutano coloro che vanno a morire. La cita Svetonio, Claudio 21. L'invocazione è rivolta all'imperatore romano Claudio ed è pronunciata non da gladiatori ma da condannati a morte che in un'occasione unica e molto particolare, la celebrazione nel 52 dell'inizio della bonifica del Fucino, si apprestavano a partecipare alle Naumachie appositamente indette dall'imperatore Claudio.
Oggi la frase è usata con tono scherzoso e sdrammatizzante quando si incomincia un'attività o un'azione rischiosa e dall'esito incerto.

martedì 4 agosto 2015

Hic sunt leones

Questa espressione mi è sempre piaciuta, all'inizio mi ha fatto pensare alle savane, dove i leoni regnano incontrastati e dove i romani appunto li catturavano per portarli nelle arene e li facevano combattere con i gladiatori.

In verità il suo significato va ben oltre la letterale traduzione,  Hic sunt leones, qui ci sono leoni, era una legenda che nelle antiche carte geografiche dell'Africa indica le regioni inesplorate. 

L'uso proverbiale di questa espressione sottolinea un pericolo incombente, ma non ben delineato o una parte sconosciuta del sapere.




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