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domenica 3 luglio 2016

Abbronzatura perfetta con la giusta esposizione

Abbronzatura perfetta con la giusta esposizione, senza rischiare di esporsi nelle ore più calde con la protezione sbagliata o addirittura senza, non è una missione impossibile come molti credono. Vediamo come.


A tutti piace una bella abbronzatura di una tonalità giusta e che si mantenga a lungo. Affinchè questo possa verificarsi senza incorrere in una cattiva esposizione al sole che può avere delle spiacevoli conseguenze sulla nostra pelle è bene assumere delle vitamine.


Sia le vitamine che i carotenoidi sono in grado di aumentare la sintesi della melanina, che ci fa abbronzare e contemporaneamente  protegge l’epidermide dal sole. E' stato uno studio a dimostrarlo. Lo studio, condotto dal Dott. Jean-Pierre Césarini, ricercatore apresso l’Inserm (Istituto Nazionale di Sanità e Ricerca Medica) a Parigi,  ha evidenziato che l’assunzione di carotene aumenta del 29% la sintesi della melanina, principale filtro naturale contro i raggi ultravioletti. Non solo, le cellule irradiate producono in quantità minori la proteina 53, che si occupa di svelare i danni provocati dal sole. Quindi più carotenoidi antiossidanti e anti radicali liberi sono presenti nel sangue, più il nostro corpo è protetto dai raggi UV e meglio ci si abbronza.

Cosa prendere dunque?
- Il selenio:   oligoelemento presente nella carne, frutti di mare, verdure, formaggio e ogni alimento ricco di proteine. Protegge dai colpi di sole, facilita l’abbronzatura e rallenta l’invecchiamento cutaneo agendo contro i radicali liberi. Affinchè sia veramente efficace, è necessario consumarne una certa quantità, circa 200 g di verdure verdi al giorno.

- Il beta-carotene:   precursore della vitamina A (retinolo), contrasta la formazione di collagenosi, enzima che altera il tessuto connettivo. Carote, spinaci, albicocche e pompelmo ne sono ricchi.

- La vitamina A:  è liposolubile, ovvero si scioglie nel grasso. Previene il cancro della pelle, favorisce la cicatrizzazione e aiuta il rinnovamento cellulare della pelle. La si trova soprattutto nel tessuti animali sottoforma di retinolo.

- La vitamina C:   benefica nei trattamenti preventivi contro l’invecchiamento cutaneo. la si trova principalmente in frutta e verdura, è presente in grandi quantità, ad esempio, nei kiwi, ma anche agrumi (arance, limoni, pompelmi), spinaci, diversi tipi di cavoli, pomodori, pesche…

- La vitamina E:   previene l’invecchiamento cutaneo e migliora la tolleranza della pelle esposta al sole. Agisce in sinergia con il selenio e la vitamina C per prevenire la degradazione degli acidi grassi essenziali. Si trova in noci, germogli di cereali, verdure di colore verde, giallo d’uovo e burro.



Oltre agli elementi citati è doveroso proteggersi con con creme ai carotenoidi ricche di agenti protettivi,  associata all’assunzione delle capsule, l’applicazione di tali creme protegge efficacemente contro la disidratazione, stimolando allo stesso tempo l’abbronzatura.


sabato 14 maggio 2016

Sostanze utili per stimolare la Tiroide

Sostanze utili per stimolare la Tiroide. Non sempre la tiroide funziona bene, o lavora eccessivamente o troppo poco. Che fare? Vi sono sostanze che possono contribuire a farla lavorare meglio, vediamo insieme quali.


Tutti sappiamo quanto sia importante per un buon equilibrio ormonale il buon funzionamento della Tiroide. Le conseguenze di un eccessivo lavoro della tiroide o di un suo rallentamento possono portare anche a problemi di peso, soprattutto l'ipotiroidismo. Vediamo oggi quali sono le sostanze utili che possono dare a questa importantissima ghiandola un sostegno per lavorare meglio.


    Iodio ed L-Tirosina: necessari e determinanti per la produzione degli ormoni tiroidei; l’organismo produce naturalmente la tirosina a partire dagli altri aminoacidi ma, con l’invecchiamento, questa produzione diventa più rara e diventa indispensabile integrarla.

    Zinco: sembra che contribuisca alla conversione della T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina), essendo quest’ultima l’ormone tiroideo più attivo.

    Selenio: la protegge grazie alle sue proprietà antiossidanti e facilita la produzione degli ormoni  favorendo la conversione della T4 in T3. E’ uno dei componenti dell’enzima Tiroxina 5-deiodinasi di tipo 1 che interviene in questa conversione. Nelle persone anziane, la diminuzione della conversione di T4 in T3 è spesso dovuta a una carenza di selenio.

    Magnesio: integrare regolarmente il magnesio previene la diminuzione dell’attività della tiroide alimentata dalla pratica di un’attività sportiva stancante, negli sportivi così come negli uomini sedentari.

    Forskolina: estratta dal Coleus forskohlii, agisce attivando l’enzima adenilato ciclasi, aumentando l’adenosina monosfosfato ciclica (cAMP) nelle cellule; si ha così un aumento della produzione degli ormoni tiroidei e la stimolazione della loro liberazione.

    Guggul: i guggulsteroni, estratti dal Commiphora mukul, ne stimolano l’attività e aumentano la conversione della T4 in T3. E’ a questi effetti che è attribuita la capacità dei guggulsteroni di favorire la perdita di peso. L’assunzione di guggulsteroni si accompagna anche alla diminuzione delle lesioni ossidative a livello del fegato, sito principale di stoccaggio della T4 e della conversione in T3.





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