Ruta è il nome della pianta
mentre
graveolens significa
"puzzolente", a
causa del profumo molto
penetrante. Fu erba già nota al Greci e
Mitridate VI re del Ponto la mise
fra gli ingredienti del suocfamoso.
antidoto contro iveleni. I Romani
non disdegnarono di
usarla, anzi Apicio la
inserì in decine di ricette.
La si metteva nelle salamoie
per le olive, con i formaggi,
nei dolci e con essa si insaporiva
anche il vino.
Rimase in auge ancora nel
'600. Poi iniziò il suo declino
gastronomico e rimase pressoché
confinata nella medicina, forte
dell' autorità che le aveva dato
Dioscoride, il medico e naturalista
greco, fondatore dell' erboristeria.
Caratteristiche e proprietà
Si tratta di un arbusto perenne, appartenente alla famiglia delle Rutacee,
originario dell'Europa medio-orientale e dell' Asia minore. In Italia allo
stato spontaneo non è molto diffusa; la si può trovare dalle zone marine,
con macchia mediterranea, fino alla zona sub-montana dell 'Italia continentale.
Predilige i luoghi sassosi ed aridi esposti a mezzogiorno.
La radice è legnosa. I fusti, alti fino a un metro, sono privi di peli, di colore
verde-cenere, semplici o ramificati nelle piante vecchie. Le foglie inferiori
sono a forma di penna a più punte, di colore azzurro chiaro; quelle superiori
sono semplici. In trasparenza le foglioline presentano dei punti
translucidi dovuti alla presenza delle ghiandole preposte alla secrezione di
olii. In cima ai rami sono raggruppati in grappolo i fiori di colore giallo
verdastro. I frutti sono delle capsule che, aprendosi, liberano semi neri rugosi.
Cresce con facilità nei terreni rocciosi, asciutti e calcarei. Sono da
preferire quelli moderatamente fertili. Le foglie sono raccolte in primavera,
le sommità fiorite in maggio-agosto. Le foglie si essiccano all'ombra o
con l'aiuto di essiccatoi; le sommità possono essere appese a mazzi in luogo
ombroso e ventilato. Il processo di essiccazione deve essere molto veloce
poiché c'è la possibilità che le caratteristiche aromatiche diminuiscano.
Si conservano in sacchetti di tela o di carta. I principi attivi contenuti
nella ruta sono
olio essenziale,
sostanze resinose, amare e tanniche.
Possiede
proprietà digestive e
aromatizzanti,
vermifughe e
protettrici vasali.
Deve però essere evitata dalle donne in stato interessante.
Utilizzo
Oggigiorno, in cucina, la
ruta sopravvive per aromatizzare le
insalate
(qualche foglia soltanto) e in un piatto della cucina pugliese. Le orecchiette
alla ruta. Nel suo impiego maggiore la troviamo come aromatizzante per
la
grappa e l'
acquavite.
Grappa alla ruta: mettere qualche rametto fresco di ruta in un litro di buona
grappa bianca. Attendere almeno un paio di mesi prima dell'uso.
Maggiore è l'impiego nella medicina popolare.
Cataplasma per risolvere rapidamente ascessi e foruncoli: stendere sulla
parte da curare una manciatina di foglie di ruta fresche contuse e coprire
con una garza.
Spasmi intestinali: versare un cucchiaio di foglie di ruta in una tazza d'acqua
fredda e lasciarvele per tutta la giornata. Bere l'infuso filtrato e corretto
con un poco di miele.
Quando le
mestruazioni sono dolorose e difficili, bere una tazza d'acqua
calda in cui sia stato lasciato in infusione per 10 minuti un pizzico di foglie
di ruta.
Per
rinforzare la vista e
lavare gli occhi stanchi e arrossati, preparare un
decotto facendo bollire per qualche minuto 100 g di foglie di ruta in mezzo
litro d'acqua. Filtrare dopo un quarto d'ora e usare per lavare gli occhi
e per fare degli impacchi inzuppando due tamponi di cotone idrofilo.
Si usano poi rami freschi di ruta negli ambienti infestati dai topi.