Popoli mesopotamici e le Sfere di Argilla, quale mistero archeologico? Gli studiosi stanno facendo delle ipotesi, ma non sono ancora giunti a conclusioni certe.
L'antica Mesopotamia continua a stupirci con i ritrovamenti archeologici. La mezza luna fertile, quel pezzetto di terra delimitata dall'Eufrate e dal Tigri oggi suddivisa fra Iraq, una parte del nord della Siria e un parte della Turchia sud-orientale è da sempre considerata la culla della civiltà. E proprio in questa regione che sono stati ritrovati alcuni misteriosi artefatti che rivelano la presenza di culture perdute. Sto parlando delle sfere di argilla ritrovate alla fine degli anni '60. Sono sfere di dimensioni differenti che variano dalla grandezza di una pallina da golf a quella di una palla da baseball.
Rimane ignoto il significato e l'utilizzo dei manufatti, benchè alcuni scienziati impegnati a studiarli cominciano cautamente a fare delle ipotesi davvero affascinanti. I ricercatori sono riusciti ad esplorare l'interno delle sfere grazie alla TAC e alla modellazione 3D. La TAC ha rivelato che queste sfere sono cave e all'interno vi sono forme geometriche definite gettoni. Christopher Woods, professore presso l’Oriental Institute di Chicago, è convinto che le sfere siano il primo sistema di archiviazione dati del mondo, infatti spiega: “Queste sfere probabilmente rappresentano il primo sforzo degli esseri umani per archiviare informazioni in modo permanente, almeno secondo le nostre conoscenze attuali”.
Si contano solamente 150 sfere complete e il mondo scientifico, inclusi i musei che le ospitano, non sono persuasi a sezionarle perchè questo significherebbe danneggiarle in maniera permanente. Ve ne sono alcune attraversate da enigmatici canali dal diametro di 1 – 2 millimetri. A tutt'oggi, nonostante le caute ipotesi avanzate, non è chiaro quale fosse l'uso che ne facevano i popoli mesopotamici, ma i ricercatori pensano che tali dispositivi servissero come ricevute per vari adempimenti amministrativi.
Dalle analisi effettuate si è visto che i gettoni all’interno delle sfere sono disponibili in 14 forme differenti, tra cui sfere, piramidi, ovoidi e coni, e per questo si pensa che ad ogni tipologia potrebbe corrispondere un valore diverso. Tutte le sfere di argilla presentano una sorta di guarnizione esterna che attraversa il centro. Ai poli, invece, sono presenti due sigilli. Woods crede che i due sigilli rappresentino il venditore e il compratore. Ma si tratta solo di teorie.
Ma per risolvere il mistero i ricercatori dvono necessariamente decifrare il codice nascosto e comprendere a cosa servissero i due sigilli. Il codice, come ogni codice che si rispetti, contiene indizi per comprendere il significato dei gettoni interni e il loro utilizzo. “Abbiamo bisogno ancora di studiare le sfere, sperando di poter esaminare con la TAC i manufatti di altre collezioni”, conclude Woods. Se il ricercatore avesse ragione, allora vorrebbe dire che le antiche civiltà della mezzaluna fertile hanno inventato un sistema di memorizzazione dati, decisamente prima della nostra civiltà moderna.