Non è necessario sforzarsi di fare deliberatamente qualcosa per gli altri. E' uno sforzo cosciente. Sarebbe penoso e inutile per noi e per gli altri. Per prima cosa bisogna arricchire noi stessi, e quindi non ci troveremo nell'imbarazzo su quando e come aiutare gli altri. Non bisogna quindi fare qualcosa prima di esser qualcuno.
Ecco il metodo perfetto: per cambiare gli altri bisogna prima cambiare se stessi.
Vi è realmente qualcosa di diverso, qualcosa d'importante nell'uomo che ha compiuto questo grande mutamento interiore e che ha trovato il vero Io. Noi abbiamo certamente incontrato qualcuno che ci ha impressionato per una forza interiore fuori dal comune. Un simile uomo ha, in genere un atteggiamento sicuro. Egli non cerca di fare impressione. E' onesto come noi perchè non chiede nulla. Ci è vicino e, allo stesso tempo, ha un'aria distaccata.
Una tale personalità è ben illustrata dal professor Burtt: "Egli è distaccato, non perchè rifiuta alcune preoccupazioni emotive in favore di altre, ma nel senso che le accetta quali esse sono. Egli è distaccato, non dalle preoccupazioni altrui, ma da ogni preoccupazione con se stesso, e dal bisogno di porre gli altri al servizio dei propri desideri. Egli offre se stesso algi altri, senza chiedere nulla in cambio".
Il vero dono non è ciò che noi diamo, ma ciò che noi siamo.