Nota per le sue proprietà la rosa canina viene usata per rafforzare le difese dell'organismo, i suoi frutti infatti sono ricchissimi di Vitamina C, presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto agli agrumi tradizionali (arance e limoni) e per questo in grado di contribuire al rafforzamento delle difese. Contiene inoltre il licopene, potente antiossidante che, tra gli altri, aiuta a ridurre il colesterolo LDL, a combattere l’invecchiamento e l’infiammazione.
Grazie a recenti studi della Frederiksberg University di Copenaghen hanno evidenziato l’utilità dell’estratto di rosa canina anche contro i dolori da artrite: questo rimedio riduce in modo significativo i dolori anche forti nel 90% dei casi (in particolare, i dolori alle mani) . In cosmetica, la maschera di bellezza ottenuta omogeneizzando con frullatore i "frutti" freschi di Rosa canina è una delle più efficaci per il suo effetto schiarente, levigante e tonificante della pelle. Assai famosa è l´acqua di rose ottenuta con delicato riscaldamento di petali freschi, rimedio apprezzato in caso di rughe, couperose ed altri inestetismi cutanei. A seconda dell’uso che se ne vuole fare, è sempre meglio chiedere consiglio all’erborista su dosi e modalità di assunzione
INFUSO DI ROSA CANINA: 1 cucchiaio raso di rosa canina bacche, 1 tazza d’acqua. Versare la pianta nell’acqua prima che arrivi al punto di ebollizione. Spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso di influenza o semplicemente per il delizioso sapore agrumato.
MARMELLATA DI ROSA CANINA: Lavare e mondare le bacche di rosa canina, privandole delicatamente dei piccioli neri. Aprirle a metà ed eliminare i semi e la tipica peluria. Metterle in uno scolapasta per sciacquarle bene. Prima di procedere alla cottura, pesare le bacche: il peso servirà per regolare la quantità di zucchero da usare successivamente. Trasferirle quindi in una pentola coprendole completamente con acqua e cuocere fino a quando non si saranno ammorbidite (circa 20-30 min.). A questo punto frullare le bacche fino a ottenere una specie di purè, dall’aspetto simile alla passata di pomodoro. Filtrare il composto ottenuto con un colino, in modo da eliminare filamenti residui, e ributtarlo in pentola aggiungendo zucchero (circa un terzo rispetto al peso delle bacche pulite). Portare a ebollizione, lasciando che la confettura si addensi, quindi spegnere la fiamma e versare in vasetti sterilizzati.
Grazie a recenti studi della Frederiksberg University di Copenaghen hanno evidenziato l’utilità dell’estratto di rosa canina anche contro i dolori da artrite: questo rimedio riduce in modo significativo i dolori anche forti nel 90% dei casi (in particolare, i dolori alle mani) . In cosmetica, la maschera di bellezza ottenuta omogeneizzando con frullatore i "frutti" freschi di Rosa canina è una delle più efficaci per il suo effetto schiarente, levigante e tonificante della pelle. Assai famosa è l´acqua di rose ottenuta con delicato riscaldamento di petali freschi, rimedio apprezzato in caso di rughe, couperose ed altri inestetismi cutanei. A seconda dell’uso che se ne vuole fare, è sempre meglio chiedere consiglio all’erborista su dosi e modalità di assunzione
INFUSO DI ROSA CANINA: 1 cucchiaio raso di rosa canina bacche, 1 tazza d’acqua. Versare la pianta nell’acqua prima che arrivi al punto di ebollizione. Spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso di influenza o semplicemente per il delizioso sapore agrumato.
MARMELLATA DI ROSA CANINA: Lavare e mondare le bacche di rosa canina, privandole delicatamente dei piccioli neri. Aprirle a metà ed eliminare i semi e la tipica peluria. Metterle in uno scolapasta per sciacquarle bene. Prima di procedere alla cottura, pesare le bacche: il peso servirà per regolare la quantità di zucchero da usare successivamente. Trasferirle quindi in una pentola coprendole completamente con acqua e cuocere fino a quando non si saranno ammorbidite (circa 20-30 min.). A questo punto frullare le bacche fino a ottenere una specie di purè, dall’aspetto simile alla passata di pomodoro. Filtrare il composto ottenuto con un colino, in modo da eliminare filamenti residui, e ributtarlo in pentola aggiungendo zucchero (circa un terzo rispetto al peso delle bacche pulite). Portare a ebollizione, lasciando che la confettura si addensi, quindi spegnere la fiamma e versare in vasetti sterilizzati.